Pd in spiaggia «Siam mica qui a vedere l'Italia che affonda» Per due giorni hanno distribuito gadget e pesche nettarine
Più che in vacanza, la politica va «alla vacanza»: succede sulle coste romagnole, dai lidi ferraresi alla Riviera di Rimini, mentre stazioni e caselli svuotano il loro carico di desideri di evasione dalle città del centronord, il Pd scende nelle spiagge, appresta banchetti, regala gadget, diffonde il verbo dell'opposizione quando sulla sabbia rimbalza l'anticipo di manovra che drena 20 milioni al Welfare. All'Italia stremata sotto l'ombrellone il Pd dice che «ha bisogno di altre soluzioni: equità, lavoro e sostegno allo sviluppo». E mezz'ora prima che Berlusconi anticipasse la stangata, i democratici distribuivano braccioli per nuotare al Lido degli Estensi, «per far restare a galla nonostante la manovra del Governo». Ironici, ma da «Allegria di naufraghi».
Si è ripreso sabato a Cattolica, Riccione, Misano. A Rimini, mentre dal sottopasso della ferrovia emergono frotte di pallide figure a caccia di sole al ritmo cantilenante dei trolley, al porto i militanti «tirano su» il gazebo. «Una faticaccia organizzarli - dice Emma Petitti, segretario Pd comunale - in Romagna la vacanza è lavoro e impegni ma, come dice Stefano Bonaccini, una grande forza popolare deve guardare le persone direttamente negli occhi. E anche se è il 6 di agosto, ci siamo trovati per dire cosa proponiamo per il Paese».