Messaggio di avvertimento

The subscription service is currently unavailable. Please try again later.

Il governo "brucia" il 20% del turismo congressuale, dimezzando quello organizzato dalle case farmaceutiche.

“Il turismo congressuale ha di fronte il pericolo di una contrazione del 20% del proprio volume d’affari se il governo non cambia posizione in materia di manovra di finanza pubblica”. E’ il monito di Sergio Gambini, capogruppo Ds nella commissione Attività produttive della Camera, dove il disegno di legge C.2657 è stato discusso per il parere. All’articolo tre del provvedimento “Interventi urgenti in materia tributaria e di finanza pubblica” viene imposto infatti un tetto di spesa alle case farmaceutiche per “organizzare o finanziare congressi su tematiche aventi ad oggetto medicinali: a ciascuna impresa è consentito di realizzare nel 2002 non più della metà dei congressi realizzati nel 2001”.

“Gli operatori del settore hanno già manifestato una fortemente preoccupazione. Il comparto turistico determina un notevolissimo volume d'affari – ha detto il parlamentare nel suo intervento - che assicura il successo e la stabilità di molte località turistiche ed il mantenimento di numerosissimi posti di lavoro, rispondendo tra l'altro al tanto esaltato criterio della destagionalizzazione dei flussi turistici, con il conseguente prolungamento nell'arco dell'anno”.

“Nello stesso tempo – ha proseguito Gambini - l'articolo 3 appare incomprensibilmente punitivo nei confronti delle stesse aziende farmaceutiche. Vorrebbe infatti disciplinare la riduzione del prezzo dei farmaci a decorrere dal 2003 in relazione al volume di spesa per congressi sostenuta nel 2001 e 2002. A mio avviso è necessario individuare meccanismi diversi per conseguire i risparmi voluti. Menomare il settore congressuale oggi produrrebbe danni all’economia turistica italiana infinitamente più grandi dei risparmi per niente certi nel 2003. Il parere della commissione ha recepito purtroppo solo in parte le mie osservazioni. Esponenti della maggioranza, in particolare della Lega, si sono opposti ad una chiara presa di posizione a difesa del turismo congressuale e dell’importanza che riveste per il settore farmaceutico la presentazione dei prodotti attraverso congressi ed incontri scientifici. In ogni caso presenterò gli emendamenti in Aula secondo un testo concordato con le associazioni nazionali degli imprenditori del settore turistico”.

Comunicato stampa scritto per: 
Istituzioni: