“Il problema fiscale dei frontalieri non può essere lasciato in balia della Finanziaria, serve la ratifica degli accordi tra Italia e San Marino, serve una legge ordinaria che affronti finalmente la materia, togliendo i lavoratori dalla precarietà fiscale. Credo che la strada sia una sola, a questo punto: il Parlamento italiano deve impegnare il Governo con un atto formale, come la “Risoluzione”. Creiamo un tavolo di lavoro per stilare, insieme, questo atto: parlamentari locali, associazioni dei lavoratori, sindacati”. Dopo la delusione per la conferma in Finanziaria 2004 della doppia tassazione dei redditi da lavoro frontaliere, ecco l’analisi e la proposta di Sergio Gambini, proposta ai rappresentanti dei lavoratori e ai sindacalisti sammarinesi, Gian Luigi Macina della Csdl e Mirco Battazza della Cdls. La delegazione ha incontrato questa mattina, sabato 13 dicembre, il deputato riminese, nella sede dei parlamentari dell’Ulivo.
“Siamo in balia del Governo – questo è il punto di vista del deputato – che cosa possiamo fare se l’anno prossimo Tremonti decidesse di abbassare il bonus fiscale da 8 mila a 4 mila? Nulla. Il problema poi è incastrato in una situazione internazionale a sua volta non dipanata compiutamente: ancora bisogna ratificare gli accordi italo sammarinesi, poi si potrà stilare una legge ordinaria. Ci vuole un’accelerazione”. Ed ecco la proposta di Gambini, il “Tavolo della risoluzione”. Obbiettivo: impegnare il governo. “La risoluzione in commissione è un atto del parlamento che impegna il governo. Stiliamola insieme, tutti i parlamentari locali, del centrodestra come del centrosinistra, le associazioni dei lavoratori, i sindacati. Dobbiamo fare presto, porci il traguardo della prossima estate per enunciare i principi, sia in materia fiscale sia in materia di diritti, al quale devono essere assoggettati i lavoratori italiani sul Titano e presentare la risoluzione in commissione Affari esteri. E’ l’unico modo che vedo, al momento, per avere dal Governo almeno una risposta”.