Messaggio di avvertimento

The subscription service is currently unavailable. Please try again later.

Motus in scena Confronti/scontri tra gli attori: i contest Stasera rappresenta i temi della rivolta attraverso Antigone

Motus, progetto Syrma Antigones - Silvia Calderoni (foto END&DNA)

«Ex - tratti in corso d'opera», brani di una riflessione, la terza e conclusiva del loro progetto sul tema delle rivolte nel contemporaneo che attraversano le generazioni europee, tema filtrato attraverso il dramma di Antigone: i Motus mettono in scena a Rimini questa sera qualche frammento della loro ultima ricerca, quel IOVADOVIA (antigone) contest#3 ancora in fase preparatoria visto che il debutto è previsto il 21 maggio prossimo al Festival Théâtre en Mai di Digione, Francia. E che tornerà al di qua delle Alpi al Festival delle colline Torinesi. Frammenti di un'opera che prosegue la ricerca del gruppo sul «come trasformare l'indignazione in azione», interrogandosi e interrogando anche il pubblico nei «confronti / scontri / discussioni / dialoghi» sul nostro presente, attraverso un progetto avviato nel 2009 che raccoglie frammenti di esperienze degli attori o di movimenti come l'Onda, workshop con ragazzi, diventando un lavoro di ricerca politica.

E' l'eroina di Sofocle, interpretata da Silvia Calderoni (premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30), a muoversi in questa indagine sui rapporti, familiari nel primo contest Let the sunshine in, con il potere e, insieme, del confronto padre - figlio nel secondo contest, Too Late!. Questa sera, un assaggio del terzo confronto, in un dialogo "impossibile" - ispirato dalla traduzione di Giudith Malina dei Living Theatre - di Antigone con Tiresia, interpretata da Gabriella Rusticali. Insieme concluderanno il tributo che alcuni artisti riminesi, tra teatro e musica, offrono al Teatro degli Atti, in occasione della Festa dell'Europa: Isabella Bordoni, Andrea Felli, Fabio Mina, Daniele Quadrelli, NicoNote, introdotti dal semiologo Paolo Fabbri.

«Vista la situazione teatrale italiana - dice Daniela Nicolò, che di questo ultimo contest ha firmato la drammaturgia ed insieme ad Enrico Casagrande la regia - la nostra sopravvivenza è dovuta all'aiuto dell'estero. I progetti Motus nascono con partner francesi, belgi, tedeschi. Siamo a Rimini, certo, ma continuiamo ed essere nomadi. E il rapporto con l'estero è una boccata d'aria fresca».

Articolo scritto per: 
Argomenti: 
Luoghi: