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Target Sinergie vara il piano formativo per il personale 2012 – 2013 con ben 21 corsi di formazione nel carnet, da attivare grazie ai fondi Foncoop

Saranno 14 i campi di studio che interesseranno complessivamente 177 dipendenti di due cooperative – In Opera, Log-it – che aderiscono alla società consortile Target Sinergie: è il piano formativo 2012 – 2013, varato nei giorni scorsi. «Puntiamo ad una formazione come parte integrante del sistema di qualità aziendale – spiega Stefania Mosconi, responsabile Formazione, che ha illustrato il piano formativo ad una folta rappresentanza di dipendenti delle cooperative – un piano aperto ai contributi anche dei lavoratori (operai, capisquadra e responsabili di settore) perché sappiamo che le esigenze formative cambiano rapidamente come le esigenze della nostra clientela. Per cui, abbiamo lasciato dei “varchi” nella progettazione per rimodulare la nostra offerta che proporremo a Foncoop. Naturalmente mantenendo sempre l’ottica innovativa, coinvolgente e non convenzionale che contraddistingue la nostra formazione aziendale».

Data l’ampiezza dei servizi erogati dalla galassia Target Sinergie, non poteva che essere ampio il ventaglio delle proposte per la crescita professionale dei dipendenti, che inizia ben prima dall’avvio del rapporto di lavoro. Così nel piano si trovano proposte per rafforzare «Abilità e competenze per la selezione del personale», ma anche un corso per l’«Accoglienza e la formazione dei nuovi assunti». Un titolo molto più che beneaugurante, visti i tempi.

Quanto al lavoro nei cantieri, accanto all’immancabile attenzione verso la sicurezza, con dei corsi ad hoc, si cerca di migliorare le capacità di gestione dei dipendenti, con corsi rivolti a capisquadra e vice attraverso la tecnica del «Team building» e corsi di affiancamento per chi si cimenta per la prima volta in questo delicato ruolo. Scorrendo l’elenco troviamo anche un modulo di conoscenza sulle “Relazioni sindacali e diritto del lavoro”. Nell’ambito dei servizi di teleselling sono previsti momenti formativi sulle «Competenze per nuovi operatori di call center» e la «Comunicazione telefonica e gestione del cliente».

Sul piano dell’offerta dei servizi aziendali, significativo il corso rivolto alla «Qualità del servizio e miglioramento continuo», oltre all’approfondimento tecnico dedicato alla «Progettazione e partecipazione alle gare d’appalto». Corsi ad hoc anche per la comunicazione interna ed esterna delle aziende consorziate Target Sinergie. Che certo non si fermano, come intenti, alla tradizionale pubblicità: «Promozione dei servizi offerti» è uno dei titoli proposti ai dipendenti, insieme alla «Comunicazione Sociale di Impresa», vista la forte valenza sociale che dall’attività della cooperativa sociale In Opera si estende all’intero consorzio.

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Appuntamento a Milano con Target Sinergie, sponsor della Green Race Ecorunning. Gara ed ecoperscorso family al Parco delle Cave

Sport, benessere ed ecologia: Target Sinergie sponsorizza la Green Race Ecorunning, l’evento milanese per atleti e amatori promosso dall’Amsa, la multiutility che fornisce servizi ambientali e di pulizie strade nel capoluogo lombardo, che si terrà nel Parco delle Cave domenica 21 ottobre. Come avviene a New York, Londra e a Sidney, anche Milano valorizza il suo parco più bello con una corsa che diventa festa. Infatti, oltre al percorso di 10 km ‘street/country’ dedicato agli atleti – al cui interno si trovano grandi prati, boschi, laghi, argini e cascine storiche, con scorci e panorami ambientali unici per un campo di gara – si affianca l’occasione educativa per chi vuole passare una domenica nella natura, con una ecorunning di 2 chilometri.

Target Sinergie ha deciso di affiancare lo sforzo di Amsa anche in questo grande evento. L’azienda riminese è partner della multiutility lombarda – gestisce in outsourcing il magazzino ricambi e il lavaggio del parco automezzi della grande azienda di servizi ambientali – ed è stato naturale sottolineare il legame dell’azienda riminese con Milano sostenendo un momento significativo per la il tempo libero della città, carico di significati per gli organizzatori e per i partecipanti. Come scrivono gli organizzatori: è infatti “sia un’occasione di alto profilo sportivo, tecnico e agonistico (riservata ad atleti e appassionati), sia una festa/corsa/passeggiata,’a passo libero’ aperta a tutti”. Ma anche un modo coinvolgente per mantenere alta l’attenzione sui temi ambientali che Amsa promuove. E che trovano in Target Sinergie un partner consapevole: Target Sinergie e le sue consorziate hanno infatti adottato un Sistema di gestione integrato di Qualità e Gestione Ambientale Iso 9001 – 14001 in tutti i servizi che erogano nelle sei regioni italiane dove operano.

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Target Sinergie “firma” la logistica del pastificio Cellino: nuova partnership con il gruppo sardo agroalimentare

E’ partita in Sardegna la nuova esperienza di logistica agroalimentare in outsorcing del gruppo Cellino, il quale ha affidato a Target Sinergie l’appalto del reparto confezionamento dell’omonimo pastificio a Santa Giusta, Oristano. Fondato nel 2001, per opera di Alberto e Lucina Cellino, il pastificio è nato come naturale conclusione di una filiera che vede il gruppo Cellino da tempo impegnato nella valorizzazione delle produzioni cerealicole sarde. In 12 anni il Pastificio Cellino ha consolidato la sua offerta attraverso la produzione di numerosi tipi di pasta commercializzati con il proprio marchio “Di Sardegna”, presente capillarmente nell’isola e diffuso sui mercati italiano, tedesco e statunitense. Accanto alla propria produzione, il Pastificio Cellino affianca la produzione di pasta alimentare per altre 20 aziende a marchio privato.

Il connubio logistico Target Sinergie – Pastifico Cellino si è sviluppato a partire dal reparto confezionamento dello stabilimento sardo. In precedenza era gestito totalmente “in casa”, poi il Pastificio ha intravisto nella terzializzazione dei vantaggi operativi importanti ed è nata la collaborazione con Target Sinergie, che vede l’impiego attuale di circa 26 addetti. Entro pochi mesi la collaborazione si estenderà alla gestione del magazzino Prodotti finiti, con una previsione di utilizzo di 50 unità totali. Target Sinergie consolida così la sua presenza sul mercato logistico sardo, dove da tempo eroga servizi alla società di distribuzione agroalimentare Marr spa.

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Seminario di Osvaldo Saidon “Gruppi autogestiti nella clinica”

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Mar, 11/09/2012 - 23:18

La scuola di prevenzione José Bleger riaprirà le sessioni di studio 2012 – 2013 con un seminario di Osvaldo Saidon su “Gruppi autogestiti nella clinica”. Il seminario si svolgerà presso l’Hotel Imperial Beach in Via Toscanelli 19 a Rimini dalle 16 alle 19 di venerdì 28 settembre 2012. Attività in collaborazione con http://area3.org.es

Osvaldo Saidon

Psichiatra Psicoanalista, Docente della scuola Bleger, si occupa di gruppi e di interventi istituzionali. E’ stato per diverso tempo esule in Brasile dove ha  lavorato sui temi dei gruppi e dell’analisi istituzionale. A Buenos Aires  esercita la clinica e formazione, interventi di supervisione e attività psicopolitica. E’ impegnato su temi che riguardano la scena teatrale di avanguardia ed il cambiamento sociopolitico  come forma di diffusione del benessese psicosociale. Sviluppa la schizoanalisi di Deleuze e Guattari.

Ultimi volumi pubblicati:

Clinica Società e Schizoalaisi, Paidos

La potencia Grupal, Paidos

El cuerpo en la clinica Istituzional, con Bernardo Kononovich, Paidos

Articolo di Saidon

http://www.area3.org.es/Uploads/Pensar-es-resistir.pdf

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Seminario di Osvaldo Saidon "Gruppi autogestiti nella clinica"

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Mar, 11/09/2012 - 23:18

La scuola di prevenzione José Bleger riaprirà le sessioni di studio 2012 - 2013 con un seminario di Osvaldo Saidon su "Gruppi autogestiti nella clinica". Il seminario si svolgerà presso l'Hotel Imperial Beach in Via Toscanelli 19 a Rimini dalle 16 alle 19 di venerdì 28 settembre 2012. Attività in collaborazione con http://area3.org.es

Osvaldo Saidon

Psichiatra Psicoanalista, Docente della scuola Bleger, si occupa di gruppi e di interventi istituzionali. E' stato per diverso tempo esule in Brasile dove ha  lavorato sui temi dei gruppi e dell'analisi istituzionale. A Buenos Aires  esercita la clinica e formazione, interventi di supervisione e attività psicopolitica. E' impegnato su temi che riguardano la scena teatrale di avanguardia ed il cambiamento sociopolitico  come forma di diffusione del benessese psicosociale. Sviluppa la schizoanalisi di Deleuze e Guattari.

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Articolo di Saidon

http://www.area3.org.es/Uploads/Pensar-es-resistir.pdf

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Un giorno al Meeting di Rimini: mostra sul lavoro e cena romagnola


Target Sinergie coglie l’occasione per invitare i soci lavoratori, i dipendenti e i tirocinanti a trascorrere una giornata insieme al “Meeting per l’amicizia tra i popoli”, ospitato presso i padiglioni fieristici di Rimini – manifestazione internazionale di arte, lavoro, media e attualità, luogo di incontro tra religioni e culture diverse. Desideriamo partecipare all’evento che, in questi anni, ha inteso dare valore alla persona piuttosto che alimentare la logica del potere e della realizzazione sociale: l’occasione è gradita per richiamare il Consorzio a uno sguardo pienamente umano nei contesti di lavoro.

La proposta, per venerdì 21 agosto, si articola in due appuntamenti: alle 18 la visita alla mostra “L’imprevedibile istante. Giovani per la crescita”(Rimini Fiera, Padiglione B5), organizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà e Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, con la collaborazione di un gruppo di studenti universitari. L’iniziativa si colloca sulla scia del lavoro svolto sui “150 anni di sussidiarietà” (e proposto in una mostra inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso agosto). La mostra descrive il percorso dei giovani che dopo la scuola superiore accedono all’università e poi al mondo del lavoro, oppure che frequentano una scuola professionale per avviarsi al lavoro. L’iter verrà descritto attraverso la documentazione di esempi virtuosi, esperienze che meglio sembrano affrontare i bisogni e le difficoltà, soggettive e riconducibili a “difetti” del sistema, incontrate nelle varie fasi (formazione professionale, università, lavoro post-universitario, studio all’estero, ecc…).

Alle 20 cena presso il ristorante tipico “Romagnolo” (Rimini Fiera, Padiglione B3), per la quale è previsto un contributo di 10 euro. Le prenotazioni per la partecipazioni vanno lasciate ai propri capisquadra entro venerdì 17 agosto.

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Target Sinergie chiude il 2011 con un + 22% di fatturato. Oltre 11 milioni dalla logistica, seguono il comparto gestioni e l’igiene e pulizie

«Target Sinergie ha raggiunto nel 2011 i 16 milioni di fatturato, incrementandolo rispetto al 2010 del 22%»: Davide Zamagni, presidente della società consortile di Rimini, ha aperto con questo annuncio l’annuale assemblea dei soci, svoltasi nei giorni scorsi. La logistica si è confermata la voce più importante nei servizi erogati da Target Sinergie, con 11 milioni e 200 mila euro di fatturato raggiunto, seguono il settore delle gestioni dei servizi, che ha superato i 3 milioni e mezzo di euro di fatturato, ed, infine, la divisione igiene e pulizie industriali con 1 milione 200 mila euro.

«Nel 2011 abbiamo acquisito importanti servizi, consolidando il proficuo rapporto avviato con i nostri clienti più importanti – dice Davide Zamagni – come l’acquisizione della gestione della piattaforma logistica di Partesa a Imola e i nuovi servizi per Marr spa nel settore agroalimentare, solo per citarne alcune sul territorio. Alle quali si sono affiancate nuove commesse a Milano (Amsa), Ferrara, Marotta. Insomma, il profilo del lavoro di Target Sinergie è ormai definito come una realtà sovraregionale che opera con propri cantieri, oltre che in Emilia-Romagna, nelle Marche, in Abruzzo, Lombardia, in Toscana e Sardegna. E che impiega oltre 620 persone». Del consorzio Target Sinergie fanno parte le cooperative Target Service, Log – it e la cooperativa sociale in Opera, menzione speciale al Premio Marco Biagi – Il Resto del Carlino per la solidarietà sociale 2012.

«Ci siamo dati obbiettivi ambiziosi per il 2012, ma l’andamento dei primi 4 mesi sta dimostrando il superamento del budget previsto – ha spiegato il presidente Zamagni – con l’acquisizione di due nuove piattaforme distributive e di tre nuovi magazzini da gestire nel settore agroalimentare, oltre a numerose commesse nel settore dell’igiene e delle pulizie industriali. Disponibilità a mettersi continuamente in discussione, interesse a crescere con l’azienda, passione per il lavoro: questo è il profilo delle persone necessarie a raggiungere obbiettivi ambizioni. L’esperienza degli ultimi anni ci dice che il gruppo di lavoro formatosi in Target Sinergie corrisponde a queste caratteristiche».

«E se per il 2012 abbiamo obbiettivi ambiziosi , per il 2013, nel quale ricade il 25° anniversario della fondazione della nostra cooperativa madre, Target Service, vorremmo farci un regalo: vorremmo raggiungere insieme 25 milioni di fatturato e, di conseguenza, aumentare il numero delle persone che condividono con noi questa esperienza di lavoro e di impegno».

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In Opera, 10 anni di cooperazione sociale: in un video la storia, i servizi, gli obbiettivi futuri

Click here to view the video on YouTube.

Un video per raccontare 10 anni di cooperazione sociale, di progetti per gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e per guardare al futuro: sono i contenuti salienti del video che In Opera, cooperativa sociale di Rimini, aderente al Consorzio Target Sinergie, ha prodotto. E che ha diffuso inaugurando il canale Youtube del Consorzio Target Sinergie.

Negli oltre 5 minuti di immagini il fondatore Domenico Pirozzi, ripercorre i primi passi della coop. Poi, la carrellata sullo stato dell’arte dell’azienda sociale riminese e dei servizi erogati, raccontati da alcuni dei protagonisti del lavoro: i capisquadra nei cantieri di logistica per l’editoria Umberto Ciraci e Marco Rossi e il responsabile operativo Gilberto Aluigi del servizio gestione dati e teleselling Hera. Una voce narrante completa il quadro d’insieme della professionalità raggiunta e dei molteplici e differenziati campi d’intervento – maturati in seno al Consorzio Target Sinergie – per i quali la cooperativa sociale In Opera impiega oltre 140 addetti: logistica, gestione di magazzini, centri di distribuzione, servizi di igiene, pulizie, sanità, gestione parcheggi e call center. Le immagini sono state girate presso lo stabilimento della Opportunity spa a Santarcangelo di Romagna, nella sede centrale e negli uffici decentrati del Consorzio Target Sinergie.

Il video, della durata di 5,35 minuti, è stato progettato e prodotto da Stefania Mosconi, Enrico Rotelli e dal presidente Simone Vezzali, quindi interamente dal personale della cooperativa, utilizzando il service Bottega Video per le riprese e il montaggio, sfruttando uno dei pacchetti di servizi per la comunicazione messo a punto dal Consorzio Sociale Romagnolo per le coop associate.

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Target Sinergie presto avrà una nuova sede: dal 25 giugno in via Pomposa 39 D, Rimini

Nuova sede per il Consorzio Target Sinergie e le sue imprese consorziate: Target Service, Log – it, In Opera. Dal 25 giugno 2012 i nuovi uffici saranno operativi in via Pomposa 39/D, 47924 Rimini (RN) e risponderanno al nuovo numero telefonico 0541 796411, Fax (centralino) 0541 796451,  Fax (uffici commerciali)  0541 769450. Fino al 24 giugno i nostri recapiti saranno i consueti.
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Target Sinergie incontra le imprese sarde: a Cagliari l’evento CDO Expandere

Un’occasione per approfondire la conoscenza della realtà imprenditoriale sarda, dove il Consorzio Target Sinergie già opera da anni, curando la logistica della Marr spa, a Cagliari. A offrire l’opportunità è Expandere with Matching, l’iniziativa organizzata dalla Compagnia delle Opere di Cagliari, presso la Città dell’impresa (Pirri), 11 giugno dalle ore 9 alle 20. EXPANDERE with MATCHING è un evento pensato per offrire alle imprese del territorio sardo un’occasione di incontro e scambio di opportunità. L’obiettivo è favorire lo sviluppo di una rete locale e nazionale, tramite la quale promuovere la crescita di imprese e imprenditori.

Saranno presenti aziende, ditte individuali, cooperative, liberi professionisti e altri attori economici impegnati nei diversi settori dell’economia e dei servizi: dall’agroalimentare all’industria, dalla sanità all’edilizia, dalla cultura al no profit. Le attività presenti potranno fissare incontri tra loro, volti alla costruzione di nuovi rapporti personali ed economici.

EXPANDERE with MATCHING si propone inoltre come un momento dedicato ai giovani, con la presentazione del servizio CDO Lavoro e la disponibilità di uno sportello ad hoc per la ricezione di curriculum e la presentazione di richieste. Verranno organizzati workshop e momenti di formazione dedicati a diversi temi: dall’accesso al credito alla comunicazione, passando per informatica, finanza e risparmio energetico. Il tutto realizzato con la partecipazione di operatori di mercati internazionali, Istituti di Credito, Enti ed Istituzioni.

EXPANDERE with MATCHING vuole essere un momento utile per connettere e accrescere le competenze delle imprese locali, in modo da creare un vero tessuto produttivo ben collegato e funzionale.

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Target Sinergie a Pesaro, ad Expandere incontrerà circa 200 aziende del territorio marchigiano

Target Sinergie a Expandere Pesaro: l’azienda consortile di servizi riminese ha scelto di partecipare all’iniziativa Cdo Pesaro – Urbino tesa a far incontrare oltre 200 imprese del territorio marchigiano e delle regioni limitrofe. L’occasione, organizzata dalla Compagnia delle Opere della città rossiniana, si terrà presso il Centro Congressi Hotel Flaminio e durerà tutta la giornata di venerdì 8 giugno, dalle ore 8,30 alle 18. Durante l’iniziativa B2B sarà possibile incontrare possibili clienti e selezionare nuovi fornitori, conoscere potenziali partner e fare rete, dialogare con Esperti a disposizione per approfondire i temi su cui si giocano i fattori competitivi dell’impresa, confrontarsi con operatori più strutturati e di maggiori dimensioni, iniziare ad operare in altri ambiti territoriali e relazionarsi con le pubbliche amministrazioni.

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Target sinergie a Incontrarsi per crescere – Expandere Emilia Romagna CDO: a Bologna oltre 400 realtà nei diversi settori dell’economia

Target Sinergie a “Incontrarsi per crescere – Expandere Emilia Romagna”, l’evento della Compagnia delle Opere a Bologna che permette ad oltre 400 imprese del territorio regionale di entrare in contatto ed aumentare e proprie conoscenze e cercare nuove opportunità. L’evento, previsto a Bologna il 30 maggio presso il Palazzo della cultura e dei congressi, consiste nel favorire il contatto diretto e le relazioni tra imprenditori di diversi settori merceologici, tramite incontri B2B, al fine di facilitare la ricerca di clienti e fornitori, sviluppare nuove opportunità di business e individuare nuove strategie di sviluppo a sostegno delle PMI.

Il Consorzio Target Sinergie sarà presente con un proprio desk, presentando i servizi erogati dalle imprese consorziate. Oltre a partecipare ai matching sarà possibile prendere parte al calendario di formazione ed informazione previsti in calendario, in tema di finanza, internazionalizzazione, reti d’impresa e social network.

A conclusione del pomeriggio, Expandere terminerà i suoi lavori con una Conversazione Imprenditoriale dal titolo “Costruire in un mondo che cambia”, un momento di sintesi di tutta la giornata che sarà aperto anche ai non partecipanti.

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Premio Marco Biagi per la solidarietà, menzione speciale per la cooperativa In Opera, del Consorzio Target Sinergie

Si è svolta il 16 marzo a Bologna la cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio Marco Biagi – il Resto del Carlino per la Solidarietà Sociale 2012. Tra le 39 associazioni emiliano romagnole premiate, In opera, del Consorzio Target Sinergie ha ricevuto una menzione speciale per l’attività svolta a sostegno dell’integrazione sociale di cittadini a rischio esclusione, facilitandone l’inserimento nel lavoro.

L’impegno della cooperativa è rivolto a persone diversamente abili, in trattamento psichiatrico, in recupero da dipendenze o ex carcerati. Il Premio ha infatti lo scopo di valorizzare le associazioni senza fini di lucro che si sono particolarmente distinte nell’assistenza sociale e sanitaria e nella formazione di persone e categorie svantaggiate, nella formazione dei giovani e nel loro avviamento al lavoro.

Il Premio dedicato al giuslavorista ucciso dalle Brigate rosse il 19 marzo 2002 gode dei più prestigiosi riconoscimenti a partire dall’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e delle più alte cariche dello Stato.

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Assemblee dei soci delle cooperative aderenti al Consorzio Target Sinergie Rimini, sabato 19 maggio. Dopo il dovere, il piacere: torneo di calcetto e cena sociale

Assemblee dei soci delle cooperative aderenti al Consorzio Target Sinergie, sabato 19 maggio. Sarà un momento associativo ma anche di divertimento l’annuale appuntamento con i soci e i dipendenti che compongono la galassia Target Sinergie, che si terrà quest’anno al Campo di Don Pippo (via Santa Cristina, località Casetti, Rimini). Oltre alle assemblee – all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2011, la presentazione delle nuove attività, sviluppi commerciali – per soci e dipendenti sono previsti momenti di svago come il torneo di calcetto al pomeriggio e la cena sociale a buffet. Per facilitare l’organizzazione è gradita la conferma della partecipazione.

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Target Sinergie a Expandere Alta Lombardia – Lariofiere, Como – l’evento Cdo per incontrare le PMI di Como, Sondrio, Lecco, Monza e Brianza

Trasferta in alta Lombardia per il consorzio Target Sinergie: l’azienda di Rimini parteciperà a Expandere Alta Lombardia, l’evento Compagnia delle Opere in programma martedì 15 maggio 2012 presso Lariofiere a Erba (CO), dove presenterà durante i Matching previsti nell’evento Cdo i servizi per il mercato lombardo, dove il consorzio è attivo sia presso aziende clienti sia con due strutture consorziate di recente acquisizione nella zona di Como.

L’obiettivo di Expandere Alta Lombardia consiste nel favorire il contatto diretto e le relazioni tra oltre cinquecento imprenditori di diversi settori merceologici, tramite incontri B2B, al fine di facilitare la ricerca di clienti e fornitori, sviluppare nuove opportunità di business e individuare nuove strategie di sviluppo a sostegno delle PMI del territorio, che quest’anno coinvolgerà, oltre a Como, Sondrio e Lecco, anche Monza e Brianza.

Nella dinamica di prossimità territoriale si favoriranno opportunità di collaborazione tra le aziende, necessarie per superare le carenze delle piccole imprese ed aumentarne la competitività sul mercato, permettendone pertanto il consolidamento per alcuni e l’aprirsi ad un mercato interprovinciale per altri. Condividendo le esperienze si possono individuare soluzioni ai problemi e sviluppare alleanze che diano più forza alle piccole imprese.

Nel corso della giornata di lavoro, imprese di tutti i settori avranno l’occasione di conoscersi tramite incontri diretti e percorsi guidati, per stringere più relazioni possibili e impostare eventuali progetti di collaborazione futuri.

La manifestazione sarà preceduta da incontri di preparazione, per supportare i partecipanti e garantire a ciascuna azienda iscritta di trarre il massimo beneficio.

EXPANDERE Alta Lombardia 2012 avrà inoltre un’area dedicata all’interno del portale www.officineinnovazione.it, uno strumento di social networking attraverso il quale le aziende del territorio potranno mettersi in comunicazione tra loro per instaurare, mantenere e sviluppare relazioni anche dopo la chiusura della giornata di incontri e che sarà il punto di riferimento per accedere a informazioni e aggiornamenti costanti su tutto ciò che ruota intorno alla manifestazione.

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2012- Anno Internazionale delle Cooperative

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che il 2012 sarà l’Anno Internazionale delle Cooperative per mettere in risalto il contributo che le cooperative danno allo sviluppo socio-economico, in particolare riconoscendo il loro impatto sulla riduzione della povertà, l’occupazione e l’integrazione sociale.

Con la risoluzione A/RES/64/136, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite incoraggia tutti gli stati membri, le Nazioni Unite e tutte le parti interessate ad approfittare dell’Anno Internazionale delle Cooperative per promuovere le cooperative, sensibilizzando l’opinione pubblica sul loro contributo allo sviluppo economico e sociale e promuovendo la formazione e la crescita delle cooperative.

La risoluzione A/RES/64/136 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite invita inoltre tutti gli stati membri a darsi da fare a livello nazionale per istituire apposite commissioni preposte alla celebrazione dell’Anno. In particolare con il compito di pianificare, promuovere e il coordinare le attività delle istituzioni governative e delle organizzazioni non governative interessate alla celebrazione dell’Anno Internazionale delle Cooperative.

Gli obiettivi dell’Anno Internazionale delle Cooperative sono:

■Sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al ruolo delle cooperative e al loro contributo allo sviluppo socio-economico e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

■Promuovere la formazione e l’espansione delle cooperative.

■Incoraggiare i governi ad adottare politiche, provvedimenti normativi e regolamenti che favoriscano la formazione, la crescita e la stabilità delle cooperative.

Per saperne di più visita il sito dedicato all’Anno Internazionale delle Cooperative:

http://www.un.org/en/events/coopsyear/

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Psicoanalisi e Poesia

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Sab, 03/12/2011 - 14:25

L’esplorazione psicoanalitica del mondo interno del paziente che si dispiega nella relazione terapeutica tramite le vicissitudini del transfert e del contro-transfert, così come la specifica attenzione all’ incontro tra mondo interno e realtà esterna, tra soggettivo ed oggettivo, fa si che il linguaggio psicoanalitico non possa essere solo quello della scienza, rivolto al misurare ,a stabilire rapporti causa-effetto e ad esporre  fatti oggettivi.

La psicoanalisi si è progressivamente dotata di un linguaggio relazionale, empatico, rivolto, per dirla con la fenomenologia, più al comprendere che non al capire,un linguaggio per  operare una rielaborazione del Mondo che sia affettiva prima che cognitiva, capace di fornire validazione e ri-conoscimento all’ esperienza e di dare parole che sostengono il sè impegnato ad esperire.( Quando  si sta vivendo una esperienza, la mente procede per associazioni e sensazioni non potando contare su categorizzazioni della esperienza che è in corso) .

Scrive Claudio Neri : ” Gli psicoanalisti italiani, per un’antica tradizione che risale a Federn e Weiss e che è stata portata avanti da Perrotti, Musatti e Servadio, sono stati allenati a monitorare momento per momento ciò che accade in seduta; in particolare il mutare di sensazioni, atmosfere, vissuti corporei. Essi cercano con costanza il contatto emotivo con il paziente, seguono accuratamente il minuto scambio – fatto di silenzi, gesti, cambiamenti nello spazio e mutamenti della postura – tra il paziente e loro stessi, che sostiene, modifica e mette a punto la relazione terapeutica. Le percezioni vengono annotate nella mente dell’analista come osservazioni utili per seguire lo sviluppo della seduta; esse però possono anche non essere annotate come osservazioni, ma trasformate in immagini, fantasie e narrazioni che al momento opportuno potranno venire condivise (o meno) con il paziente.”
Io credo che all’ analisi ed alla psicoterapia psicoanalitica serve un linguaggio in grado di rappresentare i fenomeni che avvengono nell’ area intermedia dell’ esperienza. Intendo per area intermedia sia quella compresa tra il polo soggettivo e quello oggettivo dell’ esperienza, che tra il Sé e l’ Altro da sé. Per comodità espositiva, facendo riferimento alla concettualizzazione proposta da Winnicot, definisco questo linguaggio come :

linguaggio dell’area transazionale.

Certo non può essere il solo utilizzato dal terapeuta che deve saper usare anche parole precise , in grado di definire traumi avvenuti,promuovere confronti ruvidi e dolorosi esami di scomode realtà.

Il linguaggio dell’area transizionale è  basato più sul tatto che non sulla presa, ha il fine di rendere pensabili emozioni di cui non si era fatta esperienza., ha valenze poetiche. Gioco simbolico, risonanza affettiva,condivisone del sentire,produzione di associazioni ed immagini …… sono tutte qualità che definiscono sia questo linguaggio  sia la poesia stessa.

Con la poesia ” Disturbo dell’ umore” ho cercato di dare voce  al bisogno di comprensione di un paziente diagnosticato in base ai criteri oggettivi forniti dal manuale DSM IV, come narcisista e ciclotimico ( il cui problema psico-patologico principale è di non riuscire a riempire il vuoto ).

“Disturbo dell’ umore”

Mi vergogno del mio umore trapezista
al suono dell’applauso alto volteggia,
basta una svista un fischio cade in basso
più spesso in loco d’ogni luce muto.
Facile per te comodo seduto
sulla poltrona, trono d’analista,
dirmi: – deve accettare l’insuccesso –.
Provaci tu ad esistere nel vuoto
strizzacervelli che vuoi darmi un voto.

****

Il rimando concettuale è , innanzitutto, all ” area transizionale” descritta da Donald W. Winnicot come l’area del gioco dove soggettivo ed oggettivo si incontrano consentendo la creatività. Area che si forma solo se all’ inizio della propria vita il bambino incontra una madre sufficientemente buona,(o comunque un care-giver sufficientemente buono). E’ da quell’ incontro che scaturisce la possibilità di un dialogo tra mondo interno e realtà esterna.

Molti pazienti non sono in grado di essere creativi senza correre il rischio di delirare.

Molti non riescono ad immettere creatività nel loro rapporto con il reale che risulta così opprimente e devitalizzato e con cui possono avere solo un rapporto imitativo e compiacente.

Scrive Winnicot che la creatività “è una sorta di colorazione dell’intero atteggiamento verso la realtà esterna”.
“La creatività consiste nel mantenere, nel corso della vita, qualcosa che appartiene all’esperienza infantile: la capacità di creare il mondo”.

Come poeta ( non residente), quando scrivo sperimento il piacere di abitare l’area transizionale, il piacere del gioco simbolico che mi consente di personalizzare il mio rapporto con il mondo immettendo in esso la mia soggettività. E’una possibilità inusuale quella che dona la poesia in questi tempi concreti dove efficacia, efficienza, “evidence based” sono valori assoluti.

Quando un poeta nomina un oggetto, quell’oggetto lo rappresenta, diviene importante e significativo ,acquista vitalità anche se si tratta di una cosa morta, si pensi ad esempio agli “ossi di seppia” di Montale.

Un esempio clinico tra i tanti possibili dell’importanza dell’area transizionale per riuscire ad immettere la propria soggettività nel mondo, ricrearlo senza però perdere il rapporto con la realtà condivisa, insomma senza delirare, lo fornisce una mia paziente: L.
Il primo incontro con L è iniziato in modo drammatico e ha comportato un ricovero obbligatorio in psichiatria.

Quando l’ho conosciuta L era in avanzato stato di gravidanza, allontanatasi da casa vagava per la città. Delirava, negava che il padre del bambino che portava in grembo avesse avuto qualsiasi ruolo nel concepimento.

Quell’uomo l’aveva delusa, non poteva essere lui il genitore di suo figlio.

L’aveva lasciato ed ora affermava che il concepimento era il frutto della sua unione con una persona speciale individuata in un cantautore famoso, ma a volte questa persona diveniva una sorta di entità immateriale come lo Spirito Santo.

Ora L sta molto meglio, dipinge e scrive poesie grazie all’arte riesce a separare e mettere in contatto il mondo interno degli affetti e dei desideri con la realtà esterna e condivisa.

Nella sua vita c’è ancora la presenza sempre più immaginaria e sempre meno delirante di un compagno ideale, a volte ne avverte la presenza, in passato ne sentiva anche la voce,ma riesce sempre più a collocarla nel mondo della fantasia come avviene quando lo descrive con struggenti parole d’amore in una poesia che conclude così: “Tutti mi dicono che non esisti – tu esisti nel mio desiderio”.

Delirio e poesia si escludono reciprocamente, dove ci sono metafore e similitudini non c’è il delirio. Quando Dino Campana scriveva i “Canti orfici” era strano, eccentrico, ma non matto, Quando è impazzito non ha più scritto una sola poesia.
Con la poesia L pare dimostrare di riuscire a ritrovare l’accesso all’area transazionale, per dirla con Winnicot può dare la propria coloritura al reale, mantenendo però un rapporto con esso.

All’opposto di chi come L delira ci sono quei pazienti iper-oggettivi descritti da Winnicot come :”Falsi Sé” che con il reale possono solo avere un rapporto imitativo, per cui la vita è un susseguirsi di accadimenti senza risonanza interiore, vivono nella oggettività e il loro raccontarsi è solo cronaca di fatti.

Al rapporto imitativo con la realtà si riferisce la mia poesia:

“Normopatia”

Abbiamo pensieri già pensati
ognuno appeso dentro alla mente
pronto all’uso come un indumento
nell’armadio, solo da indossare.
Per quanto poi riguarda i sentimenti
ci affidiamo al telegiornale
che trasmettendoci immagini cruente
ci mostra il mostro che è da odiare,
c’è poi la moda in obbedienza a Dio
di perdonarlo, buoni, per Natale.
Infine i consigli per gli acquisti
danno prove che il tripudio esiste
se l’intestino ritorna puntuale
vincendo la stipsi che fa tristi.
Noi si lascia tutte agli anormali
le ciarle degli psicoanalisti

Oltre a Winnicot molti autori , (tra i quali Balint, Bion, Fonaghy….) hanno dato fondamentali apporti per definire un linguaggio terapeutico rivolto al dare forma alla esperienza così come avviene nell’ area di transizione tra soggettivo ed oggettivo, mondo interno e realtà esterna, quell’ area da cui origina il nostro sé ed il nostro flusso di coscienza.

Per non appesantire il discorso mi limito a citare solo Russel Meares che in “Intimità ed alienazione” scrive:

“Durante il gioco simbolico il bambino prende le cose del mondo che non sono le sue e le trasforma … la foglia in una barca, il bastone in un uomo, la pietra in un mostro”. “Nel gioco dunque gli oggetti alieni del mondo vengono trasformati in cose che vengono avvertite come mie. Sono permeate … di una specie di calore e di intimità”.

“Il gioco simbolico, il linguaggio particolare e la forma del gioco del bambino sono espressioni di una particolare forma di attività mentale che trasforma sia gli oggetti sia le parole del mondo esterno nei pensieri e nelle parole del mondo interiore e personale”.
Il gioco simbolico porterà poi alla possibilità di sviluppare quello che Meares definisce il linguaggio del sé, cioè un linguaggio non lineare, basato sulle associazioni, che corrisponde al monologo interiore.

Meares indica la necessità per il terapeuta di: “creare un’atmosfera di connessione con un’altra persona che permetta al gioco simbolico di venire alla luce e che è necessaria per la nascita di una vita interiore e per giungere alla sensazione di essere vivi. E’ questo, dunque il primo compito di un terapeuta”.

****

Possiamo tutti testimoniare che quando cerchiamo di definire una esperienza nuova, affettivamente importante ,quindi non ancora codificata da termini ormai acquisiti, ci scopriamo a cercare un linguaggio con aspetti poetici, associativo, non linearmente logico e quando ci riusciamo ne traiamo piacere e sentiamo che quella esperienza entra a fare parte di noi.

Non sono in grado di fornire una definizione esaustiva dell’ aggettivo “poetico”. Posso affermare che il linguaggio poetico cerca l’ incontro tra immaginazione, sensorialità e significato .

In questo articolo propongo alcune annotazioni facendo riferimento alle figure retoriche mediante le quali la poesia prende forma e arriva al cuore del lettore .

La metafora comporta un trasferimento di significato nel campo semantico, quindi consente di parlare degli affetti senza imprigionarli subito con parole troppo oggettive, o scontate. Riporto una poesia di Goethe che è una ottima metafora dei limiti di un approccio conoscitivo teso ad afferrare la mente per esaminarla scientificamente :

Attorno alla fonte volteggia
La cangiante libellula;
m’incanto a contemplarla:
ora è scura ora è chiara,
come il camaleonte
da rossa si fa azzurra
e da azzurra a verde.
Se potessi vedere
da vicino le sue tinte!

Frulla si libra, è sempre in moto!
ma zitto, ora si posa sul salice.
ecco, ecco, sono riuscito a prenderla!
e adesso che la osservo attentamente
vedo solo un blu cupo e malinconico-

Ben ti sta, analista delle tue gioie!

Goethe

La metafora è largamente impiegata in analisi, ricordo a tale proposito che per Stern è uno strumento terapeutico di primaria importanza e la metafora terapeutica può divenire una ” chiave” che consente di comprendere e cambiare la vita di un paziente.

La metafora in psicoanalisi non può certo essere “ermetica” e deve riproporre al paziente elementi che appartengono a lui ed alla relazione paziente/analista, evitando una colonizzazione della mente del primo componente della coppia analitica,con parole che esprimono solo la creatività del secondo.

Un buon esempio di utilizzazione della metafora nell’ ambito del rapporto psicoterapeutico ce l’ha fornito la collega dott.ssa Laura Lazzarini esponendo nel Gruppo di Studio e Ricerca Psicoanalitico di Rimini il caso di un paziente da lei seguito.

Il paziente, segnato da gravissimi traumi  passati ed attuali, si difende dalla depressione utilizzando difese paranoidi.

La collega gli propone l’ immagine metaforica di un cecchino in uno scenario di guerra

La metafora racchiude  tutta la  storia del paziente, contiene il suo incontro con la morte, la paura,la solitudine ,l’ essere sia vittima che carnefice, l’ angoscia persecutoria che lo costringe alla costante necessità di riconoscere i “nemici”.Parla di lui e del  rapporto terapeutico dove l’ analista corre il rischio  costante di   venire  fatta fuori.

La metafora è nata dall’ incontro tra analista e paziente, comunica al paziente che  è contenuto nella mente dell’ analista, quindi è già terapeutica.

La Dott.ssa Lazzarini ha avvertito la necessità di parlare in gruppo del paziente per riuscire  a capirlo in pieno, eppure con quella metafora ha  dimostrato di averlo già perfettamente compreso.

La metafora consente di veicolare una comprensione relazionale, affettiva, basata sull’ incontro .

Scriveva Freud ” l’ inconscio si rivela in simboli o metafore e la psicoanalisi per entrare in contatto con l’ inconscio cerca di usare il suo linguaggio metaforico. ”

L’ originario approccio freudiano prevedeva un uso delle metafore da parte del terapeuta come di una illustrazione a mezzo ” di una immagine esemplare, intuitiva e calzante … di una verità che tuttavia esiste in sé al di là del gioco e della forza espressiva della metafora ”

Oggi, in una visione più moderna e complessa della realtà e del linguaggio “la metafora può apparire di per sé forma di conoscenza, di costruzione di realtà “( Gian Paolo Scano).

Scrive a tale proposito Umberto Eco : ” Quando le figure retoriche sono usate in modo creativo esse non servono ad abbellire un contenuto già dato ma contribuiscono a delineare un contenuto diverso ” .

La parola poetica stabilisce accostamenti, collegamenti, correlazioni tra pensiero, affettività, sensorialità ,tra diverse percezioni e rappresentazioni del reale, tra affetti contrastanti…

Gli accostamenti si realizzano mediante similitudini.

La similitudine, è il creare associazioni di idee mediante l’uso del come

“si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.”
Giuseppe Ungaretti

Questa , invece l’ ho scritta io:

“Lo psicotico”

Per ogni oscuro psicotico,
la vita è un atto eroico
come stare nel mesozoico
tra le zampe d’un dinosauro,
o nel labirinto minoico
tra le corna del Minotauro.

Gli accostamenti poetici si possono realizzare anche mediante altre figure retoriche tra cui sinestesie ed ossimori .
La sinestesia consiste nell’ accostamento di termini che appartengono a sfere sensoriali diverse.

” Io venni in loco d’ ogni luce muto”( Dante Alighieri)

Questa sinestesia credo che possa essere una efficace descrizione poetica dell’ inferno della depressione grave e l’ ho utilizzata come terapeuta e come poeta.

L’ ossimoro è una figura retorica che accostando termini opposti consente di dare forma con potenza espressiva e con immediatezza a sentimenti contrastanti.

Ci sono pazienti che espongono i terapeuti ad un- silenzio assordante-

terapeuti che trasmettono ai pazienti un -freddo calore-

Le ultime due annotazioni riguardano la sensorialità ed il simbolo

Antonello Correale descrivendo quei pazienti che non riescono ad inscrivere affetti caotici e travolgenti in una griglia linguistica, a causa di traumi subiti durante la loro crescita, afferma:

“A me sembra che per affrontare il tema del trauma e delle esperienze traumatiche ripetitive noi ci dobbiamo dotare di un linguaggio che sia sufficientemente poetico. Intendo per poetico un linguaggio che sia molto impregnato di sensorialità, ma una sensorialità che ha delle valenze narrative, delle valenze comunicative, per cui all’interno delle immagini sensoriali ci sia come una apertura verso una scena più ampia che è prevalentemente la scena che la persona cerca di raccontare”.

Correale definisce il linguaggio poetico come impregnato di sensorialità. L’attenzione alla sensorialità del linguaggio credo che sia un altro punto di incontro tra poesia e psicoanalisi e forse tra psicoanalisi ed estetica .Vale la pena di ricordare che Boumgarten , fondatore dell’ estetica moderna definisce l’ estetica come la scienza della conoscenza sensibile, dando alla rete sensoriale una sua specifica ed autonoma funzione conoscitiva.

E’ nel DNA psicoanalitico, a partire dal primo modello pulsionale l’ attenzione al rapporto mente-corpo, sensorialità-pensiero.
Possiamo pensare alle prime interpretazioni psicoanalitiche sottese solo dalla teoria pulsionale, (con i continui rimandi al corpo ed alla libido) anche come a delle metafore intrise di sensorialità. La  psicoanalisi credo che spesso presti una attenzione, forse intuitiva, all’ aspetto sensoriale della parola , inteso non tanto come suono e ritmo, ma come la possibilità della parola di evocare sensazioni percettive.

Pensiamo a termini semplici che usiamo con i nostri pazienti quali : si sente leggero, si sente appesantito, o a interpretazioni complesse,ad es. “a quanto pare le mie parole le sono risultate indigeste ed ora vuole vomitarle”. Tutte  queste espressioni permettono un collegamento comunicativo con quella prima consapevolezza del sè che è innanzitutto sensoriale e percettiva.
Scrive Lucia Pancheri : “la sensorialità influenza immediatamente lo stato di coscienza e il senso di sé, forse perché le percezioni sensoriali possiedono una vividezza e un’immediatezza che funzioni intellettuali più complesse, come il pensiero, non possiedono e sono in rapporto più diretto con le emozioni.”……..

Di sensorialità si è  occupato Bion; nel suo complesso e affascinante modello psicoanalitico teorizza che gli stimoli sensoriali devono essere trasformati dalla funzione mentale chiamata alfa, una funzione relazionale che nasce all’ inizio del rapporto tra madre e figlio, grazie alla capacità della madre di contenere le emozioni e le esperienze sensoriali che il bambino non riesce ad elaborare.

I pazienti psicotici hanno un difetto della funzione alfa che li rende esposti al rischio costante di impazzire per una sovra-stimolazione sensoriale ed emotiva. Suggestiva a questo proposito  l’ immagine del “girasole impazzito di luce” proposta da Montale.

Dall’associazione tra questa immagine, il modello di Bion ed i pazienti che si chiudono in casa, definiti in Giappone Hikikimori è nata la mia poesia

“Hikikimori”

Il dolore scuce la mente
aprendola in ampi fori
così che il Sole fuori
entra lancinante e la violenta.
Come il fiore di Montale
pazzo di luce, cerca l’ombra
chiude gli scuri alla finestra
il pallido ragazzo Hikikimori.
Servono parole poetiche
nella sua stanza ingombra,
chiedono, arresi, i genitori
farmaci da dargli di nascosto
insapori inodori incolori.

In psicoanalisi come in poesia vengono fornite sempre e solo  parole, cioè simboli - Il simbolo rimanda ad un’assenza.

La psicoanalisi e la psicoterapia psicoanalitica   possono fornire al paziente parole che l’ accarezzano ma non  carezze reali. Tutta la comprensione possibile , il tatto, l’ empatia, la vicinanza sono sempre e solamente mediate dalle parole, mai da un incontro di corpi e/o dalla assunzione di un ruolo diverso di quello del terapeuta. Parole  nate  dall’ incontro tra terapeuta e paziente che si svolge sempre all’ interno della cornice del setting., quindi con un orario programmato, posizioni mantenute, il pagamento…. Un paziente esprime intense angoscie abbandoniche, il terapeuta stabilisce un caldo contatto empatico, ma l’ ora finisce e arrivederci alla prossima volta, al paziente rimangono le parole.
.
Psicoanalisi e poesia sono entrambe impegnate nel darci la possibilità di esistere attorno al sentimento di mancanza. (In particolare la psicoanalisi Kleiniana ha teorizzato che la creatività nasce a partire da vissuti depressivi di mancanza e dalla accettazione di questi.)

Un piatto di spaghetti senza vongole diventa un piatto di “spaghetti alle vongole scappate”, questa ricetta campana è una produzione simbolica , è una operazione poetica, è ” presenza fatta d’assenza”( e “ presenza fatta d’ assenza” è un ossimoro di J. Lacan .)

Accontentarsi dei simboli non è cosi scontato, a tal proposito propongo in chiusura le mie due poesie :” Trauma della nascita” e “Dipendenza dallo psicoanalista”.

“Trauma della nascita”

Cianotico uscito dalla pancia
mi ha dato il benvenuto l’asfissia
neonato ho conosciuto l’ansia.
Io del grembo conservo nostalgia:
senza avere fatto l’esperienza
della strettoia nel fondo dell’imbuto,
al suono del battito cardiaco
fluttuavo in una danza lenta
Cresciuto, ho un analista tondo
nel suo lettino cerco la placenta.

“Dipendenza dallo psicoanalista”

Lo psicoanalista non va in ferie
sarebbe imperdonabile mancanza
come per un dentista che con la carie
aperta ti lascia, va a casa e pranza.
Un maestro di sci nel fuoripista
si stanca, ti lascia alle intemperie.
Il mio se la può scordare la vacanza
se non fornisce motivazioni serie.
Se vuole il mare, prima mi guarisca.
Lo tengo chiuso a chiave nella stanza.

Bibliografia

Fernando Bollino, ” Nuove lezioni di estetica” CLUEB Bologna 2011

Antonello Correale, “Memoria implicita, area traumatica e schemi emozionali”, on line in Gruppo di studio per il disturbo border line di personalità

Umberterto Eco, ” Trattato di semeiotica generale”, Boringhieri Milano 1975

Peter Fonagy, ” La mentalizzazione nella pratica clinica”, Raffaello Cortina  Milano 2010

Russel Meares,” Intimità e alienazione “, Raffaello Cortina Milano 2005

Claudio Neri, ” La nozione allargate di campo in psicoanalisi”, Rivista di Psicoanalisi 2007 vol. 1

Lucia Pancheri, ” Analisi della sensorialità nel romanzo il Profumo di Patrick Suskind”, On line in Psychomedia

Claudio Roncarati, “La fata fatua e lo psichiatra”, Co-edizione CFR – Alpes Roma 2011

Donald W. Winnicot,

  • “Gioco e realtà”, Armando Roma 1974
  • ” Dalla pediatria alla psicoanalisi, scritti scelti!”, Martinelli Firenze 1981
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Psicoanalisi e Poesia

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Sab, 03/12/2011 - 14:25

L'esplorazione psicoanalitica del mondo interno del paziente che si dispiega nella relazione terapeutica tramite le vicissitudini del transfert e del contro-transfert, così come la specifica attenzione all' incontro tra mondo interno e realtà esterna, tra soggettivo ed oggettivo, fa si che il linguaggio psicoanalitico non possa essere solo quello della scienza, rivolto al misurare ,a stabilire rapporti causa-effetto e ad esporre  fatti oggettivi.

La psicoanalisi si è progressivamente dotata di un linguaggio relazionale, empatico, rivolto, per dirla con la fenomenologia, più al comprendere che non al capire,un linguaggio per  operare una rielaborazione del Mondo che sia affettiva prima che cognitiva, capace di fornire validazione e ri-conoscimento all' esperienza e di dare parole che sostengono il sè impegnato ad esperire.( Quando  si sta vivendo una esperienza, la mente procede per associazioni e sensazioni non potando contare su categorizzazioni della esperienza che è in corso) .

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