Messaggio di avvertimento

The subscription service is currently unavailable. Please try again later.

L'industria dell'ospitalità è strategica per “far ripartire l'Italia”, Fassino conclude la conferenza nazionale Ds sul turismo

Il turismo come industria “strategica” per il Paese, sul quale occorre “innestare le conoscenze culturali e tecnologiche per far ripartire l'Italia”. E' il ruolo primario che disegna Piero Fassino alla Conferenza nazionale sul turismo dei Democratici di sinistra, presieduta da Sergio Gambini, nella quale sono state tratteggiate le linee del partito nei prossimi mesi, ben oltre le elezioni. Una tesi partita da Rimini, poche settimane fa nei lavori preparatori della Conferenza, svoltisi all'Holiday Inn, non la sola tesi ad aver trovato l'autorevole eco, oggi a Roma, nella  convention politica del maggior partito dell'Unione. Fassino, infatti, non si è limitato a indicare il ruolo dell'industria della vacanza, è entrato anche nei dettagli sugli strumenti che il centrosinistra dovrà approntare, anche sul piano istituzionale. Nel suo intervento il segretario nazionale ha scartato l'idea di un ministero ad hoc per il settore, meglio “un viceministro”, ha dichiarato, figura dal peso politico certamente più rilevante di un sottosegretario.

“Sono soddisfatto da questo chiarimento – ha detto Sergio Gambini in proposito - perché la proposta di un ministero avrebbe aperto un interminabile contenzioso con le Regioni e lo Stato centrale circa l’organizzazione nazionale del turismo, Non è ciò di cui abbiamo bisogno: abbiamo bisogno di una rapida operatività lungo le direttrici di una nuova politica turistica”. Il parlamentare riminese ha espresso soddisfazione anche sull'andamento dei lavori della convention politica: “E' la prima volta dopo tanti anni che un segretario dei Ds dedica tanta attenzione al turismo, intervenendo alla conferenza nazionale del partito. E' il segnale di un nuovo interesse del centrosinistra e di ciò che si prepara per il governo che, con le elezioni, speriamo di conquistare. La giornata odierna ha un preciso significato per noi riminesi: dobbiamo cercare di riaffermare una leadership che altrimenti rischia di sfuggirci. I prossimi 5 anni saranno decisivi per il turismo italiano e per quello riminese, ci sono tutte le premesse per rilanciare la politica nazionale del turismo, dopo i 5 anni di inerzia del governo Berlusconi. Dipenderà da noi se essa avrà il segno dell'industria dell'ospitalità romagnola o se la faranno da padroni le città d'arte e il turismo che vive sulla rendita di posizione. Il mio è un appello perché le straordinarie opportunità che si apriranno non vengano sprecate da una visione provinciale e autarchica”.

Comunicato stampa scritto per: 
Istituzioni: 
Argomenti: 
Luoghi: