La legge Finanziaria approda alla Camera la prossima settimana, ma sulla discussione già pesa il voto di fiducia preannunciato dal Centro destra e che, dice il deputato Sergio Gambini, “rischierà di vanificare ogni discussione, riducendo al minimo le proposte di tutela dei ceti più deboli e di rilancio dello sviluppo avanzate dal centrosinistra. Proposte che hanno trovato vasta eco anche nello sciopero di venerdì. Ciò che preoccupa maggiormente è il taglio al bilancio delle Regioni e degli Enti locali, che incide direttamente sui servizi al cittadino e sulla sanità pubblica”.
Nonostante le premesse politiche sugli esiti della Finanziaria, Gambini ha presentato numerosi emendamenti sia di carattere generale, sia riferiti alla realtà locale. Nel settore turistico, il parlamentare ha rilanciato la creazione delle Stuit (Società di trasformazione urbana per l'innovazione turistica), lo strumento urbanistico – finanziario per agevolare la riqualificazione delle destinazioni “mature”, oltre a proporre la detraibilità Iva nel Congressuale. Sui Canoni demaniali l'emendamento punta a risolvere definitivamente l'evasione, accertandone prima la reale entità, e poi rimodulando sulla base di questa gli aumenti delle concessioni. Altri emendamenti puntano al finanziamento del Turismo: 250 milioni di euro per il Fondo Nazionale dei sistemi turistici, mentre 25 milioni sono per l'Enit, che ha bloccata la sua attività di promozione all'estero perché il Tesoro non stanzia 20 milioni assegnati per legge. Gambini chiede, inoltre, la trasformazione in Ente pubblico economico. Altri 25 milioni di euro sono destinati ai buoni vacanza, a sostegno della destagionalizzazione e del turismo sociale. “Un totale di 300 milioni di finanziamenti per il Turismo – spiega il capogruppo Ds – gli stessi che Berlusconi ha promesso 2 anni fa alla conferenza di Genova, e che il Governo non ha mai stanziato”. Sempre in ambito turistico, il parlamentare riminese ha presentato due misure per il lavoro: l'estensione al 2006 e al 2007 degli ammortizzatori sociali per la mobilità e la cassa integrazione, e un emendamento alla legge Biagi, per evitare “che si riproduca quanto accaduto questa estate: l'allontanamento degli studenti dal lavoro stagionale, “interdetto” da norme inadeguate sull'apprendistato”. Infine, il settore termale, su segnalazione della Federterme e dalle due realtà di Riccione e di Rimini, per impedire che la Finanziaria blocchi ulteriormente l'acceso alle cure.
Per la pesca, Gambini sosterrà le richieste avanzate dalle marinerie romagnole, “l'estensione al settore del regime speciale agricolo dell'Iva, e la rimodulazione dell'aliquota Irap: dal 4,25% all'1,9%, aliquota prevista per la piccola pesca”. Tra gli emendamenti che riguardano strettamente la realtà locale, la tassazione dei frontalieri, per i quali ha chiesto l'innalzamento della franchigia da 8 a 12 mila euro, mentre un altro sostiene il rifinanziamento della Metropolitana di superficie.
Numerosi gli emendamenti, presentati come capogruppo in commissione Attività produttive, che hanno riflessi nei problemi locali: come le misure a favore del commercio nei centri storici e per togliere valore fiscale al registratore di cassa nei settori commerciali (dove l'adesione agli Studi di settore abbia superato l'80%), gli incentivi alla vigilanza elettronica per i tabaccai e i distributori di carburante, il sostegno ai consorzi fidi e all'Artigiancassa. Infine, le misure per bloccare l'aumento del prelievo fiscale sui carburanti: “lo Stato si è appropriato di oltre 4 miliardi di euro in due anni – dice Sergio Gambini - ad ogni aumento del prezzo del barile c'è il corrispondente aumento del prelievo fiscale, che consente allo Stato di mettere le mani nelle tasche dei cittadini ed alimentare, assurdamente, carovita e inflazione, anziché combatterle”.
