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Da estero ed economia pesanti incertezze sul Turismo, i provvedimenti da varare: Gambini abgli operatori congressuali

“Pesanti incertezze gravano sul turismo italiano, in calo il fatturato 2002 mentre il 2003 si preannuncia sotto il segno di una vera e propria recessione. Nel turismo congressuale in calo progressivo le entrate dal mercato statunitense, che copre il 10% con punte del 20: dai 2,5 miliardi di euro del 2000 a 1,3 miliardi del 2002”. Questo succintamente il quadro della crisi che aggredisce il Turismo, quadro fornito da Sergio Gambini, il parlamentare Ds capogruppo alla commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, intervenuto quest’oggi a Riccione al convegno “Turismo e congressi: problemi e prospettive”. Al forum nazionale, organizzato dalla PalaRiccione spa in collaborazione con le associazioni e le federazioni del settore congressuale ed incentivo, il parlamentare riminese ha illustrato la risoluzione presentata come primo firmatario in commissione, un atto che se approvato impegna il Governo ad intervenire in un settore “che dall’11 settembre 2001 ad oggi è rimasto alla mercé di una difficile situazione internazionale, contrassegnata oltre che dalla guerra all’Irak e dal terrorismo, dall’allarme Sars e dalla congiuntura negativa dei mercati, in particolare quello tedesco”.

“Misure straordinarie per la promozione turistica, in particolare quelle rivolte ai mercati alternativi, misure fiscali per sostenere il turismo congressuale, inserendo la deducibilità Iva per i servizi congressuali e la detraibilità Iva sui servizi turistici delle agenzie di viaggio per i clienti del settore affari”, sono alcune delle proposte contenute nella risoluzione. Il documento affronta i problemi del settore dei congressi, sul quale grava il blocco delle multinazionali Usa, che hanno sospeso l’attività congressuale in Italia e all’estero. Alla crisi si sommano i provvedimenti di casa nostra in tema di convegnistica medico - farmaceutica, con il Governo “che, con l’intento di moralizzare il settore, è intervenuto con criteri sommari e privi di adeguate distinzioni – ha detto Sergio Gambini – interventi che si sono rivelati assai deleteri per gli operatori congressuali”.

“L’importanza del turismo – ha detto Gambini – è evidenziata da pochi, significativi dati: 73 miliardi di euro il fatturato 2002, 75 nel 2001, pari al 7% del Prodotto interno lordo (Pil), di questi miliardi 30 sono stati spesi in Italia dagli stranieri. Per un settore che da lavoro a oltre 2 milioni di persone e che impegna 270 mila imprese è inderogabile l’esigenza di scongiurarne la crisi e di assumere misure urgenti. Da qui gli impegni per il Governo, che è chiamato a istituire un tavolo di monitoraggio permanente del settore, e intervenire urgentemente per salvaguardare i livelli occupazionali”. Per Gambini il Governo dovrebbe introdurre “misure per ridurre il differenziale di competitività nei confronti dei nostri paesi concorrenti, superando le differenti imposizioni fiscali. Nello stesso tempo, sul fronte interno, l’Esecutivo dovrebbe rendere uniforme il trattamento fiscale del comparto, parificando le aliquote Iva al livello più basso e superando le penalizzazioni dei settori balneare, agenzie di viaggio, case ed appartamenti per vacanze”.

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