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Santarcangelo, la scena in festa

Torna nelle piazze il Festival Santarcangelo dei Teatri, in questa edizione - ponte che dovrebbe portare la longeva manifestazione ad un rilancio, superando le vicissitudini del passato. Oggi il prologo musicale, Giovanni Sollima e i violoncelli della Scala alla Villa Torlonia. Ma da domani al 20 luglio, nella formula della XXXVIII edizione guidata da Sandro Pascucci, si vuol conciliare l'attenzione alla scena contemporanea del teatro - oltre 20 compagnie, espressione dei giovani gruppi italiani - con la vocazione alla festa per "un pubblico più ampio e curioso", caratteristica delle origini persa nelle ultime edizioni. E, non meno importante per il Festival, un percorso di riflessione sulla propria identità, e futuro, nel quale prenderanno parte artisti, critici, giornalisti, istituzioni: "Potere senza Potere". Il clou sarà domenica 13 luglio , quando dalle 18 compagnie, operatori e critici lasceranno un segno alternando pensieri, interventi, azioni in piazza Ganganelli.

"Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio": Sandro Pascucci, presentando questa edizione, cita Balzac, perché, dice, "è imprescindibile partire dal "genius loci" per essere in grado di proporre un progetto artistico che travalichi i confini. E le memorie del festival parlano all'Europa e al Mondo". Il legame con il territorio è MalaFesta, rassegna diretta dalla locale associazione Ora d'aria, che propone un filo rosso circense come legame degli spettacoli - Mimbre, le tre acrobati inglesi in "Sprung", il Tony Clifton Circus - con i film e i corti della sezione cinema, i primi, con La Strada di Fellini, Il Circo di Tatì di Jacques Tatì e La ragazza sul ponte di Patrice Leconte, a trainare i secondi.

Nel Festival vero e proprio, che per sette spettacoli rappresenta il debutto nazionale, spiccano le coproduzioni con Teatro Clandestino e Fanny & Alexander. A queste si aggiungono i Motus, con la seconda tappa della trilogia su periferie urbane e vite degli adolescenti: "X (Ics) Racconti crudeli della giovinezza". Carloni e Franceschetti lavorano con videoinstallazioni sulla riproduzione e l'infanzia, con "Materia Grigia". C'è spazio anche per il 40ennale del '68: Giulio Casale mette in scena il libro di Mario Capanna, "Formidabili quegli anni".

Danza e arti performanti: coproduzione del Festival anche per Kinkaleri, "Alcuni giorni sono migliori", che si misurano con il classico Romeo e Giulietta. Nella stessa sezione troviamo Teodora Castellucci e la sua compagnia Dewy Dell, mentre Simona Bertozzi presenta in anteprima nazionale "Terrestre". Morte e vecchiaia i temi di Francesca Grilli, presentati in allegoria sotto forma di maratona di liscio per due anziani danzatori: "Arriverà e ci coglierà di sorpresa".

La Societas Raffaelo Sanzio la troviamo in Santarcangelo dei Bambini, confermata sezione dopo il debutto 2007: "Buchettino" invita adulti e bambini a infilarsi in 50 piccoli lettini per ascoltare Pollicino, sperimentando "in prima persona l'antico fascino della fiaba" tra rumori, odori, voci e sensazioni forti. E infine, la musica: dopo il prologo di Sollima, duplice calendario: con MalaFesta le sonorità etniche, Santarcangelo dei Teatri con Orchestra di piazza Vittorio, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti e, infine, la festa musicale "react/aksè".

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