La storia di Luca Zanotti e Davide D'Orsi, più che di droghe leggere, è una saga dell'irrazionalità. Qualcosa tipo "Paura e delirio a Las Vegas". A ruoli ribaltati. E in quanto a delirio, non sono certo loro i protagonisti. E' sproporzionato quel che stanno patendo: consumati in attesa di essere deportati in Grecia, senza sapere quando si terrà il processo. Luca, in questa attesa, sta facendo dentro e fuori dagli ospedali. E, attenzione, mica è uccel di bosco o se la spassa: è pur sempre agli arresti domiciliari (lo dico per quel consigliere che ogni tanto delira, ma in modo naturale: senza usare sostanze psicotrope).
E' sproporzionato quanto rischiano: 10 anni di carcere per "traffico internazionale, detenzione e spaccio". E stiamo parlando di 21 grammi di fumo, che la polizia ellenica gli ha trovato in macchina. No, dico, mica cocaina o eroina: hashish!! Che al massimo, com'è noto, "rimbambish". Era la loro scorta per le vacanze, a occhio e croce un paio di canne a testa al giorno per 10 giorni (e anche questo lo dico per quel consigliere ecc. ecc. Ma vale anche per altri soloni).
Insomma, a terzo millennio inoltrato, questa storia irrazionale ci racconta che in fatto di droghe le legislazioni continuano ad essere una materia astrale, basata su ignoranza e ipocrisia, oltre che sulla sproporzione. Che per una cazzata - in tutti i sensi: perché parliamo di canne e perché, insomma! 10 giorni a digiuno non ce la si fa?! - c'è sempre qualcuno che può rovinarti la vita. E ha tutti gli strumenti, meno la consapevolezza di farlo. Per questo ragazzi, se proprio volete fumare in santa pace, dovete cominciare a proteggere non solo gli altri - non si guida, dopo! - ma soprattutto voi stessi: da chi può buttarvi in un mare di M. e poi andarsene a dormire il cosiddetto "sonno del giusto".