Sono una presenza familiare nelle città della Riviera, un minilocomotore e due vagoncini che, preannunciati dal suono di una campanella, trasportano turisti e comitive, entrano nei centri storici alleggerendo il traffico o sostituendo, talvolta, ingombranti autobus. Un’alternativa ai mezzi di trasporto “tradizionali” o simpatiche navette da e per i parcheggi: qualunque sia il loro utilizzo, da oggi hanno acquistato un vagone in più. La Camera dei deputati infatti ha approvato questa mattina un emendamento di Sergio Gambini, durante il dibattito sul disegno di legge che modica il Codice della strada. Nell’emiciclo di Montecitorio il parlamentare riminese ha proposto una maggiore capienza per questi duttili mezzi di trasporto. “Possono circolare nei parchi, riescono a districarsi nelle strette strade dei nostri centri storici – ha spiegato il parlamentare – ma soffrono, sia per la capacità di trasporto sia per la convenienza di utilizzo, del limite imposto di due soli vagoni per locomotore”. Un limite superato oggi dal voto dell’Aula, che ha portato a tre le carrozze trainabili.
Niente casco per i risciò, i mezzi a pedali così usuali tra i turisti: sarà un’interpretazione autentica, diramata a breve dal ministero, a dissipare ogni dubbio in merito. E’ quanto emerso dai lavori della commissione Trasporti della Camera, dopo che il parlamentare riminese ha posto la questione, attraverso i colleghi Ds in commissione. Nei giorni scorsi i cambiamenti introdotti dal Codice della strada avevano dato il via a diverse interpretazioni delle norme riguardo a questi popolari mezzi di trasporto: in alcuni centri balneari erano fioccate le multe, in altri invece i risciò hanno continuato ad essere utilizzati come di consueto. Interrogato a proposito, il ministero ha preannunciato la non obbligatorietà del casco per condurre i veicoli, lasciando alla futura interpretazione autentica i dettagli legali.
