Messaggio di avvertimento

The subscription service is currently unavailable. Please try again later.

Nel “decretone” tagli alla previdenza per 300 lavoratori e pensionati riminesi esposti all’amianto alle Officine Fs.

Una brutta pagina nella storia del lavoro quella dell’amianto, fatta di rischi per migliaia di lavoratori, di morti e di colposi silenzi delle autorità. Una storia che ha colpito anche Rimini, con oltre 300 operai delle Officine Grandi Lavori delle Fs, esposti negli anni ai rischi della sostanza. Una storia “riparata” solo in parte riconoscendo agli operai alcuni benefici previdenziali. “Questa pagina, purtroppo, si sta riaprendo, il “decretone” collegato alla Finanziaria ha ridotto i benefici previdenziali dei lavoratori esposti all’amianto”. E’ il nuovo allarme che nasce dalle pieghe della manovra finanziaria 2004 del governo Berlusconi, un allarme che vede insieme Sergio Gambini e i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. Il parlamentare riminese ed i rappresentanti di operai e pensionati delle Officine Grandi Lavori si sono incontrati nei giorni scorsi proprio per affrontare questo risvolto celato nell’articolo 47 del “decretone” ed elaborare un emendamento per cancellare il nuovo provvedimento dell’Esecutivo.

“Si tratta di una conquista realizzata all’inizio degli anni ’90 – spiega il deputato riminese – dopo che si era infranto il muro di gomma dietro il quali sono stati celati, colposamente, i pericoli dell’amianto, che hanno comportato la morte o l’invalidità di molti lavoratori”. Quando tutto ciò venne a galla, partirono le bonifiche nelle aziende in tutta Italia, ma ugualmente erano almeno trecento i riminesi delle Officine Fs ad essere interessati, alcuni ancora in servizio, altri in pensione. “E’ insopportabile ed ingiusto tutto ciò. In passato non sono stati concessi benefici ma è stato riparato ad una colpa. La riduzione di queste provvidenze può essere letta solo in un modo: è la società che sfugge ad un dovere morale, alla solidarietà. Sottoscriverò un emendamento assieme ai colleghi dell’Ulivo della commissione Lavoro per cancellare questa nuovo colpo ai diritti dei lavoratori”.

Comunicato stampa scritto per: 
Istituzioni: 
Luoghi: