Rafforzamento stabile della dotazione organica delle forze dell'ordine della provincia, rinforzi estivi sganciati dalla trattativa annuale, il commissariato a Riccione e lo sblocco della nuova Questura di Rimini: sono quattro i punti che compongono il "pacchetto sicurezza", quattro aspetti essenziali per la Riviera. Tutt'altro rispetto agli annunci di pochi rinforzi in più, fatti giungere con molto ritardo, "a stagione estiva iniziata da tempo". E' quanto emerge dagli incontri che i parlamentari dell'Ulivo, il senatore Sergio Zavoli e il deputato Sergio Gambini, hanno avuto insieme alla responsabile Ds per la sicurezza Marcella Lucidi ed il segretario Ds Riziero Santi con le istituzioni, gli assessori e i comandanti dei corpi di polizia municipale delle città costiere, i sindacati delle forze di polizia e i rappresentanti delle categorie. Una ricostruzione "dell'emergenza sicurezza" per dare risposte immediate e per preparare gli impegni verso i cittadini. Di fronte al sostanziale fallimento delle azioni promesse del governo, come i dati nazionali e locali dimostrano - spiegano i parlamentari Ds, in conferenza insieme al Presidente della Provincia Ferdinando Fabbri - la Sicurezza resta una priorità, e su questo tema vogliamo darci nuovi orizzonti ed impegni".
Ieri mattina due appuntamenti, con il Prefetto e con il Questore, nel pomeriggio colloqui il tessuto sociale ed economico della Provincia, un tour de force che ha evidenziato da una parte il messaggio rassicurante delle istituzioni e dall'altro l'immagine preoccupata e la sensazione di un peggioramento della situazione. "Siamo reduci da anni di buoni risultati raggiunti grazie alle forze dell'ordine - ha detto Gambini durante la conferenza stampa conclusiva degli incontri - tuttavia si percepisce il logoramento, la stanchezza, il rischio che tutto questo lavoro venga vanificato dalla demotivazione. Nello stesso tempo le categorie hanno evidenziato una sensazione di peggioramento".
Una situazione che per Sergio Zavoli necessita di una maggiore integrazione tra gli Enti locali: "le nostre istanze di maggiore presenza stabile delle forze dell'ordine devono integrarsi, diventare regionali. Otterrebbero sicuramente un effetto diverso, escluderebbero l'assolo di qualche annuncio fatto a beneficio dei media. In questo la Regione si sta muovendo, studiando una Fondazione che sostenga le vittime dei reati". Mentre Riziero Santi, segretario Ds, aggiunge: "l'iniziativa del sottosegretario Berselli non si giustifica, con due uomini in più non facciamo qualche pattuglione, abbiamo bisogno di effettivi per fare prevenzione, piuttosto che repressione". Per i parlamentari c'è l'esigenza di una nuova stagione dei protocolli d'intesa tra il territorio e lo Stato, già sperimentati con successo nel 1998, una stagione che ha portato ad una proficua collaborazione tra polizie municipali e forze dell'ordine, destinata però ad esaurirsi se non viene rinnovata. "Non so come sia abituato a Bologna. Forse Berselli non conosce ancora bene i riminesi - commenta Sergio Gambini - ma sarà difficile farci festeggiare l'arrivo dei rinforzi estivi con più di un mese di ritardo".