Ritardi notevoli nei rimborsi Irpef agli studi professionali riminesi che utilizzano il conto fiscale, da due anni a questa parte non vengono rispettati dallo Stato i 60 giorni previsti dalla legge. E’ il problema che Sergio Gambini ha sollevato al ministero dell’Economia e delle Finanze, interpellato dal parlamentare riminese attraverso un’interrogazione a risposta in commissione. Al ministro Tremonti Gambini ricorda che nell’anno passato “il rimborso è stato erogato dopo 110 giorni”, ma le attese sono destinate a salire a un anno. Un problema economico rilevante per chi utilizza questo particolare rimborso, “per ottenere il quale i professionisti sono tenuti ad assumersi idonee garanzie fidejussorie. Chi ricorre a queste modalità onerose di rimborso lo fa per i particolari caratteri della propria attività professionale che comporta una forte anticipazione di versamenti all’erario, che in mancanza di un sollecito rimborso graverebbero in maniera assai pesante sull’attività degli studi”.
“Le prime verifiche compiute presso la locale CO.RI.T – spiega Gambini - indicano le ragioni del ritardo del rimborso nel mancato invio di fondi da parte del ministero competente e prevedono lo spostamento della data di pagamento alla fine della prossima primavera, con il ritardo rispetto ai termini di legge di quasi un anno”. Gambini fa notare che gli interessi che verranno corrisposti non copriranno certo gli oneri di accesso al credito che i professionisti hanno dovuto sostenere per fare fronte ai gravi problemi di liquidità, problemi causati dalle inadempienze dello Stato. Da qui le domande al ministro, “se sia a conoscenza di questa situazione, se riguardi solo la provincia di Rimini o coinvolga anche altre realtà e quali criteri di allocazione dei rimborsi vengano praticati”. Oltre naturalmente, a “come intenda porre rimedio al danno che viene subito dai contribuenti onesti che vengono così ingiustamente penalizzati”.