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Crisi del turismo, nessun aiuto dal governo Berlusconi. Sergio Gambini: "L’esecutivo è in grave ritardo. Sgravi negati due volte

Nonostante le promesse e gli annunci del Governo, il Consiglio dei ministri non ha approvato ieri le attese misure per contrastare la grave emergenza in cui si trova il settore del turismo, a seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre.

“Il gruppo dei Democratici di Sinistra esprime viva preoccupazione per il grave ritardo che il Governo mostra su un tema tanto delicato per l'economia e per l’occupazione del nostro Paese”, ha dichiarato Sergio Gambini, capogruppo dei Ds della X Commissione della Camera dei deputati.

La prossima settimana sarà in discussione alla Camera, la risoluzione presentata dai Ds sull’emergenza turismo. “In quella occasione – ha aggiunto il parlamentare - attendiamo il Governo alla prova per verificare se esista o meno, una reale intenzione di appoggiare il settore in questo grave e delicato momento, in cui molte agenzie di viaggi stanno chiudendo e molti lavoratori rischiano il posto di lavoro.”

“Il senatore Giovani Bettamio non può limitarsi a dire, sconsolato: Mala tempora currunt- ha commentato Sergio Gambini - Sappiamo bene in che tempi viviamo, è per affrontarli con vigore che sollecitiamo gli aiuti al turismo. Le risorse per abolire la tassa di successione ai patrimoni miliardari, quelle si sono trovate. La crisi del settore nasce l’11 settembre, come il nostro impegno internazionale. Sottrarre fondi alla soluzione di un problema a favore di un altro, anziché affrontarli entrambi, non è certo esempio di buon governo. Non solo. L’esecutivo ieri ha confermato di sottovalutare il settore, negando per la seconda volta quegli interventi da me proposti già in ottobre con emendamenti alla legge Tremonti bis. Quando il senatore Bettamio parla di mala tempora, parla del lavoro del suo governo. Sicuramente”.

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