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Rimini si mobilita per il suo Tribunale in emergenza: stagisti da Provincia ed enti, pressioni dai parlamentari sul ministero".

Le gravi carenze di personale del Tribunale, nella magistratura come nelle cancellerie, non accennano a sbloccarsi, l’emergenza è tale che è l’intera comunità a farsene carico. Il sostegno di enti ed istituzioni agli uffici giudiziari di Rimini si concretizzerà nelle prossime settimane: stagisti dalla Provincia per aiutare il lavoro amministrativo e analogamente dalla Camera di Commercio, dall’Università e dall’Ordine dei notai. Mentre ai parlamentari e consiglieri regionali di tutte le forze politiche è demandato il compito di aumentare le pressioni sul ministero. E’ in sintesi l’esito dell’incontro avvenuto quest’oggi tra il Presidente del Tribunale di Rimini Pierfrancesco Casula e i parlamentari Sergio Zavoli, Giampaolo Bettamio, Sergio Gambini e Mauro Bulgarelli, i consiglieri regionali Andrea Gnassi e Marco Lombardi, il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, il vicesindaco di Rimini Maurizio Melucci, il presidente dell’Ordine degli avvocati Gianfranco Nucci, rappresentanti dell’avvocatura e della magistratura, le rappresentanze sindacali interne e confederali.

Il presidente Casula ha brevemente presentato gli aggiornamenti alla relazione annuale, confermando, dati del ministero alla mano, che gli uffici riminesi hanno proporzionalmente il più alto carico di lavoro del centro nord. “Ogni magistrato– scrive Casula – è gravato almeno del doppio, e spesso del triplo, di sopravvenienze penali dibattimentali” dei colleghi del centro nord. E questo mentre Rimini attende dal Csm di accelerare le procedure di assegnazione dei posti vacanti dal febbraio scorso e la conferma, da parte del Presidente della Corte di Appello di Bologna, di rinnovare per almeno un trimestre l’applicazione extradistrettuale in corso. A questa situazione di stallo, si aggiunge la preoccupazione per i tempi di conclusione della costruzione del Palazzo di Giustizia: il cosiddetto “decreto taglia spese” del Governo potrebbe mettere in forse i lavori di cablaggio dei nuovi uffici, ritardando i lavori di un anno. Dopo molte pressioni parlamentari e istituzionali, intanto, si registra qualche segnale dal ministero di Grazia e Giustizia: il presidente del tribunale Casula è convocato per martedì prossimo al dipartimento che si occupa degli organici.

“Tutti devono avere ben chiaro l’eccezionalità della proposta: Rimini reclama risposte adeguate – ha detto l’on. Sergio Gambini - Enti e istituzioni mettono a disposizione degli stagisti. Sappiamo però che è una scelta per sopperire gravissime carenze limitata dal tempo, che assume il valore di denuncia della comunità sull’insostenibilità della situazione. Dobbiamo intensificare l’azione parlamentare, coinvolgendo ciascuno, indipendentemente dall’appartenenza politica, i rispettivi capigruppo nelle commissioni di Camera e Senato”.

“La strada è rafforzare l’impegno parlamentare – ha detto il sen. Sergio Zavoli durante l’incontro – ma credo che una insostituibile funzione di supporto sia ampliare il coinvolgimento alla città. Oltre alle istituzioni, anche le altre componenti sociali sanno bene che il tribunale è parte vitale della comunità e possono dare il loro contributo al risultato. Sarà nostro compito coinvolgerle per la pressione parlamentare”. La proposta di Zavoli è stata raccolta dal presidente della Provincia Fabbri, che si è detto pronto ad assumersi il compito di raccogliere le testimonianze espresse dalla comunità e di dar vita quindi, come ha chiesto Zavoli, a una riunione allargata.

“Quello di Grazia e Giustizia è in assoluto il ministero che non risponde alle interrogazioni. Per una sto aspettando la risposta da un anno – ha detto il deputato Mauro Bulgarelli - Alle carenze del ministero Rimini sta rispondendo con una “giustizia dal basso”, vediamo che tutta la comunità si stringe intorno al tribunale lanciando questa sacrosanta provocazione”.

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