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Emergenza casa a Rimini, al palo il progetto riminese per 300 appartamenti a causa del blocco dei finanziamenti governativi.

Uno stop al programma governativo "20 mila alloggi in affitto" che lascia al palo l'edificazione di oltre 300 appartamenti a Rimini destinati alle emergenze abitative, così Sergio Gambini interroga in commissione il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi. Dopo la segnalazione del problema da parte dell'assessore alla Casa del Comune di Rimini Vittorio Buldrini, Gambini chiede al membro del Governo se "corrisponda al vero che il ritardo finora accumulato nella erogazione dei finanziamenti sia destinato a trasformarsi in un lungo rinvio del progetto, in quanto la Ragioneria Generale lo avrebbe dichiarato privo di copertura". Una "voce" decisamente preoccupante poiché il Comune, scrive Gambini "confidando nella attuazione di quel programma, ha deliberato l'edificazione di oltre trecento alloggi, per la realizzazione dei quali è previsto, secondo il programma governativo, un contributo statale/regionale pari al 50% dei costi complessivi del progetto (urbanizzazione ed edificazione)".

Il parlamentare restituisce al ministro Lunardi un succinto quadro della situazione riminese, breve ma eloquente per difficoltà: "il programma risponde ad una emergenza abitativa significativa che è segnalata dagli ultimi dati disponibili sugli sfratti a Rimini. Nel primo semestre del 2002 ci sono state 414 richieste di sfratto, di cui 173 emessi e 40 eseguiti. Nel secondo semestre sono state registrate 366 richieste di sfratto di cui 169 emessi e 86 eseguiti". A Lunardi Gambini spiega che il Comune ha gia provveduto a reperire sette aree edificabili, ed ha stanziato nel bilancio 2004 circa nove milioni di euro che equivalgono al 27% del costo complessivo del progetto stimato attorno ai 32 milioni di euro. "L'obiettivo è quello di abbattere il contributo che il nuovo regime dell'Edilizia Residenziale Pubblica pone a carico dei locatari a causa della riduzione dei contributi Statali / Regionali al 50% del costo degli interventi rispetto al totale del regime precedente. - scrive Gambini - Il grande valore sociale dell'impegno di risorse delle finanze locali si accompagna infatti all'indicazione di contenere i canoni entro il 20% dei redditi netti delle famiglie assegnatarie".

Il problema è serio, poiché nella graduatoria redatta dalla Regione, il progetto riminese "si è classificato ai primi posti, ed è perciò certa la possibilità di vedere partire rapidamente l'edificazione degli alloggi, in quanto la quota parte della Regione e del Comune sono già disponibili" scrive il parlamentare. Rapidità che ha "un importante valore per soddisfare una emergenza abitativa da anni pressante nel Comune di Rimini, ma non può neppure essere sottovalutato l'apporto che l'investimento di 32 milioni di euro porta al bilancio all'economia provinciale in un momento congiunturale di difficoltà". Così Gambini chiede al ministro quali interventi intenda intraprendere per ottenere che il bando, che ha già attivato ed impegnato importanti progetti e risorse locali "non si traduca nell'ennesimo caso di mala amministrazione, che causa il congelamento di rilevanti finanziamenti pubblici e lo sperpero di quanto già è stato impegnato".

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