Approda nell’aula della Camera dei Deputati la discussione della legge Finanziaria 2004, che conferma già nella prima stesura la doppia imposizione fiscale per i lavoratori frontalieri impegnati a San Marino. Contro questa conferma l’emendamento presentato dal deputato Sergio Gambini, affiancato dai parlamentari Ds romagnoli e liguri. Nessun segnale a favore del regime fiscale degli oltre 10mila lavoratori italiani, 5 mila romagnoli, dagli altri gruppi parlamentari: “sono piuttosto preoccupato da quest’assenza di iniziativa – commenta Gambini – mi aspettavo l’aiuto da deputati liguri del centrodestra come in passato. Sarebbe stato il segno di voler abolire la doppia imposizione, “inventata” a sorpresa nella Finanziaria dello scorso anno. Invece nulla, questa assenza lascia presagire la volontà del Governo di andare avanti così. Spero comunque che almeno sul bonus fiscale ci siano margini di manovra. Io ed i colleghi Ds abbiamo chiesto, con un altro emendamento, anche questo: innalzare la franchigia da 8mila a 15 mila euro”.
“Non mi faccio grandi illusioni per le proposte presentate – spiega il parlamentare riminese – Se il governo vorrà riparare è chiaro che inserirà le modifiche nel maximendamento alla fine delle votazioni. Ma in questa fase dell’iter della Finanziaria è necessario segnalare il problema del regime fiscale degli italiani a San Marino, e lo si deve fare con gli emendamenti. La mancanza di questi segnali dai banchi del centrodestra mi danno l’impressione che tutto sia già nel dimenticatoio del Governo, che si continui a mantenere una situazione di precarietà. Ogni anno, con la Finanziaria, si determina di quali dimensioni è la stangata. E se il prossimo anno il governo decidesse che per fare cassa si deve inasprire il prelievo sui frontalieri? Presentare un emendamento che cancelli la doppia imposizione, riportando il regime fiscale alla situazione precedente, è importante perché invoca un principio: il trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri deve essere sancito per legge ordinaria, come prevedono gli accordi bilaterali. Legge che il governo italiano ancora non ha fatto”.
Non c’è solo il problema della doppia tassazione nell’agenda parlamentare di Gambini. Il deputato attende la risposta del Governo a due interpellanze sull’altro problema dei frontalieri: la precarietà del rapporto di lavoro. “Sono intenzionato a riportare l’attenzione della Camera sul tema dei diritti, visto che il Governo ancora non mi ha risposto sulle condizioni dei lavoratori italiani a San Marino. Oggi c’è una novità importante, la lettera del capounità della Direzione Generale occupazioni e affari sociali della Commissione Europea, inviata al Presidente del Consiglio Sindacale Interregionale, proprio su questo argomento. La lettera, come riportata dalla stampa locale, è inequivocabile. E sancisce l’obbligo della Repubblica di non discriminare i lavoratori comunitari che operano sul proprio territorio. Devo pensare che il silenzio del governo sammarinese sia legato alla crisi politica che attraversa. Senza spiegazioni è invece quello del Governo italiano. Dopo due interrogazioni inevase, questa volta sono intenzionato a chiedere il Question time, nella commissione Affari Europei della Camera, per ottenere una risposta immediata. Mi sono già accordato con il capogruppo Ds in questa commissione, Domenico Bova, per inserire il quesito nel più vicino Question time previsto nella commissione e ottenere finalmente la risposta. Così sapremo perché il Governo italiano non è ancor intervenuto presso la Commissione Europea per tutelare i diritti dei propri cittadini”.