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Gambini fa partire l'ultima corsa del Fondo per la mobilità delle fiere, che consente anche a Rimini l'accesso ai finanziamenti

“Manca un ultimo passo perché anche Rimini possa accedere al Fondo per la Mobilità delle Fiere e godere dei finanziamenti previsti agli enti locali per abbattere i costi sostenuti nelle reti d'accesso: l'approvazione definitiva del disegno di legge, che deve avvenire in commissione, ma in sede legislativa”. E' quanto ha chiesto il capogruppo Ds Sergio Gambini alla commissione Attività produttive della Camera, dove è tornato il provvedimento per la terza lettura, dopo l'approvazione in entrambe le Camere all'unanimità. Quello stesso provvedimento che, nato politicamente nel 2003 come forma di sostegno “campanilistico” a pochi poli congressuali - Milano, Bari e Verona - grazie ad un emendamento del capogruppo Ds ha esteso l'accesso ai Fondi ad altre grandi realtà congressuali.

“Ora serve un'accelerazione nell'approvazione – ha detto Gambini ai colleghi deputati, riuniti per discutere in sede referente il provvedimento - con la nuova Finanziaria le disponibilità economiche messe a disposizione del Fondo per la mobilità potrebbero lievitare oltre i 3 milioni di euro previsti dal testo in esame. Così si apre un nuovo capitolo di bilancio, che ogni anno potrebbe essrere ulteorirmente alimentato attraverso la Finanziaria. In ogni caso, anche le esigue cifre attuali, utilizzate dagli enti locali per accendere mutui, rappresentano un sostegno utile. Dobbiamo trasformarlo rapidamente in legge perché questo avvenga. E' una corsa contro il tempo, ma è nelle nostre possibilità. Darebbe così l'opportunità agli enti locali, come Rimini, Bologna e non solo, di alleggerire i costi sostenuti negli investimenti infrastrutturali a servizio dei poli fieristici”.

“La richiesta di trasformare la discussione della commissione da sede referente a sede deliberante consentirebbe di eliminare l'ultimo voto, quello dell'Aula di Montecitorio, i cui lavori presto saranno intasati dalla discussione della Finanziaria”, spiega Gambini, che ha già avuto l'appoggio dei 17 colleghi dell'opposizione, i quali hanno siglato la richiesta del capogruppo Ds. “Mancano 17 firme, che ci attendiamo dai colleghi della maggioranza. Il provvedimento, in un primo tempo promosso dal centrodestra, non solo ha visto accolte le nostre ragionevoli richieste ma è stato successivamente approvato all'unanimità alla Camera e al Senato: se vogliono i colleghi possono fare quest'ulteriore passo, che agevola l'intero settore fieristico italiano. Così sarei del tutto soddisfatto: un disegno di legge partito come aiuto a poche realtà, consentirebbe l'accesso ai fondi anche alla nostra struttura d'eccellenza”.

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