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Il metrò della Costa non è più una priorità per il Centrodestra: nessuna traccia nel Dpef del Governo.

Metrò di costa, domani alla Camera dei Deputati il centrodestra darà l’addio definitivo al progetto: nessuna traccia dei finanziamenti nel Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef). Nell’allegato programma Infrastrutture strategiche, per i sistemi di mobilità urbana “vengono citati gli impegni per diverse realtà comunali”, spiega il capogruppo Ds in commissione Attività produttive Sergio Gambini. Dopo una prima lettura il deputato riminese nota che “città come Bologna, Padova, Brescia e Modena sono indicate oltre alle grandi metropoli, ma non c’è traccia della costa romagnola né di Rimini. E’ vero che l’attendibilità di queste previsioni per quanto riguarda le reali risorse economiche disponibili è molto dubbia: ricordo che il frutto delle intese generali - quadro tra Stato e Regioni prevedevano oltre 167 miliardi di euro di finanziamenti, mentre dal documento risulta che di disponibili davvero ve ne siano appena sette. E’ perciò ancora più grave che constatando questi limiti, la mobilità di Rimini e della Riviera sia scomparsa dalle priorità”.

Per il Trasporto Rapido costiero di Rimini (Trc) e della costa il taglio subìto 2 anni fa di oltre 70 milioni di euro a questo punto è perciò definitivo. “ Scorrendo le tabelle riassuntive del Dpef, mentre la metropolitana di Bologna ha un costo complessivo di 878 milioni di euro, di cui 250 già disponibili in fase di appalto, l’unica cifra che riguarda il metrò di costa riminese sono i 2,5 milioni di euro, con ogni evidenza destinati alla progettazione, per i quali però non è reso disponibile dal riscontro della tabella di finanziamento. Quello che è successo in questi due anni è ormai evidente: il governo di Centrodestra ha fatto una scelta, quella di cancellare Rimini a favore di Bologna, il cui progetto di Metropolitana, a differenza di quello di Rimini, non era tra quelli approvati dal Cipe e inseriti nei Dpef degli anni passati. Una scelta tutta politica a sostegno dell’allora sindaco Guazzaloca”.

“Ora è necessario che le istituzioni locali facciano il punto per decidere se il Trc è ancora una priorità per il nostro territorio e come dobbiamo condurre l’iniziativa per vederci restituite le risorse che con tanto lavoro ci eravamo conquistate - dice il parlamentare riminese - Dopo due anni di rassicurazioni infondate non possiamo più nutrire illusioni. E si tratta perciò di decidere il “da farsi”. Per quanto mi riguarda, non ho dubbi: proprio l’andamento della stagione turistica conferma che i temi della accessibilità e della mobilità interna della nostra area sono quelli che fanno la differenza per la qualità dell’offerta turistica. Occorre darsi una strategia chiara per recuperare il tempo perso e i danni che le manovre del Governo hanno causato al nostro territorio”.

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