Avanti, c'è posto. Purtroppo. Non spaventa il “bollino nero” sulla rete autostradale, non ai riminesi almeno. I quali sperano che il lungo serpentone di auto arroventate dal Drago africano – 12 milioni di viaggiatori ha vagheggiato l'Anas - escano all'altezza dei caselli di Rimini. Il posto c'è, eccome, venghino, venghino siore e siori, vi aspetta una Riviera dai prezzi scontati e i servizi ultracollaudati, un po' boccheggiante per un'estate con la E maiuscola, un po' per l'economia, che la crisi la sente eccome: in molti paventano un terzo in meno. Secco così.
L'estate 2012 resterà nella memoria, per il caldo eccezionale, per il quale si è scomodata l'antica Roma e gli inferi mitologici nel battezzare gli anticicloni: Scipione, Caronte e Minosse. Ma sopratutto per i vistosi buchi «umani» nell'arenile. «Dai, vieni giù a marina a farti una birra», gracchia il vivavoce di un cellulare. «Dove sei?» «Al Bagno 34» «C'è gente?» «Non c'è un cane». Per un riminese adulto significa che ci sono dei buchi nello skyline della spiaggia, paragonato alla sua memoria storica di masse umane aggrovigliate sulla «teutonen grill». Al bagno 14 invece «c'è un casino di gente pazzesco, siamo dovute andare via», racconta una ragazza riminese a passeggio in centro. Il 14 è il bagno storico degli indigeni, ma, dice «c'era un gruppone di americani... Chissà come c'è finito lì...».
I buchi in spiaggia, fino a ieri, sono formati da crisi economica e terremoto. Un'accoppiata inframmezzata, dopo pasqua, dal maltempo. Se fossimo su un ring, sarebbe una sequenza micidiale. Ma Rimini è un vecchio pugile abituato a incassare, i brutti colpi come i buoni. Col sorriso stampato in volto e il mugugno facile appena si siede all'angolo. Stila i quaderni delle doglianze ripresa dopo ripresa ma resiste e aspetta il gong finale. Perché i conti si fanno alla fine della fiera. Manca ancora agosto, il mese degli italiani. E quei 12 milioni di viaggiatori, stanchi dal lavoro, abbattuti dalla crisi, desiderosi di svago, relax e avventure, da qualche parte devono pur approdare. «Gli arrivi della giornata confermato tanto traffico ma anche le difficoltà rispetto ai fine settimana delle scorse stagioni – dice Marina Lappi, presidente di Promozione Alberghiera, la coop che gestisce tra le altre cose i centri di informazione e prenotazione su Rimini – Giugno è stato difficilissimo, forse anche per allarmi terremoto, un mix di coincidenze ma anche di preoccupazioni. Luglio un po' di recupero, soprattutto per gli stranieri. Ma è comunque una stagione molto sottotono».
Stranieri uguale russi. Sono loro il leit motiv degli ultimi mesi. Da importante nicchia di mercato per gli acquisti del made in Italy, contante alla mano, ora sono assunti a visitatori dai numeri importanti, in grado di rimpiazzare nell'immaginario collettivo i tedeschi del turismo del dopoguerra. E non solo sulla spiaggia: l'edicola della centrale piazza Cavour prima mostra una marea di gadget e souvenir d'Italy in cirillico – cappellini, portacenere, calamite – e solo poi i giornali. Dopo le guide, naturalmente.
«E stato un anno difficilissimo - dice Paolo Rambaldi, patron di Italia in Miniatura, parco tematico nato nel 1970 - come parchi siamo stati martoriati nel periodo primaverile dal cattivo tempo, una brutta pasqua. Poi finite le domeniche di pioggia è arrivato il terremoto: dall'Emilia vengono buona parte dei nostri clienti mentre chi veniva da più lontano ha avuto paura. Negli altri mesi dipendiamo dall'andamento della Riviera. Non so bene quale sia la media, ma ho l'impressione che luglio sia andato oltre il 30 % di diminuzione. Sicuramente stagione difficilissima, senza russi ci sarebbero state aziende in difficoltà se non chiuse». «Per agosto ci sono molte richieste, stanno cercando ancora la vacanza. - continua Marina Lappi -. Un'estate così bella non si è vista. E qui la trovano, la vacanza: abbiamo molte camere libere. Siamo ottimisti per agosto, è un territorio operoso, anche in momenti di difficoltà offriamo servizi e disponibilità a prezzi concorrenziali rispetto alle altre località turistiche. Che ci dicono più in difficoltà di noi. E speriamo che questo bel tempo duri fino a settembre».
Pubblicato su L'Unità Emilia - Romagna, pag 28.