"Occorre rivedere e bloccare le nuove norme per i conducenti dei ciclomotori, per rimodulare l’impianto sanzionatorio in modo più equo ed equilibrato rispetto alla reale gravità delle infrazioni. Si creano troppe disparità tra utenti della strada, in particolare rispetto agli automobilisti". Sergio Gambini interroga il Governo sulla legge 168, che dal 17 agosto ha modificato alcuni articoli del Codice della strada introducendo sanzioni spropositate, la confisca del mezzo senza alcun appello, anche per infrazioni di modesta entità. "Se queste nuove norme vogliono rappresentare un deterrente per i reati più gravi, si pensi agli scippi ed altri comportamenti criminali che avvengono sulle strade delle nostre città - spiega il deputato riminese - in presenza di infrazioni di tutt’altra entità, come la guida con casco slacciato o con un passeggero, la confisca del mezzo diventa una sanzione dal peso economico inaccettabile per le famiglie italiane".
Non è la sola incongruenza delle norme varate in tutta fretta questa estate. "Arriviamo al paradosso: per un’automobilista che guida con un tasso alcoolemico superiore al consentito la legge prevede l’affido del mezzo ad un conducente idoneo o il sequestro della vettura. Per il conducente di ciclomotore la legge, invece, ha cancellato ogni forma di affido, disponendo invece il sequestro finalizzato alla confisca. Alle sanzioni previste dalle leggi se ne aggiunge quindi una suppletiva: il costo del mezzo, certo non esiguo", dice Gambini. Che rammenta al Governo le proteste, non solo degli utenti della strada, ma anche delle Amministrazioni locali, costrette a varare in tutta fretta campagne informative, perché il Governo non ha adeguatamente pubblicizzato le gravose novità al codice della strada. Questa la situazione, mentre Gambini chiede al Governo quali iniziativa intenda varare "per rivedere e bloccare la normativa", per "rimodulare l’impianto sanzionatorio in modo più equo rispetto alla reale gravità delle infrazioni". E, nello stesso tempo, per informare gli utenti della strada e sostenere, anche finanziariamente, gli Enti locali che fanno o faranno informazione. Infine, l'ultima domanda: "se non ritenga necessario sospendere le confische dei mezzi di trasporto".