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La Montegridolfo liberata: due giorni di festa e di coinvolgenti rievocazioni storiche dell’agosto 1944. Oltre 100 figuranti in divise tedesche, inglesi e in abiti civili d’epoca.

Montegridolfo liberata, figuranti in divisa tedesca e pubblico

Montegridolfo - Per due giorni Montegridolfo torna indietro nel tempo, all’agosto del 1944 quando gli alleati sfondarono la Linea Gotica. E gli ingredienti di quei giorni della Seconda guerra mondiale, nel castello, ci saranno tutti: uomini in divisa tedesca nei bunker a presidiare il rilievo appenninico, soldati inglesi all’assalto, mezzi militari, armi d’epoca. “La Montegridolfo Liberata” è una festa che coinvolge tutto il paese, probabilmente la più importante rievocazione storica che si celebra in Italia. Richiama ogni anno migliaia di visitatori per l’accuratezza degli oltre 100 figuranti e cittadini che, per due giorni – il 14 e il 15 agosto – smettono i panni contemporanei per indossare, con la passione tipica dei volontari, l’abbigliamento degli anni ‘40. Invitando gli ospiti della festa a fare altrettanto.

Attraverso un fitto calendario di manifestazioni “La Montegridolfo liberata”, organizzata dal Comune, dalla Pro Loco e dal Museo della Linea dei Goti, aiuta i visitatori a immergersi nei giorni bui del passaggio del fronte, scendendo nei più minuti dettagli di una storia lontana 71 anni, bella da rivivere sia per chi è affascinato dalla storia e dall’oggettistica militare, sia per chi ama riscoprire la cultura contadina. Accanto alle ricostruzioni del kommandantur tedesco, dell’accampamento inglese, dell’ospedale da campo della croce rossa, rivive infatti la trebbiatura con una macchina dell’epoca, ricordo di un fatto realmente accaduto. Quell’agosto i contadini, infatti, si impegnarono in due trebbiature, una più piccola quando l’occupante era tedesco, per paura della requisizione del grano, e quella finale, a passaggio del fronte avvenuto.

All’interno del Castello saranno due giorni di festa, lungo tutte le vie. Il calendario precede infatti spettacoli di strada, spettacoli di burattini per i più piccoli, musiche e danze popolari che ricreano l’atmosfera di festa contadina della Liberazione. Nello stesso tempo la “Gothic Line Band” di Mondaino proporrà al pubblico un repertorio di canzonette degli anni ‘30/40, mentre nella zona del ristorante gli appassionati di musica d’epoca potranno cimentarsi con il karaoke.

Il tema storico dello sfondamento della Linea Gotica, la linea di difesa tedesca attestata sui rilievi appenninici dal Tirreno all’Adriatico, sarà declinato in maniera spettacolare con la rievocazione dell’assalto a Montegridolfo, curato dall’associazione “The Green Liners”. I figuranti saranno impegnati nella riproduzione dell’assalto finale, con le mitragliatrici tedesche che misero a dura prova lo slancio delle truppe inglesi, e nella rievocazione del gesto del tenente Norton, che “silenziando” le difese tedesche spianò la strada per la Liberazione, un atto eroico che gli valse la Victoria Cross.

Oltre a curare la supervisione della rievocazione, il comitato scientifico del Museo della Linea dei Goti di Montegridolfo ha allestito una serie di conferenze sui dettagli storici della Liberazione. Quest’anno saranno proiettati i filmati d’epoca dall'Archivio A. Gaffarelli, di recente donato al Comune di Montegridolfo, mentre saranno tre gli approfondimenti: "Un nome per la propaganda" curato da Terzo Maffei, "Winston Churchill e l'attacco alla linea gotica", relatore Alessandro Agnoletti, e infine Daniele Diotallevi che tratterà il "Contributo dell'esercito italiano nella Liberazione”. E naturalmente, porte aperte per il Museo della Linea dei Goti, con la sua ricca esposizione di manifesti propagandistici, diorami, materiale d’epoca e reperti bellici della Seconda Guerra Mondiale.

La parola fine all’evento sarà recitata in dialetto: la compagnia teatrale “Gli amici della Corte”, costituita da tutti abitanti del luogo appassionati di teatro dialettale, presenteranno a conclusione della Montegridolfo Liberata l'inedita commedia “Sietembre del 39" storia di tre pretendenti per una locandiera al tempo della Guerra, tradotta in romagnolo da Terzo Maffei.

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