Le cooperative chiamate ad essere protagoniste della «Terza rivoluzione industriale» dal teorico dello sviluppo sostenibile, Jeremy Rifkin. L'economista, a Rimini per la fiera Ecomondo, ha tenuto una relazione su come "Cooperare e competere per uno sviluppo sostenibile", nello spazio "Cooperambiente", rassegna Legacoop dell'offerta di energia e servizi per l'ambiente. Pochi giorni fa l'economista, a Washington, ha invitato intorno a un tavolo i Ceo di 70 multinazionali, con l'obbiettivo di formare una "lobby" di pressione ecologica. Ieri, l'invito alle coop per questo club del business verde.
In pratica, un gruppo di aziende già attive nel mercato e capaci di creare i 4 pilastri della sua Terza rivoluzione industriale: produzione di energia da fonti rinnovabili, edifici come "power plants" (generatori energetici), lo stoccaggio dell'energia attraverso l'idrogeno e, ultimo pilastro, la condivisione. Ovvero il concetto del "peer to peer" di Internet, applicato alle necessità energetiche.
«Terza rivoluzione che vedrà uno dei motori principali in Legacoop e nelle sue cooperative - ha detto Rifkin - che potranno assicurare una produzione e una distribuzione decentrate di energia».