Urne aperte a Rimini e a Cattolica, pronte ad accogliere al secondo turno i 113971 elettori del capoluogo e i 13707 dell'ultima cittadina romagnola. Sono stati il 67,88% dei riminesi che hanno votato, dando ad Andrea Gnassi, del centrosinistra, la preferenza con un vantaggio del 3% sul suo antagonista Gioenzo Renzi (Pdl - Lega). Ma al secondo turno è una nuova partita. Senza il traino dei consiglieri comunali, i candidati si sono dotati dell'appeal personale e hanno rincorso gli elettori per convincerli a tornare ai seggi. Entrambi sfacchinando quartiere per quartiere, ma Gnassi non ha disdegnato anche "visite" di supporto, come il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini e, all'ultimo giorno, il tris: il "rottamatore" Pd Matteo Renzi, sindaco di Firenze, Nichi Vendola, che ha chiuso ogni polemica con un Sel in profondo caos, collocandolo nel centrosinistra - i fiancheggiatori invece sembrano più propensi a disertare le urne - e il segretario Pd Pierluigi Bersani. Appelli Anpi infine a non cedere la città medaglia d'oro al valore a Gioenzo Renzi, che ha sempre disertato la festa del 25 aprile. Renzi invece si dovrà guardare dai malcontenti in casa Pdl - troppe polemiche dal suo sponsor leghista Gianluca Pini - e da moderati e Cl, sui quali non pare avere molta presa. Insomma, il risultato è scontato -dicono molti - però....
A Cattolica invece è in vantaggio Piero Cecchini del centrosinistra, contro il rivale Cono Cimino, del Pdl ma presentato come un candidato civico, indietro del 4%, dopo che hanno votato il 67,46% degli elettori. Nella città commissariata la lotta è stata giocata presentando le squadre di governo, corteggiando l'ex parlamentare Pd Sergio Gambini (da destra e da sinistra) e pure qualche colpo sotto la cintola: una presunta incompatibilità di Cecchini secondo il Pdl, smentita da giureconsulti.
Pubblicato su L'Unità Emilia - Romagna