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Frontalieri, il Governo accetta il tavolo di concertazione con sindacati e organizzazioni dei lavoratori.

Si riapre il capitolo fiscale per i lavoratori frontalieri, il gruppo Ds della Camera “incassa” il sì del Governo ad aprire immediatamente un tavolo di confronto con i sindacati e le organizzazioni di rappresentanza dei frontalieri. L’impegno è contenuto in un ordine del giorno Gambini, presentato dalla collega Roberta Pinotti durante la discussione in Aula del disegno di legge sugli Adempimenti comunitari e fiscali, riscossione e procedure di contabilità” (Atto Camera 3524). “Credo sia di importanza fondamentale per le rivendicazioni dei frontalieri – ha detto Sergio Gambini, “bloccato” a Rimini per i postumi di un’operazione chirurgica- perché finalmente accoglie la richiesta che ho avanzato in Finanziaria, all’indomani della sciagurata approvazione della doppia imposizione. Fortunatamente la nostra pressione ha indotto il ministero delle Finanze a chiarire attraverso la circolare sia che le imposte pagate a San Marino vengono assorbite da quelle pagate in Italia, sia che la franchigia di 8 mila euro si sommi alla quota esente dalla tassazione valida per tutti i contribuenti. Restava aperta la questione principale, la revisione della norma”.

Il Governo, rappresentato in Aula dal sottosegretario all’Economie e Finanze Maria Teresa Armosino accetta di “costituire immediatamente un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali e con quelle di rappresentanza dei lavoratori frontalieri, per verificare gli effetti della nuova norma e l’impatto sui redditi colpiti. La verifica – si legge ancora nel paragrafo accolto dall’Esecutivo - deve contemplare la possibilità di un sollecito intervento di correzione della misura adottata”. “Mi attendo che le organizzazioni sindacali colgano l’occasione di questo risultato dell’iniziativa parlamentare per sollecitare immediatamente al governo la convocazione del tavolo. Sarà in quella sede che potranno essere verificate le sperequazioni prodotte dalla Finanziaria e definite le necessarie modifiche. La crisi dell’Alf che si consuma in questi giorni credo possa trovare una riposta nelle urgenti iniziative di lotta promosse dalle organizzazioni sindacali. Se la convocazione del tavolo non sarà sostenuta dalla mobilitazione, infatti, sarà assai difficile modificare le scelte del governo che hanno così gravemente danneggiato i lavoratori frontalieri di San Marino”.

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