“Le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali di polizia non erano infondate: un ulteriore ritardo nell’invio dei rinforzi estivi. Al 6 giugno le unità sarebbero soltanto 132 rispetto alle 197 promesse”. Sergio Gambini sollecita il ministro dell’Interno attraverso un’interrogazione a risposta scritta, depositata quest’oggi alla Camera. “Ancora più grave – continua il parlamentare riminese - appare la situazione se si esamina la composizione dei rinforzi giunti. Soltanto 94 sarebbero destinati alla questura, gli altri appartengono alla Polfer o alla Polstrada. Le conseguenze sono preoccupanti per l’attività di controllo del territorio. Ciò produce infatti una dotazione assolutamente insufficiente dei posti di polizia di Riccione e di Bellaria: 33 uomini a Riccione contro i 46 del 2001 e i 53 del 2000, 24 uomini a Bellaria contro i 25 del 2001 e i 27 del 2000”.
Per Gambini la provincia di Rimini “registra un deficit strutturale negli organici delle forze preposte alla tutela dell’ordine pubblico, che non è stato colmato dai modesti aumenti di dotazione realizzati negli anni passati. Le condizioni di sicurezza dei cittadini, di convivenza civile, di serena vivibilità urbana, sono decisive – ricorda il parlamentare - oltre che per la vita dei residenti, anche per il successo delle attività economiche legate all’ospitalità turistica.
La peculiarità dell’assetto economico produttivo, continua Gambini ”espone la provincia a particolari presenze di criminalità diffusa e di attività illegali che richiedono uno stringente impegno di presenza e controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Il progressivo allungamento della stagione turistica, la destagionalizzazione del turismo congressuale, di quello fieristico e di altri segmenti di offerta, hanno spostato su di un arco temporale più lungo le esigenze di migliore e più qualificato controllo del territorio”.
“Quali sono - chiede Gambini al ministro dell’Interno - le ragioni che non hanno consentito di mantenere gli impegni e le promesse a suo tempo dichiarate alle autorità di governo locale”; “se non intenda urgentemente intervenire per mantenere, seppur con grave ritardo, gli impegni presi per la tutela dell’ordine pubblico nella provincia di Rimini”.
