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Terza corsia ancora bloccata, l’inerzia del Cipe prelude a voler dirottare l’impegno progettuale e finanziario delle Autostrade"

Terza corsia da mesi al palo, nonostante l’opera per partire abbia solo bisogno del via libera del Comitato interministeriale programmazione economica (Cipe): l’inerzia prelude al voler dirottare gli impegni economici delle Autostrade verso altri territori? E’ questa in sintesi la domanda che Sergio Gambini farà in commissione Ambiente, nel “Question time” previsto il 22 gennaio. Dopo numerose interrogazioni inevase dal Governo proprio sul problema del potenziamento del tratto autostradale da Rimini nord a Pedaso, nelle Marche, il deputato riminese tenta la “carta” della risposta immediata in commissione. Un “vedo” al tavolo da gioco della mobilità riminese, nel quale il Governo annuncia continuamente il “via libera”, come quello che doveva arrivare ieri dal Cipe, annunci che poi, però, restano solo tali.

“Una situazione paradossale, perché non stiamo parlando di stanziare nulla, neanche un soldo pubblico – ricorda il deputato riminese – La terza corsia è una delle priorità viabilistiche nazionali, lo hanno riconosciuto la società Autostrade e l’Anas, che nel secondo semestre 2002 hanno firmato la convenzione per la progettazione e la realizzazione dell’ampliamento. La cui realizzazione è già stata inserita nel piano finanziario allegato al rinnovo della convenzione tra Anas e Autostrade. Anche ieri la firma del Cipe era data per certa, l’ultimo diaframma prima della soluzione definitiva dei nostri problemi di viabilità. E invece nulla”. Tentate ormai tutte le normali formule per avere una risposta, Gambini prova con lo strumento parlamentare più diretto (e più difficile da ottenere), la risposta immediata in commissione: una domanda sola alla quale il Governo non si può sottrarre.

“La mia preoccupazione è un’altra, viste le premesse. Se i soldi ci sono, come è vero che ci sono perché non è denaro pubblico. Se il privato che deve realizzare l’opera la ha inserita tra le proprie priorità, se gli enti locali del riminese hanno dato il loro assenso per far partire l’opera, qual è la ragione che non consente al Cipe di emanare il decreto di approvazione e la conseguente firma del ministro dell’Economia – conclude perplesso Gambini - non è che si preferisce rallentare tutto perché la Società Autostrade sia costretta a dirottare i propri investimenti sulla rete autostradale in altre Regioni?”

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