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Riforma del turismo, la mancata emanazione delle Linee guida: "blocca risorse attese dagli imprenditori e la modernizzazione"

Doveva essere l’avvio di una nuova stagione per il turismo italiano, ma la mancata emanazione delle Linee Guida concordate con le Regioni l’ha di fatto bloccata. E’ la Riforma del Turismo, la legge 135 del 29 marzo 2001, ancora ferma, dopo un anno, nonostante si siano succeduti nel tempo incontri e conferenze, un blocco che rischia di far decadere le risorse già stanziate per il 2000. Nello stesso tempo è stata convocata dal Governo la Conferenza nazionale del Turismo, senza il concorso, come invece previsto, delle Regioni e senza aver consultato le associazioni di categoria. Da questa situazione di impasse legislativa nasce l’interpellanza urgente che Sergio Gambini ed altri 33 parlamentari hanno rivolto al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed al ministro alle Attività produttive Antonio Marzano. La risposta dai membri del governo è attesa nella seduta di domani.

Entro sei mesi dal varo della legge di riforma dovevano essere promulgate le Linee guida (art. 2, comma 4), dal varo delle quali dipende l’abrogazione della vecchia legge quadro sul turismo e la piena riacquisizione da parte delle Regioni della potestà legislativa in materia turistica. Una promulgazione particolarmente attesa “da imprenditori ed operatori del settore perché contiene la nuova ricognizione delle imprese e delle professioni turistiche”. Nel medesimo lasso di tempo dovevano essere concordate con le Regioni le modalità di ripartizione del 70% del Fondo di cofinanziamento dell’offerta turistica (art. 6 comma 2).

L’iter per la stesura dei due documenti si è attivato attraverso diverse riunioni del Coordinamento degli assessori regionali al Turismo, che hanno prodotto nel febbraio 2002 una “Dichiarazione d’intenti” e la bozza di Decreto del Presidente del Consiglio che contiene le Linee guida. La bozza è stata poi inviata alla Conferenza Stato Regioni che l’ha approvata il 4 aprile 2002. L’avvenuta approvazione e l’avvio delle procedure per il trasferimento dei fondi è stato comunicato dal direttore Generale del Dipartimento del Turismo il 15 aprile 2002.

“Da allora non è giunta alcuna comunicazione alle Regioni – si legge nell’interpellanza di Sergio Gambini –  né dal ministero né dagli uffici statali deputati. Non risulta essere inviato al Parlamento il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di recepimento delle Linee guida per il previsto pare, né che sia stato approvato il decreto ministeriale di ripartizione delle risorse”.

Da questi gravi ritardi e dal rischio di perdere fondi attesi dalle imprese la sollecitazione al Presidente del Consiglio ed al ministro alle Attività produttive, chiamati urgentemente a rispondere. “Ho rivolto questa interpellanza perché l’anno scorso mi venne risposto che i decreti sarebbero stati varati entro il 15 ottobre 2001. Invece il turismo per il governo di centrodestra è rimasto la cenerentola. Ora al danno rischia di aggiungersi la beffa. Temo che con i chiari di luna prodotti dalla cura Tremonti si vogliano cancellare anche i finanziamenti già ottenuti nella passata legislatura”.

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