Il turismo emiliano romagnolo «tiene meglio degli altri, ma sono solo le prime avvisaglie del 2009, quando la crisi morderà di più. E abbiamo retto meglio degli altri stati, Spagna, Croazia, Turchia». Parola dell'assessore regionale al Turismo, Guido Pasi.
Alle spalle una crescita costante dal 1997 al 2007, arrivata a 8 milioni 667 mila arrivi, per 52 milioni di presenze, ma alla conferenza sul turismo Emiliano Romagnolo i dati sono serviti come base di partenza, per guardare al futuro, dribblare le lievi flessioni dell'oggi e prepararsi al domani, facendo leva sul rapporto tra pubblico e privato. E magari rinnovando "la cartolina" di alcune destinazioni - il primo test sarà a Rimini - riqualificandone aree. Ma anche chiedendo allo Stato interventi per quello che rappresenta oltre il 10% del Pil. Come ha chiesto a Riva del Garda il presidente della Regione, Vasco Errani, una «politica nazionale, governiamo insieme».
Si può partire dalla promozione, costruendo «progetti per ogni mercato e su questo creare reti e alleanze con i soggetti pubblici e privati interessati», insiste Pasi.
Con il Governo, presente il sottosegretario Brambilla, si è parlato del tema della riqualificazione alberghiera. In un territorio che rappresenta il 5,6% dell'offerta ricettiva nazionale, il 13% per l'alberghiero in senso stretto. Il decennio chiuso nel 2007 consegna un calo delle strutture a una e due stelle: perdono un terzo degli arrivi e quasi la metà delle presenze. Positivo per i 4 e 5 stelle. La leva, dicono i "trend", è la riqualificazione.
Le proposte al Governo
«Molte aziende sono fuori mercato - dice Guido Pasi, l'assessore al Turismo regionale - chi è in affitto, non può capitalizzare e i proprietari non ristrutturano. Defiscalizzare l'acquisto delle strutture potrebbe dare un nuovo impulso». Il tema non è nuovo, c'era la proposta Chicchi, una legislatura fa, ripresa anche da altri. Pasi l' ha riproposta perché «il Governo se ne faccia carico».
Poi c'è anche il maquillage del territorio, in chiave sostenibile. Ovvero, modificare gli "skyline" urbani, le "cartoline". «L'esperimento è accorpare le strutture più piccole, sostituendole con i servizi. E qui andiamo sull'urbanistica. Non fare come in passato, che togliendo i vincoli alberghieri, sono state trasformate in case». Pasi parla di creare «verde, piscine, parcheggi, aree fitness. Insomma, strutture con servizi che rimangono in ambito turistico: cambiare pelle con una maggiore vivibilità».
«L'esperimento sarà su Rimini, dove però la qualità è il territorio possano procedere di pari passo - dice Massimo Pironi, presidente della commissione regionale Turismo - per questo c'è l'accesso della Regione ai Fondi strutturali europei, ora c'è la negoziazione con gli enti locali, Provincia e Comune». A breve, i risultati.
Pubblicato su L'Unità, Bologna - Emilia - Romagna