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"Nessun provvedimento varato dal Polo e bocciati gli aiuti al turismo". Sergio Gambini contro "la politica degli annunci"

“Questa storia degli aiuti per l’emergenza turismo sta diventando davvero imbarazzante e poco dignitosa. Non c’è convegno, tavola rotonda, dichiarazione nella quale gli esponenti del Polo non diano già per approvato un provvedimento di sostegno”. Il capogruppo Ds in commissione Attività produttive Sergio Gambini commenta la sortita del sottosegretario alle attività produttive Stefano Stefani e del parlamentare Giampaolo Bettamio, al recente incontro all’università di Rimini.

"Un mese e mezzo fa il senatore Giampaolo Bettamio diramava comunicati stampa che annunciavano l’approvazione di un decreto con 400 miliardi di finanziamenti per l’emergenza. La cifra è stata ridimensionata ma nel corso delle settimane, in più occasioni, lo stesso Bettamio o altri esponenti del Polo hanno riproposto come già effettuati questi stanziamenti. Non trovo altro termine che la parola vergogna, si prendono in giro imprenditori, lavoratori, opinione pubblica. Non è stato varato ancora alcun provvedimento ed i giorni passano nell’inerzia più completa. Mentre soprattutto nel settore delle agenzie di viaggio, si è già cominciato a lasciare a casa i lavoratori. Proprio due giorni fa la Federalberghi nazionale ha calcolato in tre miliardi di euro il fatturato andato perso dall’11 settembre. Che cosa aspettano ancora? A cosa serve una politica degli annunci senza alcuna concreto intervento”?.

Dopo una settimana parlamentare incentrata sulla legge Finanziaria 2002, Sergio Gambini rileva che “il giorno prima in commissione Bilancio alla Camera l’emendamento alla Finanziaria che stanziava 150 miliardi per gli interventi dell’emergenza è stato bocciato, ed anche tutti gli aiuti al settore proposti, mentre l’Enit si trova con una capacità promozionale ridotta. Dopo la Caporetto del turismo che ci stanno servendo, gli esponenti del Polo pensano di cavarsela con due battute in dialetto e una lisciatina? “La situazione è grave, il turismo italiano perde miliardi su miliardi ogni giorno. Se non si sbrigano non riusciremo ad intercettare i milioni di europei che, orfani di Sharm el Sheik potrebbero affollare le nostre spiagge. In Europa tutti i governi hanno rivisto i loro finanziamenti agli enti di promozione turistica, Francia e Spagna, a cui dice di ispirarsi Berlusconi, in testa. E questi invece vengono a proporre soltanto miliardi virtuali”.

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