Al Grand hotel di Rimini esce Coppola ed entra Batani
Aveva "perso" il Grand Hotel di Rimini per un soffio, Antonio Batani, imprenditore romagnolo nel campo degli alberghi: il gioiello riminese gli era sfuggito di mano nel febbraio 2006 sul filo della firma, ad opera dell'immobiliarista romano Danilo Coppola. Svanito il concorrente nel turbinio delle traversie giudiziarie e finanziarie, il simbolo della Rimini alberghiera, raccontato da Fellini nel suo Amarcord, è tornato sul mercato. E Batani ci ha riprovato. Ieri, dopo un mese di trattative, è diventato suo. Alla vigilia del centesimo compleanno della struttura riminese.