Vendite a domicilio e multilevel marketing, è approdano al vaglio della commissione Attività produttive anche il disegno di legge presentato da Sergio Gambini, che intende regolamentare le nuove forme di commercio diretto. Presentato diverse settimane prima che esplodesse il caso Tucker, l’azienda chiusa a seguito di un’indagine della magistratura nell’ottobre dell’anno scorso proprio per i sistemi di vendita adottati, la proposta del parlamentare vuole bloccare le forme truffaldine come le vendite “piramidali” o le catene di sant’Antonio. Per fare la necessaria chiarezza in un settore dalle grosse potenzialità, in Europa già radicate, in Italia invece in espansione. Per Gambini le nuove forme di commercio “rappresentano il segno di un’imprenditoria diffusa, che può crescere a beneficio dell’occupazione e del consumo. Se non volgiamo altri possibili casi Tucker dobbiamo creare norme certe, che preservino il sistema dal diventare una jungla che penalizza consumatori e operatori”.
Il disegno di legge prende le mosse da una chiara distinzione tra le vendite dirette o multilevel e le vendite piramidali. Nelle prime il guadagno dipende esclusivamente dalla merce venduta. Le organizzazioni piramidali invece prevedono un guadagno attraverso il reclutamento di nuovi venditori. Nelle vendite piramidali è necessario un investimento iniziale, ma il prodotto acquistato è in realtà un pretesto, rivendendolo infatti si possono così reclutare altri venditori e con il guadagno ottenuto si rientrerebbe dall’investimento iniziale. Nel multilevel, invece, è l’azienda che retribuisce il venditore in proporzione a quanto vende o fa vendere. La proposta nel suo articolato, disciplina l’esercizio dell’attività di vendita diretta a domicilio, nonché quella dell’incaricato alla vendita e il suo rapporto e la ditta affidante. Nello stesso tempo sancisce il divieto di realizzare organizzare e promuovere strutture di vendita piramidali e catene di sant’Antonio, prevedendo ipotesi reato e pesanti sanzioni. Infine disciplina il trattamento fiscale e previdenziale del venditore.
Accanto alla proposta siglata da Gambini la commissione ha esaminato anche altri quattro disegni di legge, uno dei quali presentato dall’on. Mauro Bulgarelli, con l’obbiettivo di giungere ad un testo unico. Nel suo intervento il capogruppo Ds ha rilevato che esiste una “sostanziale coincidenza” nei testi presentati. Ed ha proposto quindi “di procedere in tempi brevi alla nomina di un Comitato ristretto, al quale affidare l'elaborazione di un testo unificato e nel cui ambito prevedere lo svolgimento di un ciclo di audizioni, al fine di acquisire elementi di conoscenza utili per l'efficace definizione dell'attività istruttoria”. Proposta accolta dalla commissione.