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“Cambiare il mondo. Lettere fra l’Italia e il Messico”

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Lun, 23/02/2015 - 23:36

VARCHI! Presentazione di libri per allargare l’area della coscienza promossa da
Scuola Bleger e Casa Madiba

NEXT STOP: Sabato 14 marzo dalle ore 16.00 Casa Madiba Network
Casa Occupata_Laboratorio antirazzista cittadino per i nuovi diritti
Via Dario Campana (dietro il civico 61) vicino all’Amir ( Rimini)

Presentazione di “Cambiare il mondo. Lettere fra l’Italia e il Messico”, ed. Sensibili alle foglie, di e con Leonardo Montecchi e Paolo Pagliai (in collegamento via web conference da Città del Messico)

>>CAMBIARE IL MONDO<<
In un’epoca che non riesce più a immaginare la costruzione di un sistema di relazioni diverso da quello dettato dal capitalismo, gli autori, uno in America Latina e l’altro a Rimini, si scambiano lettere sui temi del cambiamento sociale e politico.
A fronte della perdita dei riferimenti propri del Novecento, con le sue ideologie e le sue rivoluzioni, essi si interrogano sulle pratiche che potrebbero sostituire i paradigmi precedenti per cambiare il mondo.
Immaginare una forza istituente che, dal basso, reinterpreti la realtà e sappia orientare gli umani verso una società finalmente giusta e accogliente, sembra una necessità impellente, considerata la ferocia (o la banalità) del sistema in cui viviamo.
In questi informali scambi di idee e riflessioni molti lettori potranno riconoscere il loro smarrimento, i loro riferimenti culturali e la loro ansia di cambiamento.

Leonardo Montecchi, Paolo Pagliai: “Cambiare il mondo. Lettere fra l’Italia e il Messico” (Sensibili alle foglie, 2015)

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“Sull’intimità”: il passaggio dall’Io al noi

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Lun, 23/02/2015 - 23:30

Sabato 14 marzo, dalle 9.30 alle 12.30, presso la sede della Scuola Bleger in via Circonvallazione Occidentale 122, a Rimini, si terrà un seminario con Mario Galzigna: prendendo spunto dal libro “Sulla Intimità” di Francois Jullien (ed. Cortina, 2014) si discuterà della problematica del passaggio dall’io al noi.

Mario Galzigna, docente di filosofia all’università di Padova e curatore dell’ultima edizione de “La storia della follia” di Michel Foucault in italiano, ha studiato epistemologia ed etnopsichiatria ed è autore di numerosi testi. L’ultimo libro pubblicato è “Rivolte del pensiero: Dopo Foucault, per riaprire il tempo” (Bollati Boringhieri Saggi, 2014).

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I miei luoghi oscuri, James Ellroy: la dedica

La casa di Kikko (il mio blog) - Dom, 22/02/2015 - 22:39

Ti sei fatta fregare da uno scadente sabato notte. Inerme, hai fatto una fine stupida e brutale.

La via di scampo che avevi imboccato ti offrì solo un breve rinvio. Mi avevi portato con te come portafortuna. Fallii come talsimano - dunque oggi testimonio per te.

La tua morte caratterizza la mia vita. Voglio trovare l'amore di cui fummo privi ed esercitarlo in tuo nome.

Voglio divulgare i tuoi segreti. Voglio azzerare la distanza tra me e te. Voglio darti vita.

James Ellroy, dedica alla madre ne I miei luoghi oscuri

Argomenti: Autori:

Sul mensile Tracce la nuova campagna pubblicitaria Target Sinergie: qualità e competitività si possono coniugare con utilità sociale

Ha debuttato nel numero di Tracce dedicato al decennale della scomparsa di Don Giussani la nuova campagna pubblicitaria di Target Sinergie. La rivista internazionale di Comunione e Liberazione, in distribuzione in questi giorni ad abbonati e in edicola, reca infatti la prima delle due uscite promozionali che Target Sinergie ha predisposto, per promuovere i propri servizi e sopratutto la propria visione aziendale sui valori sociali: produttività e competitività che però “non lascia indietro nessuno, neanche chi ha disabilità».

«C’è chi crede che qualità e competitività si possano coniugare con utilità sociale. – recita l’headline della pagina, che prosegue: «Noi, ad esempio, quando parliamo di Logistica, Facility Management, igiene». Un messaggio che vuole sottolineare come i metodi di lavoro per erogare servizi alle imprese di Target Sinergie comprendono il «coinvolgimento e la formazione continua dei dipendenti, un team valido di progettisti e analisti dei servizi, un controllo di gestione rigoroso».

Sappiamo bene in Target Sinergie che il mercato il più delle volte è interessato al solo risultato, e probabilmente i nostri partner ci hanno scelto per questo. Ma abbiamo voluto sottolineare nel messaggio pubblicitario che «a noi piace sapere che scelgono un metodo che non lascia indietro nessuno, neanche chi ha disabilità».

L’inserzione pubblicitaria è stata prodotta in Target Sinergie dall’ufficio Comunicazione in sinergia con il servizio Commerciale, testi e coordinamento di Enrico Rotelli, grafica di Isabella Manucci, foto di Riccardo Gallini.

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Il telefono senza fili, Marco Malvaldi, Sellerio editore Palermo, 2014 (pag 87)

La casa di Kikko (il mio blog) - Dom, 08/02/2015 - 21:45

I pensieri deprimenti, si sa, magari fanno il giro largo, ma non perdono mai la strada di casa. Basta un minimo appiglio, un collegamento apparentemente ridicolo, e loro si ripresentano, ancorandosi al fondale del tuo cervello come una nave: magari fluttuanti come posizione, ma impossibili da mandar via.

Qui, era bastato a Massimo pensare a Zio Paperone per ripiombare nello sconforto. Perché, dopo il primo memento di frenesia dovuto alla casa nuova, l’entusiasmo iniziale si era perso, grazie alla misteriosa forza dell’abitudine. E cosi, a furia di passare e ripassare sugli stessi gesti, Massimo si era scavato un solco all’interno delle proprie giornate. Esattamente come Zio Paperone, che lamentandosi delle sue perdite finanziarie cominciava a passeggiare in cerchio, finendo per scavare con i suoi stessi passi un solco a forma di ciambella di dimensioni contenute, ma di cui non si vedeva la fine del cammino.

Pensare a quanto ci ridevo, da bambino.

E ora che invece ci si ritrovava, cominciava a rendersi conto non solo che esisteva, ma che diventava sempre più profondo, ’sto maledetto solco. Guardare al di fuori, dare un’occhiata al mondo reale, diventava sempre più difficile. Per non parlare di uscirne. Con le proprie forze, manco a pensarci. Ci voleva qualcuno dotato di tenacia, e di tanta pazienza, per tirarlo fuori. Purché arrivasse presto, prima del momento in cui non sarebbe stato più in grado di guardare al di là dei bordi, e avrebbe confuso la propria vita con il tunnel che si era scavato coi suoi stessi piedi, e non ci sarebbe stato più alcun motivo per uscire. Ci sarebbe voluto qualcuno, per tirarlo fuori. E invece, era solo. Come tutte le notti, da una decina d’anni a questa parte.

Per cui, ribadisco: buonanotte un cazzo.

Anzi, mi correggo: buonanotte una sega. Volgare sì, ma con coerenza.

Una mia amica ha detto che basta un'immagine per salvare un libro. Io dico che questa è l'unica immagine che si salva dall'ultimo lavoro di Malvaldi su un BarLume ormai logoro.

Argomenti: Personaggi: Autori:

“Medici senza camice. Pazienti senza pigiama”. Socioanalisi narrativa dell’istituzione medica

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Gio, 05/02/2015 - 10:15

Varchi! Presentazione di libri per allargare l’area della coscienza
1° Appuntamento – Venerdì 13 febbraio dalle ore 16 alle ore 19 presso Casa Madiba Network
Via Dario Campana 61 dietro la palazzina AMIR – Rimini
>>>Presentazione della ricerca:
“Medici senza camice. Pazienti senza pigiama”.
Socioanalisi narrativa dell’istituzione medica

Saranno presenti Nicola Valentino e qualche medico del collettivo.
Questo libro è il frutto di un cantiere di socioanalisi narrativa voluto da un gruppo di studenti di medicina e di medici specializzandi per indagare e raccontare i limiti dell’istituzione medica. L’esperienza di tirocinio ospedaliero, mettendoli a confronto con la pratica di spersonalizzazione dell’ammalato e con il rapporto gerarchico istituito dal corpo medico con le altre figure professionali dell’ambito sanitario, ha generato in loro malessere e insoddisfazione.
Di qui l’esigenza di un confronto che ha aperto il cantiere anche ad alcuni operatori, impegnati in ambito sanitario con altri ruoli professionali, e persone interessate al tema, che svolgono attività estranee alla relazione di cura. La raccolta narrativa e la riflessione collettiva hanno individuato due grandi aree tematiche: i dispositivi della formazione medica e la forma istituita della relazione medico-paziente. Ci si è soffermati perciò sulle modalità della formazione dei medici al loro ruolo e all’identità di gruppo e ci si è interrogati sulla costruzione del paziente come oggetto passivo, osservando come questa modalità relazionale sia fonte di un malessere aggiuntivo per la persona ammalata. I partecipanti al cantiere, infine, hanno provato a immaginare parole nuove e momenti formativi autogestiti, orientati a relazioni di cura rispettose, paritarie e non passivizzanti.
Relazioni che vedano protagonisti medici senza camice e pazienti senza pigiama.
Gli incontri della Rassegna “Varchi!” si svolgeranno negli spazi autogestiti e riutilizzati di Casa Madiba Network in Via Dario Campana dietro il civico 61 a fianco dell’AMIR

Info: lab.paz@gmail.com – www.bleger.org
FB: Casa Madiba – Scuola Bleger Twitter: @labpazproject

>>>Cos’è la rassegna “Varchi! Presentazioni di libri per allargare l’area della coscienza”:
Varchi! è transito e movimento.
Varchi! è una rassegna di presentazione di libri che vuole scuotere le coscienze ed immaginare processi di liberazione possibile.
Varchi! è il campo della possibilità, della ricerca della sincronia fra tanti e tante.

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Natale 2014, il sostegno Target Sinergie alla scuola Little Prince (Nairobi, Kenia) dell’Avsi, al Centro 21, alla Service web e a Casa Sant’Anna

Target Sinergie vuole rendervi partecipi del proprio impegno sostenendo alcune opere in occasione del Natale 2014. La scelta è orientata all’aiuto alle giovani generazioni, un messaggio positivo per il futuro che si concretizza nella nostra terra e all’altro capo del mondo.

Quest’anno sosterremo la Scuola Little Prince a Nairobi in Kenya, progetto di AVSI. Il merito di quest’opera è di aiutare famiglie povere che non possono permettere ai figli di andare a scuola, a causa dei costi insostenibili o per l’aiuto che il bambino poteva dare alla famiglia. Nata nel 2000 come doposcuola, in una struttura provvisoria, oggi la scuola conta 350 alunni e dispone di un asilo, di una biblioteca, di un laboratorio artistico, di un teatro, di una classe di informatica, di una mensa, di una cucina e di uffici amministrativi.

Più vicine a noi territorialmente le altre tre realtà che sosterremo per questo Santo Natale, acquistando prodotti artigianali confezionati dalle persone nel corso delle attività svolte presso le varie opere.

La prima è il Centro21 di Riccione, che si occupa prevalentemente del supporto alle famiglie di adolescenti e adulti con disabilità mentali. La seconda è la cooperativa Service Web di Rimini, che accompagna i bambini nella crescita e nell’educazione attraverso gli innumerevoli e qualificati servizi per l’infanzia. Infine, il nostro aiuto va a Casa di Sant’Anna, casa di accoglienza per ragazze madri.

Con la speranza che il nostro piccolo gesto possa ispirare le imminenti festività, Target Sinergie e le sue consorziate vi augurano un Buon Natale e un Felice 2015.

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Dai dipendenti Target Sinergie Buon Natale e Felice Anno nuovo. Di lavoro.


Abbiamo girato i nostri auguri in tutti i cantieri Target Sinergie delle sei regioni della Penisola, con le parole delle 45 nazionalità presenti tra i nostri dipendenti: è il video augurale che gli operatori della Logistica, del Facility Management e dell’Igiene e pulizie hanno realizzato per queste festività, montato con pazienza (e perizia) da Lucio Biondi (al quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti). E che ora è on line sul canale youtube aziendale, pronto da condividere.

Sulle note di Jingle bells rock, cantata da Billy Idol, da Caserta all’Abruzzo a Induno Olona, da Rimini alla Sardegna passando per la Toscana, con i nostri telefonini abbiamo cantato, ballato, “rappato” e raccontato un messaggio di speranza che speriamo queste festività e il 2015 ci consegnino: tanto buon lavoro a tutti. E sopratutto felicità.

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Natale in casa Target Sinergie: cinque feste per scambiarci gli auguri

Natale in casa Target Sinergie quest’anno cambia veste e si trasforma in cinque feste, per annullare le distanze tra i tanti cantieri che abbiamo sparsi in Italia e in Sardegna e per permettere a tutti i nostri dipendenti di condividere insieme gli auguri e scambiarci i doni natalizi. Una formula diversa per i tradizionali incontri augurali, organizzati dalla task force dell’ufficio Personale e Legale, che per il 2014 si terranno in Lombardia, Toscana, Campania e Sardegna e, infine, a Rimini, sede del gruppo Target Sinergie.

Il via alle feste comincerà sabato 13 dicembre alle 16, al ristorante Lucifero (via Pagliera 48), a Lainate, Milano, riservato ai dipendenti dei numerosi cantieri di Logistica e Igiene del territorio lombardo. Domenica 14 dicembre il tour natalizio toccherà i cantieri toscani, con l’appuntamento alle 11 al Novohotel di via Tevere 23 di Sesto fiorentino, Fiorenze. Martedì 16 dicembre alle 18 Babbo Natale e i suoi elfi Target Sinergie si trasferiscono invece insieme ai dipendenti sardi all’agriturismo Archelao (strada provinciale Fenusu Tirla – podere 80) a San Quirico, Oristano. Giovedì 18 dicembre invece il Natale assume l’accento campano, con la festa insieme ai dipendenti al Monkey Planet di Teverola, Caserta (via Nazionale Appia, km 10,8). Infine l’appuntamento con i collaboratori dei cantieri emiliano romagnoli e della sede centrale, previsto a Rimini il 20 dicembre alle ore 18,30 presso l’hotel Sporting, in viale Vespucci 20.

In attesa di festeggiare un anno di lavoro trascorso e le festività che ci attendono, anche il sito abbraccia idealmente tutti i dipendenti: se abbiamo pubblicato qualcosa, è solo grazie al vostro contributo. Auguri.

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Bilancio sociale aggregato delle imprese aderenti a Unindustria Rimini, Target Sinergie tra le 31 imprese che hanno contribuito

Anche Target Sinergie tra le 31 imprese riminesi comprese nel sesto Bilancio sociale aggregato delle imprese Unindustria di Rimini. Il documento, presentato ieri dall’associazione di categoria degli industriali, «rappresenta il contributo per chiarire il ruolo delle imprese nel panorama economico, e non solo, della nostra provincia con dati reali e oggettivi», scrive Paolo Maggioli, presidente di Unindustria Rimini. E infatti il Bilancio, rendiconta in forma aggregata la dimensione economica, ma focalizzando la dimensione sociale, ovvero la descrizione qualitativa e quantitativa delle interrelazioni tra le imprese e la società, entrando nel dettaglio del rapporto con il territorio riminese, e traccia una valutazione dell’impatto sull’ambiente dell’attività aziendale.

«La responsabilità sociale d’impresa fa parte della natura fondativa di Target Sinergie. E’ uno dei tratti salienti della nostra mission, che cerchiamo di rendere tangibile nel nostro operare quotidiano – dice Davide Zamagni – sia attraverso il lavoro della nostra cooperativa sociale In Opera Onlus, sia attraverso le buone pratiche con i nostri dipendenti.

«Abbiamo cercato nel 2014 di condivide in modo più marcato le nostre esperienze aziendali – continua Davide Zamagni – attraverso due iniziative per noi nuove: a livello nazionale partecipando al Sodalitas Social Award con il progetto Les liasons contageuse, a Rimini attraverso la partecipazione al Bilancio Sociale aggregato di Unindustria. Abbiamo una duplice vocazione, infatti, di azienda che pratica le strade del fare in molte regioni italiane ma che ha solide radici nella nostra terra riminese, come molte realtà con le quali siamo partner».

In questo progetto Target Sinergie è in ottima compagnia: sono diverse infatti le aziende clienti del consorzio che hanno contribuito con le loro esperienze a stilare il Bilancio Sociale Aggregato di Unindustria, come Air pneumatic center, Gruppo Sgr, Gruppo Hera, Galvanina Group, Maggioli, Mec3, Petroltecnica, Teddy. Mentre molte altre sono state in passato clienti dei servizi di Logistica, Facility Management, Igiene e pulizie di Target Sinergie.

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Pedagogia istituzionale e gruppi

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Sab, 29/11/2014 - 19:54

Venerdì 5 dicembre dalle 16.00 alle 19.00 si svolgerà a Rimini, presso la sala RM 25 in Corso d’Augusto 241, il seminario dal titolo Pedagogia istituzionale e gruppi.

Relatore sarà Alberto Carraro, autore del libro “Pedagogia istituzionale e gruppi. Contro la fabbrica della dipendenza” (Armando editore, 2014).
Il Prof. Carraro ha insegnato materie letterarie e latino nei licei. Possiede una formazione in psicologia sociale e gruppi ed ha collaborato in vari ambiti con progetti e funzione di coordinamento e ricerca. Si dedica al mondo giovanile proponendo attività di orientamento scolastico e professionale e partecipa alla realizzazione di eventi formativi nella prospettiva di consolidamento e diffusione della concezione operativa di gruppo.
E’ socio del centro di studi e ricerche Jose Bleger.

Il seminario è gratuito ed aperto a tutti gli interessati.

Non sono stati richiesti e né lo saranno i crediti ECM.

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Al Matching di Milano una rinnovata immagine aziendale Target Sinergie, fino al 26 novembre incontri nello stand 32 del padiglione 24, area Verde, corsia O

Il Matching 2014 di Milano ha spalancato le sue porte con la delegazione Target Sinergie pronta a cogliere le opportunità dell’evento Cdo, giunto alla decima edizione. Anche l’azienda riminese di servizi per la Logistica, di Facility Management e di igiene e pulizie ha aperto a Milano il proprio stand 32, nel padiglione 24, area Verde, corsia O, presidiato dalla delegazione commerciale formata da Davide Zamagni (direttore commerciale), Gianluca Fabbri e Gilberto Aluigi. Stand che fino al 26 novembre ospiterà i numerosi invitati di altre aziende a conoscere meglio le proposte Target Sinergie ma anche consolidare rapporti già in essere o creare nuove opportunità di sviluppo.

Quest’anno, oltre al tradizionale materiale informativo a supporto degli incontri previsti, lo stand si presenta con una rinnovata immagine aziendale, grazie al logo dei 25 anni Target Sinergie e alle immagini “catturate” in un reportage fotografico nei cantieri. Non solo: l’apparato multimediale della comunicazione aziendale, già delineato per i servizi di Logistica, si è arricchito di nuove clip dedicate al Facility Management, all’Igiene e pulizie per le imprese di produzione e lavorazione agroalimentare, all’Housekeeping e pulizie negli hotel e, infine, alla consolidata offerta di gestione delle pulizie negli uffici.

La formula degli incontri one – to – one proposta dalla Compagnia delle Opere nei numerosi Matching in tutta Italia offre semplici e dinamiche opportunità di incontri. E l’appuntamento milanese è certamente il più importante. Lo stand Target Sinergie inoltre farà da base per i diversi colleghi che sfrutteranno il nutrito programma di workshop che l’evento meneghino propone – particolarmente ricco in occasione del decennale – per conoscere e approfondire nuove tematiche nei diversi settori aziendali di lavoro.

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Non siete andati a votare? Ecchissenefrega.

La casa di Kikko (il mio blog) - Lun, 24/11/2014 - 01:30

Non sono preoccupato per l'astensione. Anzi, non me ne frega niente. Non credo nemmeno sia lo specchio della “cattiva” politica. Credo sia lo specchio di una cattiva società. Perché dovrei preoccuparmi di chi non vota, di chi non si interessa della cosa pubblica? Se non ha nemmeno mezz'ora da dedicare a una passeggiata al seggio vicino e a fare un segno elementare, come una croce sul simbolo, non credo sia il sintomo di una cattiva politica. E' il sintomo di un'apatia sociale. Alle elezioni delle Regionali ce n'erano di liste – e di candidati - adatti a tutti i gusti. Una destra becera, una in doppio petto, un centro conservatore, un centrosinistra così così, una sinistra variopinta, liste civiche, grillini. Credo che l'universo politico e umano sia stato ampiamente rappresentato e messo in mostra, per esprimere una preferenza su come dovrà essere governato il futuro della nostra Regione. Eppure, la maggioranza delle persone non ha trovato il tempo di scegliere. Dovrei preoccuparmi della “cattiva” politica e assolverli per la loro noncuranza? Non ci penso nemmeno: mi preoccupo della cattiva politica, che mi riguarda, il resto sono cazzi loro.

Guardiamoci, cari elettori e non elettori. E' facile, sfiliamo ogni giorno intruppati insieme. Sappiamo tutto sugli ultimi movimenti del mercato calcistico, cosa fa la nostra squadra locale, commentiamo i gol nostri e quelli avversari, conosciamo i campionati europei e i palmares delle migliori scarpette straniere. Non sono competenze che si costruiscono in un minuto: sono ore e ore di studio sulla Gazzetta, davanti alla tv, in ascolto sulla radio. Io ci ho messo una vita a non capire niente di calcio e mi stupisco ancora di quanta professionalità esprimono i miei amici, quando si sfondano di cibo a tavola come se non ci fosse domani. Eppure, sbagliamo i nomi dei politici, non sappiamo la differenza tra elezioni amministrative e politiche, siamo incapaci di andare oltre il titolo di un articolo di giornale. Quando lo leggiamo, un giornale. Eppure è la malapolitca che ci tiene lontani. Per carità, l'ignoranza? Noi non siamo ignoranti. E' vero, non parliamo l'inglese, i nostri post sono ricchi di anno senz'acca, qual è con l'apostrofo, parole sconosciute che però vanno di moda, condividiamo foto di citazione errate, false o sgrammaticate, ma questo cosa conta? Noi non siamo ignoranti e menefreghisti della nostra cosa pubblica. Noi siamo stufi di essere ingannati.

Vogliamo parlare di economia? Parliamone. Facciamo code per l'i-phone, android è una figata, povere oche che spiumano in Ungheria ma Report ha fatto una forzatura con Moncler: già siamo in crisi e smontiamo un marchio italiano? Dai, siamo speciali per farci del male... Ecco, è tutta qui l'economia che mastichiamo. Passiamo la vita a produrre soldi, a conoscere quel che passa il mercato e a comprare la cosa giusta del momento, se ci da quel plus che il marketing ci racconta. Spippoliamo su wazzap mandandoci video porno, foto orrende e link a blog di decerebrati sgrammaticati. Siamo perfette macchine per mandare avanti un sistema economico che funziona grazie a noi: produciamo, consumiamo, crepiamo. Ecco. Facciamo beneficenza, mia moglie in parrocchia, la mia compagna nell'associazione contro la violenza sulle donne, la mia amante condivide le foto dei bambini con il cancro. Ma siamo degli ignoranti sociali, profondamente ignoranti. Degli aridi sociali. E dopo una settimana a cercare di raggranellare soldi, con le palle schiacciate dal sistema, dalla moglie, dai figli, dal padrone di casa, dal capoarea, dal direttore, per carità non mi fate pensare. Non posso perdere tempo a informarmi come si vota, chi è o chi non è il candidato. Faccio prima: rubano tutti. Lasciatemi il piacere di nascondere la mia ignoranza insieme agli altri, cantando in coro la stessa litania assolutoria: son tutti uguali.

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Come si fa a negare l’istituzione

Scuola di prevenzione José Bleger Rimini - Dom, 23/11/2014 - 11:00

Il 28 novembre alle 16.00 alle 19.00 si svolgerà a Rimini, in Corso d’Augusto 241, presso l’RM25, il seminario dal titolo:

Come si fa a negare l’istituzione.

Sarà il primo seminario autogestito del collettivo Scuola Bleger.
Con questo seminario iniziamo un percorso teorico pratico di cambiamento delle istituzioni. Stiamo vivendo un momento in cui le istituzioni stanno subendo un processo di istituzionalizzazione, cioè si è perso lo scopo per cui sono state istituite ed ora lo scopo è diventato l’auto riproduzione e l’auto mantenimento.
E’ arrivato il momento per una forza istituente.

Il seminario è gratuito ed aperto a tutti gli interessati.

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L'ultima marcia del tenente Roberto

La casa di Kikko (il mio blog) - Sab, 22/11/2014 - 15:51

Ieri sera Roberto Gabellini ha presentato la sua ultima fatica letteraria, L'ultima marcia del tenente Peguy (edizioni Ares). Ammiro chi ha la forza e la costanza necessaria a completare un'opera, ma le rime, le strofe non sono mio territorio. Lui, sornione, mi ha ribattuto al telefono: «guarda che è un lavoro di prosa poetica». Ok, così si può fare, allora... Non conosco Charles Peguy, l'unica cosa che collega a me il letterato francese, tenente della Riserva morto sulla Marna nei primi giorni della Grande Guerra, è Roberto. Un filo esile, tutto sommato. Sono entrato con la libertà di defilarmi se la prova era troppo ardua, tutelato dalla sua intelligenza e comprensione.

La sottile corazza di diffidenza che forse si percepisce nel mio racconto si è slacciata quando, accomodato, ho letto l'incipit:

Noi siamo la riserva della Francia, noi,
riserva di memoria, riserva della storia,
noi riserva di popolo e di Chiesa;
riserva d'obbedienza, d'onore,
riserva di anime da usare, noi,
riserva di altri tempi.

Dopo i braccianti e dopo gli artigiani, dopo gli operai,
dopo gli onesti cittadini, i bravi cristiani;
dopo gli eroi e dopo i santi, dopo gli altri soldati,
noi ultimi, peccatori, noi già dimenticati, noi
che saremmo passati senza essere visti,
noi, pronti.

Scorta di sangue, scorta di gambe,
di braccia e di bende, scorta di lacrime e di orrore;
scorta di fame, scorta di sudore, di grida,
di monconi e di stampelle, di dolori;
scorta di cuori, di corpi
in fila per un nome.

E quando il nemico verrà avanti, quando i fanti
cominceranno a cadere, quando ognuno avrà avuto
l'onore stabilito, noi prenderemo il loro posto,
rifaremo il loro passo; noi saremo il fronte,
le trincee, saremo la terra, tutta, di Francia;
noi, i campi per le fosse.

L'incipit mi ha messo in ascolto.

Si accomodano i relatori - Alessandro Rivali, poeta e editor Ares (che ha introdotto la serata), Roberto Gabellini e Francesco Napoli, critico ed editor poesia Mondadori - e inizia la presentazione. Il Nostro si defila una misura indietro a osservare le parole che scandiscono l'incontro. Rivali racconta gli aneddoti del suo manoscritto e il sorpreso vaglio redazionale che ha generato poi la pubblicazione, mentre Roberto mi ruba un sorriso quando tradisce gli stati d'animo di essere soggetto della rappresentazione, tormentandosi il volto nell'anedottica, con attenta fissità ascoltando il critico. Poi a sua volta assume un altro, inconsueto per me, atteggiamento, quando spiega la sua ricerca, storica e poetica, in uno svolazzio nervoso di fogli. Per poi assentarsi nelle note delle danze di Bach e Debussy, inseguite dal cieco movimento della testa.

Fin qui la mia cronaca ingrata e divertita di una sera inconsueta. Del resto, fatico a raccontare il fascino che è stato dato a un autore sconosciuto e che scoprirò percorrendo le altre pagine del libro. Mi accontento di registrare l'intensità del dipanarsi delle due marce parallele, la militare di Peguy nell'avvicinarsi al fronte, la militante di Roberto nel ripercorrere con il tenente la poesia e la Fede. Un'intensità sorretta dall'intelligenza che anche a un ateo come me dona preziose emozioni.

Argomenti: Luoghi: Personaggi: Autori: Opere:

Visita al carcere dei Casetti di Rimini del garante dei detenuti Davide Grassi e della deputata Giulia Sarti: il comunicato del moVimento 5 stelle

Oggi, su invito dell’Associazione Papillon di Rimini, la Portavoce Giulia Sarti si è unita al Garante dei Detenuti, Davide Grassi, in una visita ispettiva alla Casa Circondariale di Rimini, altrimenti nota come “Casetti”.

Giulia, già nel mese di settembre, aveva visitato la struttura detentiva ed aveva rilevato gravi carenze, per le quali si era appellata anche agli altri Parlamentari del territorio al fine promuovere un reale interesse al problema. Dopo due mesi la situazione è apparsa niente affatto migliorata e questo sembra doversi attribuire alla cronica mancanza di un Direttore stabile. Attualmente infatti il Direttore, Dott. Candiano, deve dividere la sua azione tra  il carcere di appartenenza e la supplenza di Rimini. Appare evidente che un Direttore a mezzo servizio non possa essere l’impulso di sviluppo che serve al carcere del nostro territorio e questo per evidenti limiti funzionali.

Chi pensa che una casa circondariale sia una struttura ai margini, da dimenticare senza che vi siano per questo effetti collaterali, non considera diversi punti di vista. Prima di tutto quello del personale penitenziario, impiegato in una mansione delicata che certamente non merita di essere appesantito da ulteriore difficoltà. In secondo luogo il carcere non è un buco nero che inghiotte gli indesiderati senza più restituirli alla società, in esso vi sono un certo numero di persone in attesa di giudizio ed altre che malamente punite torneranno alla Comunità ancor più convinte di essere in credito di una via “facile”. Forse proprio per una malintesa idea di punizione vi sono attualmente una decina di reclusi in sciopero della fame, persone che cercano di attirare l’attenzione del Magistrato di Sorveglianza.

La Portavoce Giulia Sarti, congiuntamente al Garante dei Detenuti e con la collaborazione dell’Associazione Papillon, continuerà a cercare l’attenzione delle Istituzione preposte al fine di evitare la deriva di una situazione che già presenta gravi sintomi di incuria e non certo per volontà di chi ci lavora quotidianamente.

Movimento 5 Stelle Rimini

Dicono di noi
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Il modello cooperativo sociale se esportato nelle aziende profit “innesca” buone pratiche e “contamina” management e dipendenti: un progetto di In Opera

Gli scenari della cooperazione sociale stanno cambiando, in maniera sempre più radicale. Un cooperatore sociale che guarda oggi il film «Si può fare» di sicuro si fa due sane risate – divertentissimo – e una ancor più sana riflessione sul lavoro che rappresenta: il suo in definitiva. Ma giunti alla parola fine vediamo che, oltre ad essere una commedia ben fatta, risente dell’epoca che racconta: il 1984. Qualche era geologica fa, se rapportata all’oggi.

«Le pedine del gioco della cooperazione sociale sono rimaste le medesime – dice Simone Vezzali, presidente di In Opera – disabilità, disagio, solidarietà, ma sono aumentate con la crisi». E certamente il settore ha risposto in termini di crescita, ostentando numeri in controtendenza rispetto alle aziende profit. Con orgoglio. «Ma ci siamo resi conto che le possibilità degli inserimenti lavorativi si sono assottigliate sempre di più, a fronte di una domanda sempre più pressante».

Dati questi elementi di fondo, In Opera ha cercato un nuovo approccio alla delicata partita degli inserimenti lavorativi nel mercato privato – al quale fa riferimento – e non profit. In una fase recessiva i progetti di inserimento hanno maggiori difficoltà a trasformarsi in posti di lavoro concreti. «Dopo una proficua formazione teorica e sul campo – spiega Simone Vezzali- le persone che hanno gettato le condizioni per un’autonoma capacità lavorativa rischiano di vedere sfumare le loro aspettative di esprimersi nel lavoro. In Opera ha quindi sfruttato la capacità di sostenere l’impegno dei candidati “esportandolo” in inserimenti lavorativi presso altri soggetti, profit e non profit, individuati attraverso la Rete di relazioni create in questi anni con aziende del mercato privato e soggetti del Terzo settore».

«Il diverso approccio ci ha permesso di coinvolgere 9 aziende profit, dislocate su 14 sedi, e due importanti realtà no profit locali, la cooperativa sociale La Formica e l’associazione Papa Giovanni XXIII (ApgXXIII). – dice Simone Vezzali – Con queste ultime il rapporto poggiava su una consolidata base comune di attività, ApgXXIII opera con successo ormai in ogni parte del globo con progetti di solidarietà, La Formica è conosciuta a Rimini come una delle colonna portanti della cooperazione sociale. L’aspetto innovativo che credo vada sottolineato riguarda invece il settore profit. Le imprese di questo tipo faticano a creare le condizioni ideali per un corretto e proficuo inserimento lavorativo di persone svantaggiate: hanno know – how per tentare di massimizzare il lavoro, ma non sono certo tarate per accompagnare un disabile a un rendimento ottimale. La partnership con le imprese profit ci ha permesso invece di “fertilizzare” con valori e pratiche strutture nate con tutt’altre finalità e ridotte o assenti capacità di coinvolgimento lavorativo di personale svantaggiato. E questo lo consideriamo già un successo».

«Questo nuovo approccio, abbiamo notato, è in grado di innescare nuove pratiche. Se si insegna all’azienda profit a coordinare e a educare al lavoro le persone svantaggiate, l’impresa assimila il know – how e trasferisce le buone pratiche anche nei rapporti con il resto del personale, migliorando i rapporti in termini di organizzazione, comunicazione interna e metodi. L’inserimento lavorativo diventa quindi un’opportunità che genera un passaggio nella cultura d’impresa. Un’evoluzione che non riguarda solo il management aziendale, ma si nota anche nelle relazioni tra dipendenti. L’inserimento lavorativo nei gruppi di lavoro migliora le condizioni relazionali, i colleghi si fanno carico di maggiori responsabilità verso il soggetto e verso gli altri colleghi, In altre parole, abbiano notato che l’inserimento lavorativo genera mutualità. Se poi aggiungiamo che il progetto ha creato anche 11 assunzioni, possiamo ritenerci soddisfatti degli esperimenti».

Pubblicato su Csr news, periodico del Consorzio Sociale Romagnolo, n.4-2014 – 12 novembre 2014

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E’ Davide Grassi il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. La nomina del Consiglio Comunale di Rimini

Il Consiglio Comunale di Rimini ha eletto per il ruolo di “Garante per i diritti delle persone private della libertà personale” l'avvocato Davide Grassi.

La Casa Circondariale di Rimini ha ad oggi 115 persone detenute (62 italiani e 53 stranieri) di cui 46 definitivi, mentre L'UEPE (Uffici locali per l'esecuzione penale esterna) operante  nel territorio della Provincia di Rimini  ha abitualmente in carico tra le 250 e le 300 persone, ma in base ai diversi andamenti delle condanne può gestire un numero varibile e maggiore di persone.

Il Garante opera per migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale delle persone private della libertà personale ovvero limitate nella libertà di movimento domiciliare, residenti o dimoranti sul territorio del Comune di Rimini in particolare opera per garantire diritti delle persone presenti presso la Casa Circondariale di Rimini  mediante:

  1. la promozione di iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani e dell’umanizzazione delle pene delle persone comunque private della libertà personale;
  2. la promozione di iniziative volte ad affermare per le persone private della libertà personale il pieno esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e della fruizione dei servizi presenti sul territorio comunale.

Il Garante, svolge le sue funzioni anche attraverso intese e accordi con le Amministrazioni interessate volti a consentire una migliore conoscenza delle condizioni delle persone private della libertà personale, mediante visite ai luoghi ove esse stesse si trovino, nonché con associazioni ed organismi operanti per la tutela dei diritti della persona, stipulando a tal fine anche convenzioni specifiche.

Dicono di noi
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«Outsourcing logistica come opportunità per le imprese»: Davide Zamagni relatore a un seminario di Confindustria Mantova

E’ il tema del momento: «La riduzione dei costi come strumento per liberare finanza per lo sviluppo e ridurre la dipendenza dal sistema bancario», un obbiettivo fondamentale al quale Confindustria Mantova ha dedicato un seminario, invitando il presidente di Target Sinergie come relatore. Zamagni, infatti, nella sessione pomeridiana del convegno, mercoledì 22 ottobre, parlerà de «L’outsourcing: un’opportunità per le imprese. Quali sono i vantaggi?», presentando alla platea di industriali mantovani dei casi aziendali di successo di esternalizzazione dei servizi di logistica nei quali Target Sinergie è attore protagonista.

Il seminario, che si terrà nella sede Confindustria in via Portazzolo 9, Mantova, si propone come obiettivo di fornire agli imprenditori e ai responsabili finanziari / amministrativi delle imprese gli elementi per individuare possibili aree di risparmio e di ottimizzazione nei costi di struttura, che consentano di recuperare in breve tempo marginalità e risorse finanziarie. In quale modo? Individuando le opportunità di risparmio nell’ambito dei costi aziendali non strategici, nel pieno rispetto del livello qualitativo e di servizio già acquisito dal cliente, migliorando l’efficienza nei processi di acquisto di beni e servizi.

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Ragazzini per sempre

La casa di Kikko (il mio blog) - Dom, 28/09/2014 - 17:14

Venerdì solitario spataccando sul web. Squilla il cellulare. E' l'una passata e sul display campeggia il nome di uno degli irriducibili della tagliatella, che sapevo in trasferta in Valmarecchia. Stupito per l'ora – da branda inoltrata per quei bradibi – rispondo immaginando un possibile invito alla birra della staffa. Talvolta, capita che inseguano la gioventù perduta. «Cosa fai?» Studio un template per un sito di un amico. «A quest'ora?!» Sai com'è... E te? «Passo da te che devo andare in bagno». In bagno?! Stupito per la richiesta, aspetto il bradipo, immagino mezzo sbronzo. Squillo di tromba (discreto per fortuna) fuori dalla finestra, mi avvio ad aprire. Apre la portiera e mi allunga con fare circospetto un pacchettino di plastica con dentro della stagnola. Cos'è?. «Senti l'odore..» dice piano. E' ben chiuso, non si sente niente. Tasto il pacchetto... Niente, buio. «Cos'è?!» Gli richiedo, sempre più stupito... «Tartufo!!! Nero!!! Perché, cosa credevi?!»

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