Un applauso ci salverà? L'argine della Cultura e l'identità dei nostri luoghi
Per qualche giorno il grattacielo ha vissuto una nuova identità. Abbandonata quella della modernità, che impersonava negli anni '60, come le altre torri abitative lungo la costa, definitivamente abbracciato, ahinoi, dall'identità degradata di piccole storie di usuale malavita, tra droga, prostituzione che viaggiano a braccetto con le residenze "patrizie" di Rimini, la nostra torre per qualche giorno è stata la sede di una riuscita operazione culturale, messa in piedi dalla Compagnia del serraglio e i gruppi teatrali Banyan Teatro, Korekané, Maan ricerca e spettacolo - e drammaturghi, attori, registi - del riminese. Impegnativa, complessa, divertente, curiosa. Per pochi giorni la nostra torre ventosa, così usuale ai nostri occhi eppure così sconosciuta nei suoi camminamenti, è diventata il teatro di Rimini. Quasi un festival, se vogliamo.