La grande festa di uno sport che non ha età: questo è il Festival del Sole di Riccione, in programma fino al 4 luglio. E infatti, tra gli oltre 4500 atleti che affollano la cittadina romagnola non è curioso o infrequente incontrare, tra stuoli di ragazze e ragazzi dai fisici scolpiti, signore che portano con atletica scioltezza un'età che ha inaugurato gli “anta” da qualche primavera. Come il gruppo delle Gymjazz di Winterthur, Svizzera, graziose signore che tranquillamente contendono il palco e gli applausi alle teen agers di tutto il mondo con simpatia e performance. «La nostra idea è che è uno sport per tutti» spiega Prinska Roncato, team leader del Gymjazz, da una vita nello sport: se si spulciano le immagini di Monaco 1972, la si può riconoscere mentre porta la bandiera della delegazione elvetica alla sfilata di apertura. «Ho studiato sport 100 anni fa – scherza raccontando la sua vita nella ginnastica, sfociata in una palestra che tutt'ora gestisce, dove alterna lo sport alla terapia. - Alcune donne del gruppo che partecipa al Festival del Sole sono con me da più 35 anni. Siamo in quindici e veniamo fin dalla prima edizione, nel 1989. Facciamo una ginnastica certo coreografica, ma anche adatta a donne da cinquanta a 78 anni, questa è l'età della più grande. E devo dire non si vede – dice con tono civettuolo – ha un bel fisico. Una volta eravamo mamme giovani, dopo mamme e adesso tante sono nonne».
«L'idea che muove il gruppo è preparare una coreografia un po' più esatta di quello che è il lavoro in palestra – spiega Prinska - coordinarsi meglio, essere come una famiglia, studiare qualcosa insieme per divertire il pubblico». Ma non c'è solo l'esibizione, nella trasferta riccionese, «Per noi è anche fare le ferie a Riccione, stare in un piccolo bello hotel – dice nel suo italiano dal forte accento tedesco - la spiaggia e andare a fare shopping: scarpe, borse e cinture. Per me invece è interessante che cosa fanno gli altri partecipanti, mi interessa osservare questi maestri della Danimarca, della Finlandia, mi interessa come lavorano. Quando pratichi una professione per tanti anni è sempre bello conoscere altre persone e coreografie, perché è cambiata tanto la ginnastica negli ultimi 40 anni».
E poi c'è l'aspetto ludico, che corona il Festival dopo “l'orario di lavoro” di un atleta: la sfilata e la festa di apertura, il gran gala di chiusura. E gli after party, delle feste in spiaggia alcune delle quali dedicati ai giovani under 18, dove non vengono serviti alcoolici e che durano dalle 21 all'una, per gli over 18 invece con un orario un po' più prolungato. «Facciamo sempre la sfilata – dice Prinska Roncato - per me quelle cose sono importanti, partecipare alle feste dello sport e della ginnastica in particolare, è bello. Anzi, quando posso vado a quelle organizzate in tutta Europa. Ma ai beach party no, non andiamo, quelli vanno bene per i ragazzi. Noi preferiamo berci un drink nel nostro bar piccolino sul viale Dante, vicino all'hotel, dove possiamo mostrare le nostre borsette nuove».