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“Il disagio giovanile non si combatte né inasprendo le pene né depauperando la prevenzione e l’assistenza sociale. L’abbandono dello stato delle periferie urbane, i tagli sociali inaspriscono il disagio che poi, sconsideratamente, qualcuno pensa di arginare promulgando dei disegni di legge, come il cosiddetto DL Caivano sul tavolo del Consiglio dei ministri, che servono a mostrare inutilmente muscoli per produrre solo consenso, non veri risultati”. Cristian Tamagnini, presidente della Cooperativa Sociale Cento Fiori, che gestisce numerosi strutture di recupero dalle dipendenze e fa azioni di prevenzione tra i giovani del territorio riminese, interviene sulle ultime mosse del Governo in tema di problemi giovanili.
“Autorevoli magistrati di corti minorili sono già intervenuti per sottolineare l’inutilità di meri slogan come “inasprimento delle pene”, io sottolineo che “prevenzione”, “rieducazione” e “integrazione” sono le parole chiave per intercettare il disagio giovanile prima che questo diventi devianza. Lo abbiamo toccato con mano anche noi, quando una nostra struttura è stata attaccata da un gesto vandalico. Uno dei protagonisti ha scontato la pena alternativa aiutando le vittime e non solo ha compreso la portata del suo gesto, ma, dopo, è diventato un supporto al nostro lavoro, cosa di cui siamo orgogliosi”.
“La verità scomoda per chi ama le soluzioni che infiammano l’opinione pubblica – dice Tamagnini – è che tagliare i servizi sociali e sanitari toglie linfa alla prevenzione, limita il lavoro delle strutture professionali di accoglienza come comunità e case famiglia, depaupera il nostro patrimonio di educatori professionali, abbandona a loro stessi i giovani a rischio. E mi limito a questi aspetti, perché altri autorevoli membri della magistratura hanno puntato il dito sui tagli alla giustizia minorile, che si riverbera anche nelle strutture di accoglienza. Caivano è un monito per la nostra società e invece di farlo nostro per combatterlo, con provvedimenti sbagliati purtroppo puntiamo a farlo prosperare”.
L'articolo Cristian Tamagnini, Cento Fiori: “Dl Caivano inutile, prevenzione, rieducazione, integrazione sono le tre parole per combattere la devianza giovanile” proviene da Cento Fiori, Rimini.
Nello stand offerto dalla manifestazione i tre hanno creato un set per cosplayer per immergerli col fotoritocco nei loro universi fantasy, gratuitamente. Una prova di autoimprenditoria: il progetto Lavorare in Rete della Regione Emilia – Romagna con la Cooperativa Sociale New Horizon e tutor tecnico della Cooperativa Sociale Cento Fiori.
Rimini – Una start up speciale, come lo sono le doti dei tre ragazzi che, grazie al palcoscenico di RiminiComix, hanno potuto misurarsi per partire con le loro imprese con due delle loro passioni, il cosplay (ovvero l’arte di giocare impersonando personaggi della fantasia fumettistica, cinematografica, manga e dell’animazione) e l’informatica. E nello stesso tempo misurarsi con se stessi, superando i limiti che talvolta comportano le loro disabilità nel misurarsi con gli altri. Tanti altri. In questa storia c’è uno stand messo a disposizione dall’organizzazione della manifestazione riminese nel Villaggio Cosplay, un fondale dove i cosplayer si mettevano in posa e infine la magia dei tre ragazzi che, in punta di dita, li fotografavano per immergerli, con la maestria nel fotoritocco, nei mondi fantastici che giovani da tutta Italia hanno impersonato a Rimini.
Loro, i tre protagonisti, hanno avuto tre giorni di lavoro ininterrotto, che è stato l’epilogo di una preparazione all’evento e, nello stesso tempo, una prima tappa per la start up che potrebbe nascere con il progetto Lavorare in Rete, finanziato dalla Regione Emilia – Romagna per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità e curato in questo caso dalla Cooperativa New Horizon nelle persone delle educatrici Valentina Ferrini e Ilaria Sacchetti, con il tutoraggio tecnico del giornalista Enrico Rotelli, della Cooperativa Sociale Cento Fiori. I tre ragazzi infatti, due maghi del software di elaborazione grafica e una giovane illustratrice, hanno cercato di offrire al pubblico di cosplayer un servizio di “assaggio” delle loro possibilità e, insieme, un omaggio alla loro fantasia, rielaborando gratuitamente le loro immagini per immergerle negli scenari fantasiosi dei personaggi che incarnavano. L’idea era di lavorare in tempo reale – uno dei ragazzi alla registrazione, uno alle fotografie, uno alla elaborazione grafica – ma la risposta del pubblico è stata massiccia: oltre 250 cosplayer in tre giorni di apertura dello stand si sono fatti ritrarre. Un lavoro tanto impegnativo quanto inaspettato che ha costretto i tre a rivedere i tempi di realizzazione: gran parte delle foto sono state lavorate e raggiungeranno la mail o il telefono dei protagonisti del photo-opportunity.
«I tre ragazzi hanno costruito con la loro intraprendenza una professionalità con l’elaborazione di immagini e alcune esperienze elaborando foto di cosplayer, l’altra loro grande passione – dice Valentina Ferrini della Cooperativa Sociale New Horizon – e insieme stiamo cercando di vedere se può essere per loro uno sbocco professionale, visti i risultati che hanno raggiunto e che possono superare. L’occasione che ci ha offerto RiminiComix grazie all’interessamento di Sabrina Zanetti, mettendo a disposizione gratuitamente uno stand, è stata per i ragazzi di forte impatto per misurarsi con il pubblico, un aspetto non indifferente per chi ha alcune disabilità. Ma anche di misurarsi con gli impegni e le necessità insite nell’avvio di una piccola impresa. E’ vero che parliamo delle loro passioni, ma è anche vero che per vivere del proprio lavoro occorre sapersi promuovere – hanno creato un roll-up, delle immagini promozionali, organizzato lo stand – occorre imparare a far fronte ai desideri dei “clienti”, misurare le proprie forze, saper valutare le proprie capacità. In questo caso i cosplayer ricevevano un servizio assolutamente gratuito, ma dei tanti che hanno scelto di farsi ritrarre forse qualcuno vorrà in occasioni future una nuova immagine e per i nostri tre ragazzi vorrà dire un’opportunità che hanno creato e voluto con le loro forze. E un aiuto da Regione Emilia – Romagna, New Horizon, Cooperativa Sociale Cento Fiori di Rimini e Rimini Comix».
L'articolo Il mondo Cosplay, una passione che da RiminiComix per tre ragazzi con disabilità può diventare una opportunità professionale proviene da Cento Fiori, Rimini.
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