E’ approdata alla commissione Attività produttive della Camera dei Deputati la risoluzione Gambini per il sostegno al turismo, settore che accusa negli ultimi due anni forti cali di fatturato. Accanto alle proposte del capogruppo Ds per affrontare la crisi in atto dal settembre 2001, il centrodestra ha presentato un testo analogo per mano di Luigi Lazzari, deputato di Forza Italia. “Dopo il calo del 2002, il 2003 si preannuncia sotto il segno di una vera e propria recessione. – si legge nella risoluzione presentata da Sergio Gambini - Nel turismo congressuale in calo progressivo le entrate dal mercato statunitense, che copre il 10% con punte del 20: dai 2,5 miliardi di euro del 2000 a 1,3 miliardi del 2002”. Nella risposta al parlamentare riminese il Governo ha confermato il quadro negativo e le preoccupazioni espresse, comuni anche alle categorie economiche, e ha proposto a Gambini la stesura di una risoluzione unitaria, dichiarando “la disponibilità ad accogliere come raccomandazione taluni impegni contenuti nelle risoluzioni in esame” e di “condividere l'esigenza di includere un riferimento al settore del turismo nel Trattato istitutivo dell'UE”, come proposto da Gambini.
Nel testo presentato Gambini ha sottolineato i problemi che interessano il settore dei congressi, che ha accusato pesantemente il blocco dell’attività convegnistica in Italia. Blocco dettato dalle crisi internazionali innescate dagli attentati dell’11 settembre e da recenti provvedimenti penalizzanti nella Finanziaria. Alla proposta Gambini di “inserire la deducibilità Iva per i servizi congressuali e la detraibilità Iva sui servizi turistici delle agenzie di viaggio per i clienti del settore affari”, il sottosegretario Stefano Stefani ha risposto assicurando “l'impegno a valutare l'introduzione di misure fiscali per sostenere il turismo congressuale”.
“E’ sicuramente un fatto importante la risposta del Governo – ha commentato il deputato riminese – il Turismo è un settore primario nella nostra economia ed i segnali negativi sono troppo evidenti: Il Governo non poteva tacere né lasciare solo all’Ulivo l’iniziativa. La proposta di una risoluzione unitaria è positiva e percorribile, ma credo che siano necessari anche segnali più concreti sul fronte del sostegno al settore. E’ già accaduto dopo l’11 settembre che furono promessi aiuti dei quali poi non si è vista traccia. Sarebbe inaccettabile se il turismo italiano in una fase così difficile fosse nuovamente preso in giro, mentre i paesi europei nostri concorrenti stano predisponendo interventi straordinari per fare fronte alle difficoltà del mercato”.
