Approvata a sorpresa la risoluzione Gambini per i canoni demaniali: a tre giorni dalla scadenza per gli aumenti i deputati del centrodestra votano la proposta dell'onorevole diessino di Rimini, la quale ha avuto anche il parere favorevole del Governo. Dal voto in commissione si prospetta quindi la via per sospendere i minacciati aumenti del 300%, che come noto dovrebbero scattare tra tre giorni, sostituendoli con strumenti fiscali più equi. "Ora è una corsa contro il tempo per fermare un provvedimento iniquo - ha detto Gambini, dopo l'esito positivo del voto in commissione Finanze della Camera - spero che l'Esecutivo abbia gli strumenti e, soprattutto, la volontà di vararli per giungere a un'equa fiscalità degli arenili, come il Parlamento gli ha indicato. Non ha molto tempo per mantenere la parola data quest'oggi".
La risoluzione, un documento di indirizzo che una volta approvato impegna il Governo, affronta il tema del valore dei canoni e il problema dell'evasione fiscale, diffuso soprattutto laddove non ci sono controlli adeguati sugli arenili. Dice Gambini "il previsto aumento dei canoni demaniali è basato sul presupposto che i proventi delle concessioni non siano commisurati al valore effettivo. Credo che la rivalutazione dei canoni dovrebbe essere calibrata secondo i diversi utilizzi e i differenti regimi giuridici dei beni del demanio marittimo. La cui consistenza non è stata in molti casi aggiornata. Mettendo a regime il Sistema Informativo del Demanio si possono ottenere maggiori entrate per lo Stato e per i Comuni, scongiurando gli aumenti per quelle imprese che pagano regolarmente la loro concessione allo Stato". Tra tre giorni la "prova del 9" per l'Esecutivo: riuscirà a varare in tempo gli strumenti per una più equa fiscalità degli arenili italiani?