Viene introdotto, anche a favore dei lavoratori frontalieri, un fringe benefits per l’acquisto di beni e servizi fino a un massimo di euro 2.000,00; il fringe benefits è concesso dal datore di lavoro, il quale dovrà provvedere a ricaricare l’importo concesso sulla Smart Card del lavoratore dipendente. Come si può facilmente intuire, tale vantaggio fiscale lo si consegue solo nel caso in cui il datore di lavoro, di sua spontanea volontà o in adempimento ad accordi sindacali, vorrà concedere di tasca propria questo fringe benefits ai propri lavoratori. Sul piano strettamente pratico, quindi, rispetto a quanto calcolato dallo studio in precedenza, la diminuzione della tassazione a San Marino per il lavoratore frontaliere lo si avrà solo se questo deciderà di comprare beni o servizi, compresi i carburanti, nel territorio della Repubblica. Di seguito la tabella che riepiloga i calcoli che lo studio aveva già effettuato con le bozze della riforma che erano circolate nei mesi scorsi: REDDITO LORDO SAN MARINO SITUAZIONE ATTUALE SITUAZIONE POST RIFORMA IGR INCREMENTO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E NESSUNA DETRAZIONE IN ITALIA Euro 34.700,00 Imposta pagata a San Marino pari ad euro 2.308,45. Imposta pagata in Italia euro 1.252 Imposta a San Marino pari ad euro 4.718. Imposta pagata in Italia pari a zero euro 1.255,47 cioè il 36% in più SOLO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E DETRAZIONE PER RISTRUTTURAZIONE ABITAZIONE (spese sostenuta euro 96.000) Euro 34.700,00 Imposta pagata a San Marino pari ad euro 2.308,45. Imposta pagata in Italia pari a zero Imposta a San Marino pari ad euro 4.718. Imposta pagata in Italia pari a zero euro 2.409,55 cioè il 200% in più SOLO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E NESSUNA DETRAZIONE IN ITALIA Euro 26.500,00 Imposta pagata a San Marino pari ad euro 1.225,11. Imposta pagata in Italia pari a zero Imposta a San Marino pari ad euro 1.312,12. Imposta pagata in Italia pari a zero euro 57,00 cioè il 7% in più SOLO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E NESSUNA DETRAZIONE IN ITALIA Euro 64.800,00 NESSUNA VARIAZIONE. PAGHERA' PIU' TASSE A SAN MARINO MA LE RECUPERA INTERAMENTE IN ITALIA Un lavoratore dipendente frontaliere con reddito lordo di euro 34.700,00 e nessuna detrazione in Italia, per eliminare l’aumento delle tasse sammarinesi dovrà acquistare con la Smac Card beni o servizi a San Marino per un importo pari ad euro 6.450,00! Riforma IGR e Accordo di Associazione San Marino - Ue. Rimane, invece, del tutto aperta la questione della disparità di trattamento tra i lavoratori residenti a San Marino e quelli stranieri. I primi infatti, hanno più agevolazioni fiscali rispetto ai secondi, in ragione solo della residenza anagrafica. Questa differenziazione del trattamento, mitigata nel corso dei lavori parlamentari rispetto alle bozze iniziali solo con la concessione di benefici limitati rispetto al sistema Smart Card, è in contrasto con le norme europee sulla libertà di stabilimento. Ancora più grave è il fatto che la disparità di trattamento fra lavoratori residenti e non residenti è apertamente in contrasto anche con l’accordo di Associazione che la Repubblica di San Marino a breve andrà a firmare con l’Unione Europea. L’articolo 5 dell’Accordo introduce il principio di non discriminazione per il quale “nell'ambito di applicazione del presente Accordo e fatte salve le eventuali disposizioni speciali in esso contenute, è vietata ogni discriminazione in ragione della nazionalità”. L’articolo 14, poi, prevede la liberazione circolazione dei lavoratori che si realizza attraverso “l'abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori degli Stati Membri dell'UE e degli Stati Associati per quanto riguarda l'impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro”. Un contrasto, dunque, che lo Stato di San Marino dovrà impegnarsi a risolvere se non vorrà finire in una procedura di infrazione ancor prima di associarsi all’Unione Europea. Lo Studio farà la sua parte dichiarandosi disponibile ad aiutare i lavoratori frontalieri che vorranno rivolgersi alle Istituzioni europee per contestare la violazione dei patti sottoscritti con la Repubblica di San Marino.
Se vuoi approfondire la questione della tassazione dei frontalieri italiani a San Marino puoi contattare lo studio al numero 0541.708252
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Analisi e commenti ImpreseOggi
Rimini – Con profonda gratitudine annunciamo la chiusura della raccolta fondi per il rimpatrio della salma di Yousaf Muhammad Ali, giovane richiedente asilo pakistano scomparso a lo scorso 15 Ottobre presso l’ospedale di Cattolica, assistito dalla Cooperativa Sociale Cento fiori.
Grazie alla straordinaria partecipazione e al cuore grande della comunità pakistana, in Italia e all’estero e alla generosità della cittadinanza riminese, è stato possibile raccogliere le risorse necessarie per permettere a Ali di tornare nella sua terra, dove potrà finalmente riposare accanto ai suoi cari.
La salma di Ali è finalmente arrivata in Pakistan e vorremmo fare un ringraziamento speciale alle Onoranze funebri Terra Cielo Rimini, e in particolare a Luigi Girometti, che hanno seguito con professionalità, rispetto e grande umanità ogni passaggio di questo delicato percorso, portando a termine il tutto in tempi rapidissimi.
La raccolta fondi che la Cooperativa Sociale Cento Fiori ha lanciato con un proprio contributo ha raggiunto dei grandi risultati, che per trasparenza rendicontiamo:
Totale raccolto: € 10.437
Spese sostenute per rimpatrio e pratiche funebri: € 7.335,81
Spese sostenute per accompagnamento salma in Pakistan da parte di un amico di Ali viaggio a/r: € 999,00
Totale spese complessive: € 8.334,81
Somma rimanente: € 2.102,19
Il conto resterà aperto ancora per 15 giorni, e ogni ulteriore donazione sarà destinata ad aiutare la famiglia di Ali nel pagamento dei debiti contratti per le spese del viaggio per arrivare in Italia e per le difficili condizioni affrontate durante la sua permanenza e le sue detenzioni in Libia.
Grazie ancora a tutte e tutti per la fiducia, la solidarietà e il rispetto dimostrati. Questa raccolta è stata una dimostrazione concreta di solidarietà, vicinanza e umanità condivisa.
L'articolo Ali è tornato tra i suoi cari. La Cooperativa sociale Cento Fiori ringrazia la comunità pakistana, la generosità riminese e la professionalità delle onoranze funebri Terra Cielo di Rimini proviene da Cento Fiori, Rimini.
La tragica attualità del Vicino Oriente è al centro dell’attenzione, anche qui nel riminese. Sono diverse infatti le realtà e le persone impegnate ad alleviare per quanto possibile le vittime degli eventi che stanno destabilizzando la pace. Oggi più che mai si levano le voci per “fermare genocidio e apartheid, ottenere giustizia per i crimini di guerra e cambiare la narrazione mainstream di media e politica”. In due parole, “Gaza chiama”, l’incontro di sabato 18 ottobre alle 16 con i testimoni riminesi che hanno partecipato alla Global Sumud Flotilla, Michela Monte (giornalista) e Marco Croatti (senatore), insieme a Yousef Hamdouna, responsabile dei programmi Educaid per il Medio Oriente, Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia – Romagna, con la moderazione di Vera Bessone.
Durante l’incontro che si terrà presso la sede CGIL di Rimini (salone Adriano Polverelli), via Caduti di Marzabotto 30, Rimini, ci saranno anche le letture di Sabrina Foschini e Tamara Balducci. Immediatamente prima dell’iniziativa, alle 15.30 si terrà l’inaugurazione dell’opera d’arte su Gaza di Giovanni Aureli con la collaborazione di Emma Baiesi Lanfranchi.
Gaza chiama è promossa da Cooperativa sociale Cento Fiori, CGIL Rimini, AssoPace Palestina, Coordinamento donne Rimini, Il Palloncino Rosso, ANPI Comitato Provinciale Rimini.
L'articolo “Gaza chiama”, Rimini risponde: le testimonianze di chi ha partecipato alla Global Sumud Flotilla, le azioni per la pace nel Vicino Oriente. proviene da Cento Fiori, Rimini.
Notizie ImpreseOggi
CNCA Emilia-Romagna esprime la propria solidarietà e vicinanza al Comune di Bologna, ai SerDP e agli Enti del Privato Sociale che in Regione attuano interventi di Riduzione del Danno (RdD) e Limitazione dei Rischi (LdR), per gli attacchi politici ricevuti in merito alla distribuzione in strada di pipe destinate alla tutela della salute delle persone che fanno uso di crack.
Questi attacchi stupiscono ancora di più oggi, quando le politiche e gli interventi di RdD e LdR risultano ormai consolidati e validati da decenni all’interno della comunità scientifica e tra gli operatori della prevenzione; tant’è che gli interventi di RdD dal 2017 sono inclusi a pieno titolo nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che lo Stato dovrebbe garantire ad ogni cittadino e cittadina.
Alla base di questi interventi non c’è una “resa”, né tanto meno un “favorire” il consumo di sostanze, ma vi sono principi validati scientificamente ed eticamente, prima ancora che di buon senso:
Per questo un’ulteriore polemica sugli interventi di RdD ci pare pretestuosa e frutto di un dibattito arretrato.
Crediamo invece che la sfida dovrebbe essere opposta, ovvero garantire in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale servizi e interventi che, seppur riconosciuti dai LEA, risultano allo stato attuale ancora implementati a macchia di leopardo sui diversi territori.
Auspichiamo che le politiche di RdD e LdR tornino ad essere a pieno titolo incluse e riattualizzate all’interno del dibattito sul fenomeno delle dipendenze (a cominciare dalla prossima Conferenza Nazionale sulle Droghe del 7 e 8 novembre); un fenomeno oggi quanto mai complesso e sfaccettato e che, proprio per questo, richiede approcci multidimensionali (non paternalistici o moralistici) e proposte di cura e presa in carico della persona tossicodipendente che non possono essere legate esclusivamente ad una condizione di astinenza dall’uso.
Riuscirà la politica ad essere adeguata a questa sfida? Almeno una parte di essa ci sembra proprio che ancora oggi non lo sia.
L’Esecutivo CNCA Emilia-Romagna
Cristian Tamagnini, Silvia Salucci, Fabio Salati, Giorgia Olezzi, Nello Calvi
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