Controllo sulle cooperative, dopo le proteste del mondo cooperativo e dei parlamentari la maggioranza di centrodestra ha ceduto: stralciato l’articolo 21. Sergio Gambini, capogruppo Ds in commissione Attività produttive della Camera: “sono soddisfatto per il risultato ottenuto, la mobilitazione del mondo cooperativo insieme all’iniziativa dei parlamentari ha bloccato un provvedimento che avrebbe nuovamente colpito la grande risorsa rappresentata dalla cooperazione italiana”.
Dopo una lunga discussione che ha attraversato le settimane scorse, alla fine la maggioranza di centrodestra ha accolto le richieste dal mondo cooperativo. Dal progetto di legge 2031 “Misure per favorire l’iniziativa privata e lo sviluppo della concorrenza” collegato alla finanziaria sono state stralciate quelle norme che la cooperazione aveva pesantemente contestato, ravvisando nei contenuti l’opposto di quanto si formulava nel titolo, ovvero un pesante ingessamento burocratico per la cooperazione.
Il disegno di legge nella sua formulazione originale voleva restituire la competenza al ministero del Lavoro per quanto riguarda il controllo sul perseguimento degli scopi sociali e le norme mutualistiche. Per legge dal 1947 queste funzioni sono state delegate alle centrali cooperative, lasciando al ministero il controllo sulle cooperative non affiliate ad alcuna organizzazione. Se la norme fosse passata così come formulata il risultato sarebbe stato un’ingessatura dell’intero settore: il ministero del Lavoro al massimo riesce a controllare appena il 15% delle cooperative non aderenti, una minima parte dell’intero comparto.
“Continueremo nei prossimi giorni la nostra battaglia a sostegno dei consumatori e delle imprese artigiane sui meccanismi di riparazione e rimborso dei sinistri auto – ha detto il capogruppo Ds in commissione, Sergio Gambini - Ancora oggi dopo quanto accaduto giovedì la maggioranza si è divisa. Invito perciò i consumatori e gli imprenditori del settore a sostenere la battaglia dell’opposizione perché, viste le divisioni della maggioranza è possibile bloccare un provvedimento che favorisce ingiustamente le compagnie di assicurazione”.