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La "Tremonti bis" cancella gli incentivi per turismo e commercio. Per Gambini "hanno funzionato bene" invece.

Mentre la legge Tremonti bis attualmente in esame cancella gli incentivi per il turismo varati nella precedente legislatura, il Governo rassicura Sergio Gambini: la riforma del settore andrà avanti. E il deputato riminese affronta in commissione Attività produttive la collocazione dell’industria turistica in seno all’Europa comunitaria: “il comparto rappresenta una delle risorse fondamentali ma non ha il dovuto rilievo”, tesi condivisa dal centrodestra che l’approverà in commissione.

E’ stato il turismo uno dei temi più discussi in Parlamento ieri, in Aula e in commissione Attività produttive. Dall’emiciclo di Montecitorio sono giunte finalmente le rassicurazioni del Governo sull’inerzia fino ad ora dimostrata nell’attuazione della riforma del Turismo, lamentata in un’interrogazione dell’agosto scorso dal deputato Sergio Gambini. Inerzia che insieme alle implicazioni turistiche dei drammatici avvenimenti statunitensi (si stimano 3500 miliardi di fatturato in meno alla fine del 2001) rende il settore estremamente vulnerabile alla crisi: “parliamo di oltre 2 milioni di addetti, del 10% del Prodotto interno lordo e a 60 mila miliardi di valuta pregiata nelle casse italiane”.

Il sottosegretario alle Attività produttive Giovanni Dell’Elce ha rassicurato Gambini (relatore della Riforma) affermando che l’attuazione “costituisce un importante impegno del Governo” e che ad ottobre saranno varate le linee guida. Il primo atto necessario, aveva ricordato Gambini nell’interrogazione, per “mandare in pensione norme obsolete ed inadatte a sostenere la modernizzazione del turismo italiano”. Il Governo ha dichiarato eguale impegno per l’emanazione del decreto sul Fondo di cofinanziamento per la qualificazione dell’offerta turistica. “Senza quel decreto rimangono congelati oltre mille miliardi per i sistemi turistici locali. Già ad ottobre vedremo – ha detto Gambini - se il Governo manterrà le promesse”.

Lo scetticismo è legittimo: per una rassicurazione che giunge, altre preoccupazioni si profilano dalla Tremonti bis. Approvata al Senato, la legge è stata discussa in commissione Attività produttive, dove il capogruppo Gambini è intervenuto motivando la “posizione decisamente contraria dei Ds”, soprattutto per quanto riguarda i settori del turismo e del commercio. “C’è la volontà di cambiare ad ogni costo ciò che esiste – ha commentato il parlamentare – Gli incentivi per i due settori hanno funzionato appieno, eppure vengono inspiegabilmente eliminati”. Incentivi nati dal lavoro comune con le associazioni di categoria e che, ricorda il parlamentare, “nel territorio riminese sono nati ed hanno ottenuto il maggior successo di domande e di finanziamenti accordati”.

Infine l’Europa ed il ruolo del turismo nei trattati comunitari. Per Gambini è necessario “un rafforzamento dell’impegno affinché il settore assuma il dovuto rilievo nella costruzione europea,. Ora è affrontato solo in maniera indiretta”. Condivisa la segnalazione dal presidente Tabacci: sarà inserita nei rilievi che la commissione Attività produttive approverà.

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