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Una risoluzione in commissione contro "un decreto iniquo e penalizzante del nostro turismo". Sergio Gambini interviene.

Canoni demaniali, Gambini preannuncia una risoluzione in commissione, un atto parlamentare che costringa il governo a bloccare la preannunciata stangata fiscale. "E' confermata la notizia che il ministero delle Infrastrutture ha presentato il decreto con gli aumenti nell'ordine del 240% - ha detto il parlamentare riminese commentando l'evoluzione del discutibile provvedimento governativo - un decreto iniquo e penalizzante per la competitività del nostro turismo. Se si vuole combattere l'evasione non è sparando nel mucchio che si ottiene il risultato. Così a rimetterci saranno soltanto le imprese oneste e le tariffe dei servizi di spiaggia. La cosa più assurda è che l'aumento viene deciso mentre è pendente presso la Corte costituzionale il giudizio sulla legittimità dell'intervento voluto dal governo. Soltanto qualche settimana fa il governo in fretta e in furia ha presentato un decreto legge per prorogare i termini del condono edilizio, che come l'aumento dei canoni demaniali, è sottoposto al giudizio della Consulta su istanza delle Regioni. Per agevolare i condoni che sfasciano il territorio, Berlusconi non ha esitato a imporre il voto di fiducia al fine di ottenere una proroga, ma se si tratta di tutelare il turismo, non c'è attesa del pronunciamento della Consulta che conti". 

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