Confermato dai dati 2001 il preoccupante fenomeno del lavoro nero a Rimini, mentre si continua a registrare il sottodimensionamento degli organici degli ispettori della Direzione provinciale del lavoro. Una situazione preoccupante per il capogruppo Ds della commissione Attività produttive Sergio Gambini, che ha rivolto un’interrogazione a risposta scritta al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Roberto Maroni. Per Gambini “appare evidente il fallimento delle norme varate lo scorso anno per favorire l’emersione del lavoro nero e si conferma che anche gli interventi legislativi più spregiudicati sono del tutto inefficaci se non sono affiancati da un’adeguata opera di repressione, che almeno nel riminese si è dimostrata del tutto inadeguata”.
Il parlamentare riminese nell’interrogazione sottolinea che “questa situazione, oltre ad evidenziare i fattori distorsivi del mercato, che generano concorrenza sleale tra le imprese, mette in luce i pericoli di degrado del tessuto e delle relazioni sociali nel mondo produttivo ed un significativo danno per le casse dello stato e degli enti previdenziali che tutelano la collettività”. A questa situazione si aggiunge il grave sottodimensionamento dei nuclei ispettivi riminesi: degli 83 dipendenti previsti in pianta organica “solo 28 posti sono i posti coperti. Di questi appena cinque gli ispettori, rispetto ai 22 previsti”.
Per Gambini in questa situazione “ risulta impossibile ottenere un efficace intervento di vigilanza che aiuti il sistema produttivo locale a scegliere compiutamente la strada della modernizzazione e l’abbandono dell’economia sommersa”. Nell’interrogazione al ministro Maroni il parlamentare chiede “quali interventi intenda assumere per restituire condizioni di efficacia agli uffici preposti al controllo dei rapporti di lavoro del territorio riminese” e quali sono le ragioni che ostacolano “la copertura almeno parziale dei posti vacanti nella Direzione provinciale del lavoro di Rimini”.