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“Cresciuti perché avete aiutato le imprese a crescere”. Gambini all’inaugurazione della Banca credito cooperativo Valmarecchia

All’inaugurazione della nuova sede della banca di credito cooperativo Valmarecchia è intervenuto Sergio Gambini, capogruppo Ds alla commissione Attività produttive della Camera dei Deputati. Il parlamentare ha portato il suo saluto sottolineando che “il recente censimento 2001 Istat ha evidenziato come i maggiori benefici nella crescita economica dell’ultimo decennio sono stati ottenuti nelle regioni adriatico e nelle aree territoriali caratterizzate da sistemi produttivi di distretto, come quello riminese. Non sarebbe stato possibile ottenere questi successi, basati sull’impresa diffusa, senza l’apporto di strutture di credito come la vostra, basata sul principio cooperativo, mutualistico e di solidarietà. Istituto di credito centrato sul lavoro, sui servizi all’impresa piuttosto che sulla speculazione e sulla ricerca dei profitti ad ogni costo. I segni di questi valori li possiamo cogliere nel vostro patrimonio di oltre 1200 soci. Siete cresciuti perché avete fatto crescere. Avete vinto la sfida dell’innovazione, perché avete aiutato le piccole imprese a farlo insieme a voi. Non come spesso accade ad altri istituti di credito che sono purtroppo la controparte dell’impresa.

“Ora siamo di fronte a una nuova sfida. Come sapete attraverso una difficile battaglia siamo riusciti ad ottenere che il credito cooperativo e le banche popolari venissero escluse dal riordino della cooperazione. Riordino che ha penalizzato pesantemente, per volontà del Governo, il movimento cooperativo del nostro paese. E tuttavia l’esigenza di una modernizzazione e di un riordino è fortemente avvertita per continuare a crescere come imprese cooperative di credito. Il pericolo è che questa esigenza venga presa a pretesto per fare rientrare dalla finestra ciò che è stato scacciato dalla porta, con nuove forme di tassazione e obblighi, di fatto, di trasformazione in spa. Ci vuole invece una riforma evolutiva e volontaria, fondata su un’ampia autonomia statutaria, che escluda ogni forzatura capace di stravolgere le caratteristiche originarie di questa straordinario patrimonio della nostra comunità”.

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