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Omicidio Biagi, Gambini commenta: "un barbaro delitto: terrorismo e strumentalizzazioni non soffocheranno la democrazia"

“Siamo di fronte ad un barbaro delitto, frutto di un folle disegno politico perseguito con lucida e sanguinaria determinazione. Ieri Marco Biagi come in passato D’Antona e Tarantelli. Se l’obbiettivo dei terroristi è indebolire la democrazia, sostituendo lo scontro armato alla dialettica politica, allora devono sapere che ci troveranno impegnati nel ricostruire l’unità insieme ai cittadini, ai sindacati e a tutte le forze politiche, ci vedranno impegnati a rigettare ogni strumentalizzazione”. E’ Sergio Gambini a commentare in questo modo il recente fatto di sangue che ha visto come vittima Marco Biagi, docente universitario e consulente del ministero del Lavoro sia dell’attuale responsabile Maroni, sia dell’ex ministro Bassolino. Oggi a Montecitorio si è discusso a lungo del barbaro omicidio, che ha riportato in primo piano l’eversione e l’impegno per combatterla.

“Come Ds – ha commentato Gambini – non intendiamo fare ora, in questo momento tragico, alcuna polemica. Verrà il momento di chiedere e di conoscere cosa è stato fatto per proteggere Biagi e i collaboratori del ministro Maroni, dopo le notizie fornite dai Servizi. Ora è il momento del cordoglio e della solidarietà alla famiglia dell’ucciso, ma anche di una lucida reazione democratica per isolare il terrorismo”.

“L’omicidio Biagi ingrossa la scia di sangue dell’esecuzione di D’Antona. Entrambi puntano a seminare angoscia, paura, fratture nella società, come in passato si colpivano magistrati e poliziotti, persone normali che servono lo stato. I terroristi lo fanno nel momento più delicato, quando la discussione sociale è più aspra ed esasperata dai diktat del governo. Le uniche risposte sono, quindi, rinnovare l’unità sociale, rigettare le strumentalizzazioni, è andare avanti nelle grandi battaglie sociali, pacifiche, democratiche, capaci di fare tornare protagonisti della storia del nostro paese milioni di lavoratori e cittadini”.

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