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Paolo Rambaldi

Riviera, l'estate più difficile tra crisi e terremoto. Litorale a prezzi scontati, con un calo di presenze a luglio calcolato intorno al 30%. Salvati dai russi, ma in agosto le cose dovrebbero cambiare

Avanti, c'è posto. Purtroppo. Non spaventa il “bollino nero” sulla rete autostradale, non ai riminesi almeno. I quali sperano che il lungo serpentone di auto arroventate dal Drago africano – 12 milioni di viaggiatori ha vagheggiato l'Anas - escano all'altezza dei caselli di Rimini. Il posto c'è, eccome, venghino, venghino siore e siori, vi aspetta una Riviera dai prezzi scontati e i servizi ultracollaudati, un po' boccheggiante per un'estate con la E maiuscola, un po' per l'economia, che la crisi la sente eccome: in molti paventano un terzo in meno. Secco così.

L'estate 2012 resterà nella memoria, per il caldo eccezionale, per il quale si è scomodata l'antica Roma e gli inferi mitologici nel battezzare gli anticicloni: Scipione, Caronte e Minosse. Ma sopratutto per i vistosi buchi «umani» nell'arenile. «Dai, vieni giù a marina a farti una birra», gracchia il vivavoce di un cellulare. «Dove sei?» «Al Bagno 34» «C'è gente?» «Non c'è un cane». Per un riminese adulto significa che ci sono dei buchi nello skyline della spiaggia, paragonato alla sua memoria storica di masse umane aggrovigliate sulla «teutonen grill». Al bagno 14 invece «c'è un casino di gente pazzesco, siamo dovute andare via», racconta una ragazza riminese a passeggio in centro. Il 14 è il bagno storico degli indigeni, ma, dice «c'era un gruppone di americani... Chissà come c'è finito lì...».

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Feste soppresse, allarme della Riviera: «300 mila turisti in meno». Osservatorio turismo Apt ha calcolato le presenze nei ponti

Se si tagliano i ponti ti legati alle festività civili - 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno - come annunciato dal governo nella manovra, si tagliano qualcosa come 100 mila presenze turistiche ad ogni week end lungo sulla riviera emiliano romagnola. Cifre alla mano è quanto dimostrano i dati forniti dall'Osservatorio del Turismo, curato da Trademark Italia per Apt servizi. Alessandro Lepri, senior partner dell'istituto di ricerca, si basa sul 2008, anno contrassegnato da un 25 aprile caduto di venerdì e il 1° maggio di giovedì. Ebbene, «per il 25 aprile dai lidi ravennati a Cattolica abbiamo avuto oltre 150 mila presenze, mentre sono salite a 160 mila nel primo maggio. Invece il 25 aprile del 2010, caduto di domenica, abbiamo avuto 45 mila presenze». Tra i dati raccolti dall'osservatorio ci sono anche i volumi d'affari: nel 2008 i due ponti festivi hanno significato «11, 5 milioni di euro per alberghi, 15 milioni per ristoranti - compresi i pendolari e chi soggiorna in hotel con prima colazione - 3,5 milioni per discoteche e locali di ritrovo, 4 milioni e oltre per i parchi divertimento». Una bella iniezione per l'economia turistica che allo stato attuale del decreto del governo, però, non si potrà replicare per i ponti del 2012.

Facile comprendere quindi il «Quaderno delle doglianze» che operatori e amministratori emiliano romagnoli stanno scrivendo in queste ore. I ponti di primavera, ad esempio, sono il primo atto, insieme a pasqua, della stagione turistica. Troppo freddo per i bagni di mare, ma tempo abbastanza mite per raggiungere i parchi tematici: Mirabilandia a Ravenna, Italia in Miniatura a Rimini, Oltremare a Riccione e l'Acquario di Cattolica. Che infatti aprono i battenti, sostenuti dal primo battage pubblicitario che diffonde Apt servizi. «In un fine settimana normale abbiamo tra le 5 e le 6 mila persone - spiega Paolo Rambaldi, di Italia in Miniatura, 150 dipendenti che salgono a 175 in alta stagione - con un ponte di tre giorni o 4 saliamo a 15 o 20 mila ospiti. Presto fatto il conto: a 25 euro a biglietto sono 250 mila euro di rimessa per un ponte mancato. Una differenza dell'8% circa sul fatturato annuale e noi non abbiamo margini tali da sopportare una simile differenza». Per altre strutture, si parla di un'incidenza tra il 10 e il 12% sul fatturato.

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Riviera, sorpresa di Pasqua: «il turismo ha tenuto bene». La parte del leone i parchi tematici: a Mirabilandia 50 mila presenze

Nell'uovo di Pasqua l'industria turistica della Riviera emiliano romagnola trova un avvio di stagione positivo. Le attese di operatori, Amministratori, parchi tematici – i cavalli di battaglia dell'apertura dell'estate - non sono state deluse quest'anno. Anzi: “L'esame di ammissione alla stagione turistica è stato superato con una certa brillantezza” dice Massimo Gottifredi, presidente di Apt servizi Emilia Romagna.

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