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Bocciata dalla Camera la proroga fiscale per i frontalieri, nel 2003 ci sarà la doppia imposizione?

Bocciato in Aula l’emendamento Gambini per scongiurare anche quest’anno la doppia imposizione fiscale ai frontalieri italiani a San Marino e nel principato di Monaco. Respinto oggi pomeriggio l’emendamento, insieme a quello “fotocopia” prodotto da alcuni parlamentari del centrodestra, con 221 voti contrari e 171 sì. “E’ un fatto molto grave – ha commentato il deputato Ds Sergio Gambini - perché è la prima volta che nella legge Finanziaria non viene inserita la proroga che scongiura la doppia imposizione. Fin dal 1997 il Parlamento ha riconosciuto che la mancata stipula di convenzioni tra l’Italia e i confinanti paesi San Marino e Principato di Monaco non può ricadere sui lavoratori frontalieri, penalizzandoli. Il principio che la responsabilità dei mancati provvedimenti è dello Stato, non dei lavoratori, è stato per la prima volta dal ’97 disatteso”.

L’emendamento all’art. 5 della Finanziaria che prorogava di un altro anno l’attuale regime fiscale è stato votato solo dall’Ulivo, mentre il Polo ha preferito seguire l’indicazione del relatore di maggioranza e del Governo, bocciandolo. Alla protesta in Aula del deputato di Rimini, Sergio Gambini, si sono aggiunte anche le voci dei colleghi dell’Ulivo e del ligure Giorgio Bornacin (An), tra i presentatori di un identico emendamento che ne ha condiviso la sorte. Poi, dai banchi del Governo, è intervenuto il sottosegretario per l’Economia e le Finanze Giuseppe Vegas, riaprendo uno spiraglio. Per Sergio Gambini “l’invito alla ripensamento che ho lanciato in Aula ha colpito nel segno. Al di là delle giuste polemiche che il centrosinistra ha rivolto ai parlamentari della maggioranza, che hanno fatto mancare il loro voto di sostegno ai frontalieri, il dibattito ha registrato le dichiarazioni di parlamentari della Casa della Libertà che hanno invitato il Governo a riesaminare la questione. Lo stesso sottosegretario Vegas, concludendo la discussione, si è impegnato a riesaminare la questione al Senato”.

“Insomma è una grave battuta d’arresto – continua il deputato di Rimini - ma il risultato non è ancora definitivamente compromesso. Per quello che mi riguarda presenterò nei prossimi giorni, al termine delle votazioni della Finanziaria alla Camera, un ordine del giorno perché le dichiarazioni di buona volontà dei colleghi diventino impegni stringenti e i parlamentari della maggioranza possano, con il loro voto, contribuire a risolvere il problema. L’appuntamento perciò è qui alla Camera per lunedì e al Senato nelle prossime settimane, dove il senatore Sergio Zavoli mi ha già assicurato che presenterà l’emendamento atteso dai frontalieri”.

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