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Superbonus 110%: la pertinenza staccata dall’edificio principale gode autonomamente del beneficio del Sismabonus.

Con la risposta n. 806/2021 pubblicata sul suo sito il 13 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ammette che la pertinenza staccata dall’edificio possa godere del beneficio del Super Sismabonus con un suo massimale a parte.

Il caso sottoposto all’Amministrazione Finanziaria riguarda un contribuente che è familiare convivente con il coniuge proprietario di un appartamento in un edificio bifamiliare e di una piccola costruzione staccata ad uso accessorio, composta da due pertinenze autonomamente accatastate come autorimessa la prima e come cantina la seconda. Su quest’ultima costruzione staccata si andrà a realizzare un intervento di demolizione e ricostruzione rispettando la sagoma originaria, con un salto di almeno tre classi di rischio sismico. Il contribuente domanda se può far rientrare nel calcolo dei lavori sulle parti comuni anche il fabbricato staccato dall’edificio principale ma all’interno della medesima area cortilizia.

La risposta sul punto specifico è negativa. L’Agenzia, infatti, richiamando la circolare n. 30/E del 2020, risponde che nel calcolo del massimale dei lavori sulle parti comuninon devono essere considerate le pertinenze collocate in un edificio diverso da quello oggetto degli interventi”. Tuttavia, però, si potrà usufruire del Superbonus sismico calcolato su un limite distinto di spesa di euro 96.000. Richiamandosi, infatti, sia alla circolare 30/e che all’art. 16-bis del Tuir, l’Agenzia scrive espressamente che vi è la possibilità di fruire delle detrazioni Sismabonus e Superbonus anche se l’intervento riguarda solo le pertinenze di una unità abitativa e non anche quest’ultima. Con la precisazione, però, che nel conteggio del limite occorrerà tenere conto anche delle spese di ristrutturazione del patrimonio edilizio, che dovranno rientrare nel raggiungimento del limite complessivo ammesso per i lavori di Sismabonus, in quanto questo non gode di un suo massimale a parte.

Infine l’Agenzia delle Entrate ribadisce quanto già detto in altri documenti di prassi e cioè che le spese relative alle parti comuni godono di un limite diverso e autonomo rispetto a quello in essere per la propria abitazione e le eventuali pertinenze.

 

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Superbonus 110%: la pertinenza staccata dall’edificio principale gode autonomamente del beneficio del Sismabonus.

Con la risposta n. 806/2021 pubblicata sul suo sito il 13 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ammette che la pertinenza staccata dall’edificio possa godere del beneficio del Super Sismabonus con un suo massimale a parte.

Il caso sottoposto all’Amministrazione Finanziaria riguarda un contribuente che è familiare convivente con il coniuge proprietario di un appartamento in un edificio bifamiliare e di una piccola costruzione staccata ad uso accessorio, composta da due pertinenze autonomamente accatastate come autorimessa la prima e come cantina la seconda. Su quest’ultima costruzione staccata si andrà a realizzare un intervento di demolizione e ricostruzione rispettando la sagoma originaria, con un salto di almeno tre classi di rischio sismico. Il contribuente domanda se può far rientrare nel calcolo dei lavori sulle parti comuni anche il fabbricato staccato dall’edificio principale ma all’interno della medesima area cortilizia.

La risposta sul punto specifico è negativa. L’Agenzia, infatti, richiamando la circolare n. 30/E del 2020, risponde che nel calcolo del massimale dei lavori sulle parti comuninon devono essere considerate le pertinenze collocate in un edificio diverso da quello oggetto degli interventi”. Tuttavia, però, si potrà usufruire del Superbonus sismico calcolato su un limite distinto di spesa di euro 96.000. Richiamandosi, infatti, sia alla circolare 30/e che all’art. 16-bis del Tuir, l’Agenzia scrive espressamente che vi è la possibilità di fruire delle detrazioni Sismabonus e Superbonus anche se l’intervento riguarda solo le pertinenze di una unità abitativa e non anche quest’ultima. Con la precisazione, però, che nel conteggio del limite occorrerà tenere conto anche delle spese di ristrutturazione del patrimonio edilizio, che dovranno rientrare nel raggiungimento del limite complessivo ammesso per i lavori di Sismabonus, in quanto questo non gode di un suo massimale a parte.

Infine l’Agenzia delle Entrate ribadisce quanto già detto in altri documenti di prassi e cioè che le spese relative alle parti comuni godono di un limite diverso e autonomo rispetto a quello in essere per la propria abitazione e le eventuali pertinenze.

 

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Sismabonus 110%, Ecobonus 110% e Rigenerazione urbana in Centro Storico a Rimini con la consulenza dello studio Grassi Benaglia Moretti.

Con la stipula degli ultimi due passaggi di proprietà si è concluso definitivamente l’intervento “Residenza Cavalieri”, ubicato nel Centro Storico di Rimini e realizzato dalla società Rimini Casa & Ambiente srl, e che ha visto alternarsi nel cantiere la cooperativa CEV – Cooperativa Edile Viserbese per quanto riguarda la costruzione e le strutture, Ubisol srl per quanto riguarda tutta la parte impiantisca e di adeguamento energetico, e l’architetto Silvia Pulcinelli per quanto riguarda la progettazione architettonica e la direzione lavori. Un intervento questo che può essere considerato un esempio di “Rigenerazione Urbana”, la cui normativa è all’esame del Senato e per la quale si sta attendendo la sua approvazione. Dalla demolizione di un vecchio edificio abbandonato, risalente ai primi anni 60, si è arrivati, infatti, alla costruzione di nove unità immobiliari tutte in classe energetica A++++ e adeguate alla normativa antisismica. Noi, da parte nostra, abbiamo fatto questo:
  • Seguire la pratica di acquisto all’asta del vecchio fabbricato. La società Rimini Casa & Ambiente srl, infatti, ha acquisito la proprietà dell’immobile tramite un’asta giudiziaria, e il nostro Studio ha fornito tutta la consulenza specifica necessaria, dall’impostazione dell’offerta fino a seguire la relativa procedura di gara e successiva assegnazione;
  • Definizione del business plan dell’intervento, attività necessaria per pianificare l’effettiva sostenibilità economica finanziaria dell’investimento nonché per stabilire il posizionamento degli appartamenti all’interno del mercato immobiliare di Rimini;
  • Studio della normativa del settore e predisposizione della contrattualistica, sia quella necessaria per regolare i rapporti con i fornitori e i tecnici, sia quella relativa ai preliminari di vendita. Lo studio, poi, ha affiancato la società anche nella verifica dei rogiti di vendita definitivi;
  • Studio dei possibili bonus fiscali che l’intervento poteva beneficiare e la predisposizione delle pratiche necessarie alla loro effettiva fruizione. In tal senso gli acquirenti hanno potuto beneficiare del Super Sisma Bonus 110%, che la società ha scontato direttamente in fattura agli acquirenti, liberandoli dalle incombenze burocratiche e amministrative conseguenti. Quest’ultima, poi, grazie allo studio effettuato dai nostri professionisti, è riuscita a beneficiare dei bonus energetici ordinari. Ovviamente lo studio ha apposto anche i relativi visti di conformità, necessari per poter scontare i bonus fiscali di cui si aveva diritto.
A questo punto lo Studio non può che esprimere la propria soddisfazione per la fiducia che gli è stata accordata dalla società Rimini Casa & Ambiente srl e che ancora una volta dimostra come i propri professionisti siano preparati ad affrontare il tema della Transizione Energetica e della Rigenerazione delle aree urbane, soprattutto quelle dei centri storici, che tanta importanza avranno nel prossimo futuro.   Notizie ImpreseOggi
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Sismabonus 110%, Ecobonus 110% e Rigenerazione urbana in Centro Storico a Rimini con la consulenza dello studio Grassi Benaglia Moretti.

Con la stipula degli ultimi due passaggi di proprietà si è concluso definitivamente l’intervento “Residenza Cavalieri”, ubicato nel Centro Storico di Rimini e realizzato dalla società Rimini Casa & Ambiente srl, e che ha visto alternarsi nel cantiere la cooperativa CEV – Cooperativa Edile Viserbese per quanto riguarda la costruzione e le strutture, Ubisol srl per quanto riguarda tutta la parte impiantisca e di adeguamento energetico, e l’architetto Silvia Pulcinelli per quanto riguarda la progettazione architettonica e la direzione lavori. Un intervento questo che può essere considerato un esempio di “Rigenerazione Urbana”, la cui normativa è all’esame del Senato e per la quale si sta attendendo la sua approvazione. Dalla demolizione di un vecchio edificio abbandonato, risalente ai primi anni 60, si è arrivati, infatti, alla costruzione di nove unità immobiliari tutte in classe energetica A++++ e adeguate alla normativa antisismica. Noi, da parte nostra, abbiamo fatto questo:
  • Seguire la pratica di acquisto all’asta del vecchio fabbricato. La società Rimini Casa & Ambiente srl, infatti, ha acquisito la proprietà dell’immobile tramite un’asta giudiziaria, e il nostro Studio ha fornito tutta la consulenza specifica necessaria, dall’impostazione dell’offerta fino a seguire la relativa procedura di gara e successiva assegnazione;
  • Definizione del business plan dell’intervento, attività necessaria per pianificare l’effettiva sostenibilità economica finanziaria dell’investimento nonché per stabilire il posizionamento degli appartamenti all’interno del mercato immobiliare di Rimini;
  • Studio della normativa del settore e predisposizione della contrattualistica, sia quella necessaria per regolare i rapporti con i fornitori e i tecnici, sia quella relativa ai preliminari di vendita. Lo studio, poi, ha affiancato la società anche nella verifica dei rogiti di vendita definitivi;
  • Studio dei possibili bonus fiscali che l’intervento poteva beneficiare e la predisposizione delle pratiche necessarie alla loro effettiva fruizione. In tal senso gli acquirenti hanno potuto beneficiare del Super Sisma Bonus 110%, che la società ha scontato direttamente in fattura agli acquirenti, liberandoli dalle incombenze burocratiche e amministrative conseguenti. Quest’ultima, poi, grazie allo studio effettuato dai nostri professionisti, è riuscita a beneficiare dei bonus energetici ordinari. Ovviamente lo studio ha apposto anche i relativi visti di conformità, necessari per poter scontare i bonus fiscali di cui si aveva diritto.
A questo punto lo Studio non può che esprimere la propria soddisfazione per la fiducia che gli è stata accordata dalla società Rimini Casa & Ambiente srl e che ancora una volta dimostra come i propri professionisti siano preparati ad affrontare il tema della Transizione Energetica e della Rigenerazione delle aree urbane, soprattutto quelle dei centri storici, che tanta importanza avranno nel prossimo futuro.   Notizie ImpreseOggi
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Gian Marco Casadei torna da sindaco a Vallecchio, dopo averne siglato con il collega di Rimini Massimo Conti la convenzione per la nascita nel 1984

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mar, 30/11/2021 - 17:17
Il primo cittadino di allora, recentemente rieletto, ha fatto visita all’ex podere Fantini, così si chiamava all’epoca. Ad accoglierlo i vertici della Cento Fiori. Il ricordo: il confronto con la cittadinanza per far nascere la Comunità terapeutica di Vallecchio.

Vallecchio di Montescudo – Nei giorni scorsi il sindaco di Montescudo – Monte Colombo Gian Marco Casadei, accompagnato dal consigliere Gilberto Arcangeli, ha visitato la Comunità terapeutica di Vallecchio, gestita dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori. E’ stato accolto dal presidente Cristian Tamagnini, dalla vice Presidente Gabriella Maggioli, dal direttore Giovanni Benaglia e dal consulente psichiatrico dott. Wiliam Giardi, i quali lo hanno informato sulla gestione e sulla organizzazione della Comunità. Il Sindaco ha incontrato anche gli ospiti della Comunità ed ha visitato l’azienda e i locali dove vengono svolte le diverse attività di recupero.

Per Gian Marco Casadei si è trattato di un ritorno nei luoghi della Comunità da lui fortemente voluta nei primi anni ’80. Allora era sindaco di Montescudo e sui problemi della tossicodipendenza sosteneva che “più delle camminate e fiaccolate occorre fare qualcosa di concreto. Un conto infatti è parlare e auspicare il recupero dei tossicodipendenti, un conto è scendere sul piano pratico delle realizzazioni e delle iniziative”.

La possibilità di realizzare qualcosa di concreto arrivò con l’applicazione della Legge 23 dicembre 1978 n. 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (art.66). I beni mobili ed immobili dell’Ente Ospedaliero “S.Fantini” furono trasferiti al patrimonio del Comune in cui erano ubicati con vincolo di destinazione alla Unità Sanitaria Locale. Il Comune di Montescudo, fra i beni intestati, aveva il podere di Vallecchio che l’Amministrazione Comunale pensava di destinare a sede di una Comunità per il recupero dei tossicodipendenti. C’era un comprensibile timore nella popolazione, come era già successo nella vicina San Patrignano, per cui il sindaco Gian Marco Casadei, prima del Consiglio Comunale che doveva deliberare in merito, convocò una Assemblea pubblica con la popolazione.

“ Nella proposta di Comunità che vi presentiamo- sostenne il Sindaco che presiedeva l’Assemblea – c’è il rispetto degli originali interessi dell’Ente Opera Pia Ospedale “S. Fantini” dei quali io sono il garante nominato da don Giocondo Magnani con il benestare di monsignor Emilio Biancheri, Vescovo di Rimini. Se infatti nel 1923 la priorità era di dare assistenza sanitaria ai braccianti e ai nullatenenti, oggi la priorità è dare assistenza e recupero a persone cadute nella tossicodipendenza”. E aggiunse: “Penso che Monsignor Costantino Fantini se questa sera fosse stato qui al mio posto avrebbe espresso le stesse considerazioni”.

L’Assemblea cittadina, assai partecipata, dimostrò un alto senso civico ed accolse con un solo voto contrario la proposta del sindaco Casadei. Il successivo Consiglio Comunale di Montescudo, con voto unanime , deliberò di cedere gratuitamente in comodato il podere alla Cooperativa Cento Fiori, presieduta da Werther Mussoni, per fare sorgere la Comunità. Il Comune di Rimini stanziò le somme necessarie per la ristrutturazione delle due case coloniche ed il 23 maggio 1984 i sindaci di Rimini e di Montescudo, Massimo Conti e Gian Marco Casadei, firmarono la convenzione.

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La salma di Thiam Muhammad tornerà alla famiglia grazie alla solidarietà di amici e operatori delle associazioni e cooperative di assistenza ai migranti del riminese

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mar, 30/11/2021 - 12:06
Il 32enne senegalese viveva a Rimini dal 2016 ed è scomparso per un incidente a Caserta. La raccolta fondi lanciata dagli operatori della Cento Fiori ha coperto le spese di rimpatrio della bara.

Rimini – Grazie a una colletta di amici e operatori dell’accoglienza riminese il corpo di Thiam Muhammad potrà essere restituito al lutto della sua famiglia. Il 32enne senegalese, che viveva a Rimini dal 2016, è scomparso prematuramente in un incidente stradale nella notte tra il 9 e il 10 novembre. I costi del rimpatrio erano insostenibili per la famiglia, Thiam ha lasciato una madre e dei fratelli in Senegal, così il settore dell’Accoglienza dei migranti della Cooperativa Sociale Cento Fiori ha lanciato la raccolta dei fondi che nel giro di pochi giorni ha raggiunto l’obbiettivo di finanziare il ritorno della salma.

Gli operatori della Cento Fiori hanno organizzato un aperitivo al Circolo del Tennis di Rivazzurra, mentre sul conto corrente aziendale era possibile effettuare le donazioni con la causale “THIAM”. La generosa risposta è stata massiccia e rapida: «Gran parte dei fondi sono stati raccolti durante l’aperitivo, al quale sono intervenuti gli amici di Thiam Muhammad da tutta la provincia e numerosi colleghi delle associazioni e delle cooperative sociali del territorio che assistono i migranti» dice Nicoletta Russo, a nome di tutti i colleghi del settore. Il resto della cifra necessaria è stato coperto dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori. Così, a pochi giorni dal lancio dell’iniziativa sono state già coperte le spese per il rimpatrio della salma ed effettuato il bonifico di 3 mila euro all’agenzia funeraria che se ne sta occupando. Ora si è in attesa che siano perfezionate tutte le procedure burocratiche.

I colleghi del settore Accoglienza Migranti hanno voluto ringraziare lo slancio generoso con un messaggio:

«Venerdì abbiamo emesso il bonifico con l’importo necessario a favore dell’agenzia che si occuperà di riportare il corpo di Muhammad Thiam in Senegal.
Grazie alla solidarietà di tutte e tutti quelli che hanno risposto in pochissimo tempo al nostro appello, che hanno partecipato all’evento e che hanno contribuito alla raccolta fondi.
Grazie per aver reso possibile il ritorno di Thiam a casa».

«Friday we transferred the requested money on the account of the agency that will bring Muhammad Thiam’s body back to Senegal.
We would like to thank all the people that contributed raising funds.
Thank you for making this possible in such a short time.
Thank you for helping us bring Thiam home».

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Fabio Serra campione no kill al pesce più grosso 2021 del lago Arcobaleno di Riccione

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mer, 17/11/2021 - 13:15
In finalissima Fabio Serra batte gli altri 42 vincitori delle gare da marzo a ottobre, martedì e giovedì in notturna, sabato e domenica pomeridiane. Secondo Marco Delvecchio, terzi ex aequo Mario Savini e Mauro Castellani.

Riccione – Fabio Serra è il Campione 2021 del lago Arcobaleno di Riccione della pesca al pesce più grosso no kill. Quarantatré canne si sono contese l’ambito trofeo nella ex cava a San Lorenzo, ora oasi protetta grazie alla Cooperativa Sociale Cento Fiori e alla Lago Arcobaleno ASD che la gestisce. Quarantatre pescatori usciti vincitori nelle gare del calendario al pesce più grosso no kill svoltosi da marzo a ottobre i martedì e i giovedì in notturna e i sabati e le domeniche pomeriggi. Sportivi di tutte le età, dai 9 anni di Leone al decano che ha festeggiato le 70 primavere. Nella finalissima svoltasi all’ultimo grammo ha conquistato il prosciutto più pregiato Fabio Serra, (nella foto: il terzo da sinistra con la maglia rossa), premiato con un San Daniele, secondo Marco Delvecchio (maglia nera primo da dx), che si è aggiudicato un prosciutto di Parma, terzi ex aequo Mario Savini e Mauro Castellani: anche loro si sono aggiudicati un gustoso prosciutto.

Il vincitore Fabio Serra con la sua preda più grossa, ovviamente rilasciata in acqua immediatamente dopo la foto insieme.

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«Giovani e dipendenze: gli orizzonti della prevenzione oltre la pandemia»: i video dei singoli interventi alla tavola rotonda dell’11 settembre 2021

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mer, 17/11/2021 - 11:40

Condotta dalla pedagogista Laura Grossi, responsabile del Centro Diurno della Cento Fiori, la tavola rotonda, ha visto Claudia Luppi, sociologa dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, presentare i dati relativi alla ricerca ESPAD sui “Comportamenti a rischio tra la popolazione studentesca in Emilia Romagna”. A seguire gli interventi di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia – Romagna, Caterina Staccioli, del Ser.DP di Rimini, Michele Sanza, responsabile del Ser.DP di Cesena, Leopoldo Grosso, presidente onorario del Gruppo Abele, e Riccardo De Facci, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) che ha tratto le conclusioni.

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Agevolazioni Superbonus: il Governo Draghi stringe le maglie contro le frodi

Estensione del visto di conformità, asseverazioni di congruità dei tecnici sui prezzi degli interventi, facoltà per l’Agenzia delle Entrate di sospendere l’erogazione del credito, maggiori controlli delle Banche: sono queste, in sintesi, le novità che ha introdotto il Governo Draghi, con il decreto legge n. 157 del giorno 11 novembre 2021, nel tentativo di contrastare le frodi nel settore delle agevolazioni fiscali che ruotano attorno agli interventi edilizi. Procediamo con ordine. Le principali modifiche all’attuale impianto di funzionamento del Superbonus, introdotte con il D.L. 34/2020, e che saranno in vigore dal 12 novembre 2021, sono le seguenti: Visto di conformità anche in caso di utilizzo nella dichiarazione dei redditi. L’articolo 1 del D.L. 157/2021 prevede che nel caso di utilizzo del credito di imposta nella propria dichiarazione dei redditi (per quei contribuenti, quindi, che optano per non cedere a terzi il beneficio) è necessario apporre il visto di conformità. Ipotesi, questa, fino ad oggi che era stata espressamente esclusa. L’unico caso di deroga che viene introdotto è quello che riguarda le dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente all’Agenzia delle Entrate oppure tramite il sostituto di imposta che presta l’assistenza fiscale. In questo caso, infatti, non vi è necessità di richiedere il visto di conformità. Visto di conformità anche per la cessione dei crediti di imposta riguardanti le ristrutturazioni edilizie, bonus facciate, sismabonus ordinario e ecobonus ordinario. Sempre l’articolo 1 del D.L. 157/2021 modifica completamente la disciplina delle cessioni dei crediti per gli interventi diversi da quelli relativi al Superbonus 110. Se fino a ieri cedere i crediti riguardanti ristrutturazioni o bonus facciate era semplicissimo da oggi non sarà più così. Serve infatti apporre il visto di conformità anche in caso di cessione a terzi dei crediti riguardanti le ristrutturazioni edilizie, il bonus facciate, il sismabonus ordinario e l’ecobonus ordinario, così come elencati dall’art. 122 del D.L. 34/2020 Asseverazioni per la congruità dei prezzi riguardanti i crediti di imposta per ristrutturazioni edilizie, bonus facciate, sismabonus ordinario e ecobonus ordinario. Oltre al visto di conformità il D.L. 157/2021 prevede che i tecnici abilitati debbano asseverare la congruità delle spese, ai sensi dell’art. 119, comma 13-bis, anche in caso di cessione dei crediti di imposta riguardanti ristrutturazioni edilizie, bonus facciate, ecobonus e sismabonus ordinario. Sospensione delle comunicazioni dell’avvenuta cessione del credito. L’art. 2 del D.L. 157/2021 prevede che l’Agenzia delle Entrate possa sospendere, per un periodo non superiore a trenta giorni, gli effetti della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, qualora queste presentino dei profili di rischio particolari. Questi profili di rischio possono essere così individuati:
  • Coerenza e regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni inviate con i dati in possesso dell’Amministrazione Finanziaria. Si tratta dei casi, ad esempio, in cui non vi sia corrispondenza con i dati catastali indicati e la proprietà;
  • Verifica dei crediti oggetto di cessione in rapporto ai soggetti, che intervengono nelle operazioni, cui i detti crediti sono correlati, sulla base delle informazioni in possesso dell’Amministrazione Finanziaria. Questa dicitura, che può apparire criptica, in realtà sta a significare che si provvederà a verificare che i soggetti che pongono in essere le operazioni, sia come cedente che come cessionario, non siano già noti all’Agenzia delle Entrate come soggetti a rischio per non avere, ad esempio, mai presentato dichiarazioni dei redditi (soprattutto gli artigiani che ricevono i crediti oggetto di sconto)
Se all’esito del controllo risultano confermati i rischi, la comunicazione di cessione viene respinta ed è considerata come non effettuata. In caso contrario, ovviamente, si procede con l’autorizzazione della cessione.  caso contrario, ovviamente, si procede con l’autorizzazione della cessione. Obbligo per le Banche e gli altri intermediari finanziari di verificare le operazioni sospette. Mentre fino ieri l’erogazione del credito, da parte degli Istituti finanziari, era sostanzialmente libera, dal 12 novembre 2021 vi è l’obbligo per quest’ultimi di applicare alle cessione del credito di imposta tutte le norme che riguardano la segnalazione di operazioni sospette. In particolare il D.L. 157/2021 opera un richiamo esplicito all’art. 35 del D.Lgs. 231/2007, che norma l’obbligo di segnalazione di operazioni sospette e al successivo art. 42 che disciplina l’obbligo di astensione, cioè l’obbligo di non procedere all’operazione finanziaria richiesta qualora si è nell’impossibilità di verificarne la correttezza. In sostanza, con la modifica normativa introdotta, Banche e operatori finanziaria dovranno verificare approfonditamente la natura dell’operazione con un inevitabile, quindi, allungamento dei tempi per l’erogazione del corrispettivo della cessione di credito o anche l’impossibilità di dar seguito alla stessa cessione del credito.

 

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Agevolazioni Superbonus: il Governo Draghi stringe le maglie contro le frodi

Estensione del visto di conformità, asseverazioni di congruità dei tecnici sui prezzi degli interventi, facoltà per l’Agenzia delle Entrate di sospendere l’erogazione del credito, maggiori controlli delle Banche: sono queste, in sintesi, le novità che ha introdotto il Governo Draghi, con il decreto legge n. 157 del giorno 11 novembre 2021, nel tentativo di contrastare le frodi nel settore delle agevolazioni fiscali che ruotano attorno agli interventi edilizi. Procediamo con ordine. Le principali modifiche all’attuale impianto di funzionamento del Superbonus, introdotte con il D.L. 34/2020, e che saranno in vigore dal 12 novembre 2021, sono le seguenti: Visto di conformità anche in caso di utilizzo nella dichiarazione dei redditi. L’articolo 1 del D.L. 157/2021 prevede che nel caso di utilizzo del credito di imposta nella propria dichiarazione dei redditi (per quei contribuenti, quindi, che optano per non cedere a terzi il beneficio) è necessario apporre il visto di conformità. Ipotesi, questa, fino ad oggi che era stata espressamente esclusa. L’unico caso di deroga che viene introdotto è quello che riguarda le dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente all’Agenzia delle Entrate oppure tramite il sostituto di imposta che presta l’assistenza fiscale. In questo caso, infatti, non vi è necessità di richiedere il visto di conformità. Visto di conformità anche per la cessione dei crediti di imposta riguardanti le ristrutturazioni edilizie, bonus facciate, sismabonus ordinario e ecobonus ordinario. Sempre l’articolo 1 del D.L. 157/2021 modifica completamente la disciplina delle cessioni dei crediti per gli interventi diversi da quelli relativi al Superbonus 110. Se fino a ieri cedere i crediti riguardanti ristrutturazioni o bonus facciate era semplicissimo da oggi non sarà più così. Serve infatti apporre il visto di conformità anche in caso di cessione a terzi dei crediti riguardanti le ristrutturazioni edilizie, il bonus facciate, il sismabonus ordinario e l’ecobonus ordinario, così come elencati dall’art. 122 del D.L. 34/2020 Asseverazioni per la congruità dei prezzi riguardanti i crediti di imposta per ristrutturazioni edilizie, bonus facciate, sismabonus ordinario e ecobonus ordinario. Oltre al visto di conformità il D.L. 157/2021 prevede che i tecnici abilitati debbano asseverare la congruità delle spese, ai sensi dell’art. 119, comma 13-bis, anche in caso di cessione dei crediti di imposta riguardanti ristrutturazioni edilizie, bonus facciate, ecobonus e sismabonus ordinario. Sospensione delle comunicazioni dell’avvenuta cessione del credito. L’art. 2 del D.L. 157/2021 prevede che l’Agenzia delle Entrate possa sospendere, per un periodo non superiore a trenta giorni, gli effetti della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, qualora queste presentino dei profili di rischio particolari. Questi profili di rischio possono essere così individuati:
  • Coerenza e regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni inviate con i dati in possesso dell’Amministrazione Finanziaria. Si tratta dei casi, ad esempio, in cui non vi sia corrispondenza con i dati catastali indicati e la proprietà;
  • Verifica dei crediti oggetto di cessione in rapporto ai soggetti, che intervengono nelle operazioni, cui i detti crediti sono correlati, sulla base delle informazioni in possesso dell’Amministrazione Finanziaria. Questa dicitura, che può apparire criptica, in realtà sta a significare che si provvederà a verificare che i soggetti che pongono in essere le operazioni, sia come cedente che come cessionario, non siano già noti all’Agenzia delle Entrate come soggetti a rischio per non avere, ad esempio, mai presentato dichiarazioni dei redditi (soprattutto gli artigiani che ricevono i crediti oggetto di sconto)
Se all’esito del controllo risultano confermati i rischi, la comunicazione di cessione viene respinta ed è considerata come non effettuata. In caso contrario, ovviamente, si procede con l’autorizzazione della cessione.  caso contrario, ovviamente, si procede con l’autorizzazione della cessione. Obbligo per le Banche e gli altri intermediari finanziari di verificare le operazioni sospette. Mentre fino ieri l’erogazione del credito, da parte degli Istituti finanziari, era sostanzialmente libera, dal 12 novembre 2021 vi è l’obbligo per quest’ultimi di applicare alle cessione del credito di imposta tutte le norme che riguardano la segnalazione di operazioni sospette. In particolare il D.L. 157/2021 opera un richiamo esplicito all’art. 35 del D.Lgs. 231/2007, che norma l’obbligo di segnalazione di operazioni sospette e al successivo art. 42 che disciplina l’obbligo di astensione, cioè l’obbligo di non procedere all’operazione finanziaria richiesta qualora si è nell’impossibilità di verificarne la correttezza. In sostanza, con la modifica normativa introdotta, Banche e operatori finanziaria dovranno verificare approfonditamente la natura dell’operazione con un inevitabile, quindi, allungamento dei tempi per l’erogazione del corrispettivo della cessione di credito o anche l’impossibilità di dar seguito alla stessa cessione del credito.

 

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Metti il tuo pet in copertina! La tua agenda 2022 con l’amico del cuore.

Cooperativa sociale Cento Fiori - Ven, 12/11/2021 - 11:33
I canili di Rimini e Vallecchio, gestiti dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori, propongono un’agenda annuale personalizzata: un modo originale e insolito per essere sempre in compagnia del vostro fedele amico a 4, 3 o 2 zampe.

Come iniziare il 2022 nel migliore dei modi? Acquistando un’agenda con il proprio pet in copertina! Proprio così, avete capito bene, quest’anno i canili di Rimini e Vallecchio, gestiti dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori, vogliono proporre un’agenda che vi accompagnerà per tutto l’ anno, in copertina verrà riprodotta la foto che ci invierete, realizzando un’agenda unica e “super personalizzata”!

Siete sempre in tantissimi a sostenerci, seguirci e condividere le nostre attività e quest’anno vorremmo ringraziare tutte le persone e le famiglie che vivono con uno o più animali.

Il nostro plauso va a tutte le persone che hanno scelto di non girarsi dall’altra parte quando si sono imbattute in un animale in difficoltà, e non solo lo hanno soccorso e curato ma gli hanno spalancato le porte della propria casa e del proprio cuore, ed ora è a tutti gli effetti un membro della famiglia. L’ agenda personalizzata vuole essere un modo originale e insolito per portare sempre con voi il vostro fedele amico a 4, 3 o 2 zampe non importa la specie la razza o qualsiasi altra cosa: un animale è per sempre.

La nostra agenda vuole essere un modo anche per ricordare gli animali un po’ più sfortunati,quelli in attesa di una famiglia tutta per loro, dell’adozione perfetta, ospitati magari in un canile come il nostro, e che tutti quanti noi operatori e volontari vorrebbero vedere anche la loro foto stampata come copertina di un’agenda dalla famiglia che li adotterà. Nel frattempo non potevamo non pensare anche a loro e abbiamo realizzato delle agende con l’immagine dei cani ospitati dal canile di Rimini.

Per poter realizzare l’agenda “Metti il tuo Pet in copertina” basta inviare la foto che avete scelto in formato pdf o jpg in alta definizione sviluppata in verticale all’indirizzo mail agende.canilerimini @libero.it entro e non oltre il 30 novembre (importante: una volta scattata la fotografia non inviarla tramite Wap ma tramite mail in modo da non perderne la definizione).

La consegna delle agende avverrà prima di Natale, in occasione di una giornata Open Day del canile di Rimini organizzato per il sabato 18 dicembre, così potremo incontrarci e scambiarci i migliori auguri di Natale e di un sereno 2022.

Il costo dell’agenda con copertina personalizzata è di euro 25,00 mentre l’agenda con copertina dei nostri cani è di euro 20,00.

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Personale: quando si esternalizza cosa cambia per l’impresa #03 CLIP - Contract Logistics In Pillole

Avete deciso di esternalizzare la gestione del magazzino o alcuni servizi attinenti alla produzione. Bene. Ma cosa accade al personale coinvolto? Chi lo paga? Chi gestisce le ferie, chi si occupa della formazione obbligatoria? E cosa cambia per voi, imprenditori o manager, in questa nuova situazione? Ne parleremo con Davide Zamagni, intervistato da Enrico Rotelli in questa nuova puntata di Clip - Contract logistic in pillole.

Target Sinergie srl dal 1988 fornisce alle imprese soluzioni in outsourcing di Logistica di magazzino e di e-commerce. Operiamo in otto regioni d'Italia per una platea di grandi e medie imprese attive: sui mercati italiani del Beverage, del Catering, della Farmaceutica, della Metalmeccanica e dei servizi; sui mercati mondiali con brand alimentari alfieri del Made in Italy.

Intervista e progetto a cura di Enrico Rotelli, sigla di Leonardo Militi, riprese, audio e montaggio a cura di Giacomo Fiore, una produzione Target Sinergie - ufficio Commerciale.

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Un’interessante occasione educativa: alla Cento Fiori commentano la proposta di uno degli imputati della vicenda bombacarta al centro accoglienza migranti del 2018

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mer, 10/11/2021 - 16:29
Nel 2018 fu tra coloro che lanciarono due rudimentali molotov (inesplose) e una bombacarta a un centro di accoglienza per migranti gestito dalla Cooperativa sociale Cento Fiori, ora propone di ripagare la onlus con il lavoro presso il centro che ha attaccato.

Rimini – Probabilmente potrà comprendere meglio la portata del gesto che ha fatto: è questa l’opinione largamente condivisa tra dipendenti e soci della Cooperativa Sociale Cento Fiori sulla proposta di uno degli degli imputati coinvolti nell’attacco di fine ottobre 2018 risarcisca con il lavoro la onlus. La notizia, appresa dai giornali questa mattina, ha catalizzato l’attenzione dei colleghi che hanno visto un’interessante occasione educativa. Alcuni si sono proposti di fare da tutor al ragazzo, nel caso la richiesta avanzata dal suo difensore si concretizzi.

Certo – è stato detto – sarebbe stata auspicabile una maggiore riservatezza, vista la delicatezza della situazione e i soggetti coinvolti. Ma è stato rilevato che comunque si tratta del segno di voler riconoscere l’errore e voler andare al di là dei pregiudizi nei quali è maturato il grave gesto di due anni fa. Non dimentichiamo che con due molotov artigianali (non esplose) e la bomba carta i ragazzi per fortuna hanno arrecato solo dei danni a un portone e non ai nostri ospiti, colleghi e nemmeno a loro stessi. Per non parlare delle conseguenze che li segneranno certamente. Uno di loro ha chiesto di mettersi al servizio di chi ha attaccato. Bene. Se questo avverrà, la nostra cooperativa sociale farà in modo che il giovane abbia la possibilità di fare una esperienza educativa piena e interessante, dove il lavoro sarà il modo più proficuo per entrare in contatto con i migranti, con le loro storie, il loro vissuto.

Nella foto: ospiti dei centri di accoglienza dei migranti Cento Fiori donano due tablet per i pazienti dell’ospedale Infermi all’inizio dell’epidemia CoVid.

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Storia di un cooperatore: Raffaele Caserta si racconta, da tirocinante alla Comunità Terapeutica di Vallecchio a socio della Cento Fiori.

Cooperativa sociale Cento Fiori - Ven, 05/11/2021 - 12:46
La forte penetrazione e la fascinazione delle sostanze stupefacenti negli ambienti giovanili generano in Raffaele Caserta una curiosità che, terminati gli studi sociologici, diventa una professione: educatore in una comunità terapeutica.

Uno studente di sociologia resta colpito dalla forte penetrazione che alcune sostanze stupefacenti hanno nei gruppi di amici e conoscenti coetanei. E sulla fascinazione che generano, nelle culture giovanili. Vuole saperne di più. Un’amica gli suggerisce il tirocinio, necessario al suo percorso accademico, alla Comunità Terapeutica di Vallecchio. Lo chiede, lo accettano. Da lì in poi nasce un percorso professionale e di vita, che Raffaele racconta in poco più di due minuti. Buon ascolto.

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Cnca: Referendum sul consumo della cannabis, sì alla depenalizzazione

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mer, 27/10/2021 - 15:08
La Conferenza nazionale sulle droghe sia l’occasione per ripensare la legislazione e il sistema di intervento

Roma – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) – di cui fa parte la Cooperativa Sociale Cento Fiori – esprime il proprio sostegno al referendum sulla cannabis, un’occasione per escludere dalla sfera della giustizia penale il consumo e la coltivazione per uso personale. La Federazione ha sempre sostenuto – fin dalla mobilitazione della campagna “Educare, non punire” contro il Dpr 390/90 – che una persona che consuma sostanze non deve entrare in carcere né incontrare, per questa sola ragione, un rappresentante delle forze dell’ordine, quanto piuttosto un adulto competente, che sappia aiutarla a elaborare le ragioni del consumo soprattutto quando diventa problematico o dipendenza. Anche le sanzioni amministrative, imposte in questi anni a circa un milione e mezzo di persone, dovrebbero essere previste solo nei casi in cui l’uso di sostanze può pregiudicare la sicurezza di terzi (come nel caso della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti).  

Per il CNCA il referendum –  e il testo base sulla depenalizzazione della coltivazione di cannabis in casa approvato in commissione Giustizia, che speriamo sia presto calendarizzato in aula –  dovrebbero favorire una discussione pubblica sulla necessaria e indifferibile modifica della legislazione vigente in materia di droghe, che non può non tener conto delle differenze esistenti tra le svariate sostanze disponibili, le tante modalità di consumo sperimentate e le problematiche connesse. A tal proposito, appare del tutto irrazionale trattare qualsiasi uso di sostanze alla luce di una tossicodipendenza o di un consumo problematico.

La Federazione auspica che questo netto cambiamento di approccio nella legislazione, ma anche nella revisione e ammodernamento del sistema di intervento, sia al centro della prossima Conferenza nazionale sulle droghe, prevista a Genova il 27 e 28 novembre prossimi, e della Conferenza autoconvocata che avrà luogo, sempre nel capoluogo ligure, il 26 novembre, eventi a cui saremo presenti come attivi protagonisti.

Ufficio Stampa CNCA, Roma, 27 ottobre 2021

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Si rafforza la collaborazione tra Università di Bologna e Cento Fiori attraverso la partecipazione del Cefeo alle crociere terapeutiche 2021

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mer, 27/10/2021 - 14:32
Il professor Giannino Melotti (Cefeo – Università di Bologna): «Stiamo cercando di mettere a punto un sistema di valutazione dell’attività svolta dalle crociere del Progetto Ulisse». Le crociere in Croazia salutate dal fondatore, Werther Mussoni.

Rimini – Cento Fiori e il Centro di ricerca sull’Educazione e la Formazione Esperienziale e Outdoor (Cefeo) dell’Università di Bologna hanno rafforzato la collaborazione attraverso due crociere terapeutiche questa estate. La seconda con destinazione Croazia si è conclusa recentemente e ha visto come “membro dell’equipaggio” Giannino Melotti, docente e ricercatore Cefeo, che ha affiancato per una settimana capitan Andrea Ambrosani, lo skipper ed educatore Cento Fiori che ha ereditato il comando dal fondatore del progetto, Werther Mussoni, e l’educatrice Elisabetta Boffa. «E’ la seconda crociera alla quale partecipa Cefeo, che ha in atto una collaborazione per mettere a punto un sistema di valutazione dell’attività svolta dalle crociere del Progetto Ulisse».

Giannino Melotti, docente dell’Università di Bologna e ricercarore del Cefeo, Centro di ricerca sull’Educazione e la Formazione Esperienziale e Outdoor.

Il rapporto tra Cefeo e Cento Fiori si era con concretizzato anche con la partecipazione della cooperativa sociale a diverse iniziative del Centro di Ricerca. Due convegni organizzati da Cefeo sull’Outdoor education, come viene chiamata l’attività educativa che “sfrutta” la natura per i processi terapeutici, e una lezione all’Università di Bologna sede di Rimini, tenuta dal fondatore della Cooperativa, Werther Mussoni, dallo psicologo Michele Maurizio D’Alessio e dall’educatore–skipper Andrea Ambrosani nel marzo 2019. «Stiamo cercando di mettere a punto strumenti di valutazione – ha spiegato il professor Giannino Melotti- con Cento Fiori ma anche con altre realtà di Bologna e del Veneto, che lavorano più sulle esperienze con la montagna e il trekking».

Dopo la pausa forzata dell’emergenza CoVid, il progetto Ulisse ha quindi ripreso le crociere terapeutiche, che quest’anno coincidono con i 40 anni di esistenza della Cooperativa Sociale Cento Fiori. La prima del 2021 è stata con i pazienti della Comunità Terapeutica di Vallecchio, alla quale ha partecipato Chiara Borelli, dottoranda di ricerca del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Bologna, per uno studio di Cefeo. La seconda con gli ospiti del Centro Osservazione e Diagnosi, sempre a Vallecchio.

A salutare il viaggio il fondatore del progetto, Werther Mussoni, che anche se ha smesso la cerata del capitano, non fa mai mancare il suo supporto agli equipaggi, quando non prende addirittura prende il mare insieme ai pazienti. Ai nuovi marinai Mussoni ha ricordato che questa esperienza serve “a far riscoprire il gusto della vita che c’è nelle cose, anche in quelle inaspettate o non piacevoli, e nelle persone che ci circondano”. A sottolineare che questo viaggio è un’ulteriore tappa nel percorso di realizzazione di sé, avviato con l’adesione alla terapia.

Werther Mussoni, già presidente della Cooperativa Sociale Cento Fiori, durante una lezione all’Università di Bologna sede di Rimini.

«Abbiamo voluto continuare a fare questa esperienza – ha detto Mussoni – perché i pazienti scoprono che è facile godersi la vita riuscendo però a capire cosa succede. Quando diciamo che il diario di bordo (che ciascuno di loro tiene come compito terapeutico) è una cosa importante è perché aiuta a fermare il momento, a cogliere l’attimo, a trovare le cose belle che stanno vivendo. Perché spesso le cose belle ci scorrono sopra e non ce ne accorgiamo». «Qui sulla barca – ha detto Werther Mussoni rivolgendosi ai pazienti della seconda crociera terapeutica – abbiamo la possibilità di godere di diverse cose. Intanto le persone: la diversità, le cazzate che si raccontano, la litigata o il convivere insieme, fare da mangiare, che a pensarci è un atto d’amore e di affetto verso gli altri. Poi c’è la natura. In mezzo al mare si può vedere la via Lattea, che di notte fa quasi paura da quanto è nitida e grande, si può godere dell’ozio e della natura. Avete l’occasione di godervi per una settimana di queste cose, bisogna imparare ma non è difficile , basta metterci la disponibilità. Il vostro compito è quello di godervi la vita».

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«Tutto in ordine: le analisi prima di esternalizzare»: la seconda puntata della webserie Target Sinergie.

Nella seconda puntata di CLIP - Contract Logistics in Pillole, focalizzeremo l’attenzione su ciò che precede in azienda l’esternalizzazione dei servizi sia logistici nello stabilimento sia di supporto alla produzione. Nell'intervista di Enrico Rotelli al direttore commerciale di Target Sinergie Davide Zamagni, ascolterete quindi l’analisi della situazione e l’approccio che avrà il fornitore con la committenza.

Target Sinergie srl dal 1988 fornisce alle imprese soluzioni in outsourcing di Logistica di magazzino e di e-commerce. Operiamo in otto regioni d'Italia per una platea di grandi e medie imprese attive: sui mercati italiani del Beverage, del Catering, della Farmaceutica, della Metalmeccanica e dei servizi; sui mercati mondiali con brand alimentari alfieri del Made in Italy.

Intervista e progetto a cura di Enrico Rotelli, sigla di Leonardo Militi, riprese, audio e montaggio a cura di Giacomo Fiore, una produzione Target Sinergie - ufficio Commerciale.

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La Cento Fiori compie 40 anni – articolo de Il Ponte, settimanale diocesano di Rimini

Cooperativa sociale Cento Fiori - Ven, 15/10/2021 - 16:09
Il settimanale diocesano di Rimini Il Ponte dedica una pagina al 40° anniversario della fondazione della Cooperativa Sociale Cento Fiori. L’articolo, per gentile concessione della redazione.

La storia della Cooperativa Sociale Cento Fiori comincia ufficialmente il 7 maggio 1981 con la firma davanti al notaio Enrico Franciosi di diciannove persone. Ma se chiedete a chi c’era e a chi c’è, tutti dicono che “la Cento Fiori è figlia di una manifestazione di piazza”. Se volete leggere un frammento della storia politica e sociale di Rimini, ma anche dell’Italia, alle prese con il dilagare dell’eroina tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘80, l’ecosistema Cento Fiori è un buon soggetto da mettere nel vetrino del vostro microscopio.

Nella sua genesi e nel suo percorso c’è il dilagare dell’eroina, un’epidemia che ha travalicato classi sociali, quartieri residenziali e popolari, fazioni politiche, irrompendo nella società riminese e italiana. Per alcuni moda, per altri “il massimo del capitalismo, perché raggiungevi il benessere, non avevi più bisogno di acquistare nulla”, ma per tutti e per tutta la città un calvario inarrestabile, contro il quale non c’erano metodologie codificate e strutture consolidate: tutto era nascente o nato da poco. La lotta all’eroina è una storia di pionieri dove ciascuno cercava una propria via.

Il 7 maggio 1981 la cooperativa nasce come costola operativa del Centro Tutela Salute Tossicodipendenti, un neonato servizio portato avanti da un pugno di giovani medici, sociologi, psichiatri, tra i quali Sandra Caroldi, Massimo Ferrari, Sergio Semprini Cesari, Leonardo Montecchi, William Raffaeli, Loris Tomelli e Fabio Arcangeli. Intorno al loro operato si coagula un collettivo che cerca, con il trascorrere dei mesi, di costruire un Modello Rimini nella lotta alla droga. Un modello che, pur con qualche variante che il tempo inevitabilmente ha portato, continua a vivere nell’attuale Cooperativa Sociale Cento Fiori, sempre riminese nel cuore pulsante, ma con ospiti da tutta Italia con problemi di qualunque dipendenza da sostanza.

Al centro cominciano ad arrivare i primi tossicodipendenti che prendevano le fiale di metadone, prescritte dai medici di base. I quali erano in pochi a sapere che era un farmaco che creava dipendenza e che era utilizzato ‘a scopo ludico’.

“Ludico si fa per dire – ricorda Montecchi – con quelle siringone dell’epoca non era un gran che piacevole…”. In ogni caso, con le prescrizioni dei medici si era creato un mercato ‘grigio’ del metadone, che comunque si sovrapponeva al mercato dell’eroina. Al CMAS decisero di utilizzare il metadone come argine per l’eroina, ma non come era stato fatto dai medici di base, in modo inconsapevole. Centralizzarono la distribuzione e nello stesso tempo eliminarono le fiale per trasformarle in sciroppo nella farmacia dell’ospedale, questo perché togliendo la siringa si poteva “togliere il gusto del buco”.

L’eroina ‘sparata’ nelle vene provoca un effetto potente chiamato flash.

“Sapevamo di esperienze di trattamento delle dipendenze con il metadone in sciroppo nelle cliniche statunitensi degli anni ‘60 e dal lavoro di Vincent Dole e Marie Nyswander a New York – ricorda Montecchi – Usavamo il metadone secondo la farmacopea perché le persone si staccassero dal sistema criminale. Chi fa uso di eroina diventa spesso un piccolo spacciatore, si da ai furti, è portato ad avere una vita ai margini per approvvigionarsi della sostanza. Come CMAS ci eravamo pensati come un collegamento che permettesse a queste persone di non emarginarsi totalmente, se uno voleva totalmente disintossicarsi o cercare di inserirsi nel mondo del lavoro. Cercavamo di aiutare gli utenti a non valicare il confine di una doppia società, ovvero la società dei garantiti e quella dei non garantiti”.

Azioni di riduzione del danno ‘ante litteram’, ma anche azioni politiche.

Perché il CMAS non era un Fort Apache in mezzo al nulla. Si era creata una rete di persone che sentivano la presenza di questo morbo e non si rassegnavano a vedere le vittime nelle sue spire. Una rete di persone comuni sensibili al problema o che assistevano amici, colleghi di lavoro ospitandoli a casa mentre cercavano di disintossicarsi, sistemandoli dove si poteva, anche sul divano.

Lo facevano in tanti, lo faceva anche un certo Werther Mussoni, sindacalista dell’Enel e attivista della Gioventù Operaia Cristiana, che ogni tanto andava al CMAS a chiedere consigli per l’amico eroinomane che, insieme alla moglie Anna, e ai due figli piccoli, ospitavano in casa. Ritroveremo Werther pochi mesi dopo il 7 maggio 1981, quando la cooperativa Cento Fiori ha bisogno di passare da una ragione sociale a una entità vera.

Il CMAS non era l’unico centro del lavoro del collettivo in formazione, coinvolgendo tossicodipendenti, familiari, persone socialmente attive. Una propaggine operava nel reparto di Rianimazione, dove ricorda il medico William Raffaeli, “grazie alla disponibilità del primario Franco Grifoni, c’era la disponibilità di posti letto dedicati alle tossicodipendenze. Appena due, ma eravamo uno dei primi ospedali italiani per ricoveri per disintossicazione controllata. Noi usavano le sedazioni impegnative e disintossicavamo con la Clonidina, che blocca i recettori dell’astinenza, fermando le manifestazioni astinenziali. Era questo uno degli aspetti che ci dividevano dall’esperienza di San Patrignano: bastava poco per tenere sotto controllo i segni dell’astinenza. Erano difficili da gestire invece le componenti dell’angoscia ed una serie di complessità: avevamo bisogno di una sedazione molto potente e il reparto di Rianimazione aveva tutti i farmaci e la copertura sempre presente”.

Arriva il 7 maggio 1981, in 19 siglano la nascita della Cento Fiori e il primo presidente è William Raffaeli. L’idea di fondo è che attraverso il lavoro ci si emancipa dalla dipendenza. Ma dopo un po’ ci si rende conto che gestire una cooperativa è un lavoro a tempo pieno e il collettivo coinvolge quel Werther Mussoni che si affacciava al CMAS per aiutare un amico nei guai.

È la svolta. La Cento Fiori anno dopo anno si consolida. Nel febbraio del 1985 un prefabbricato che ospitava terremotati, viene smontato in Friuli e montato a Vallecchio: è l’embrione della Comunità Terapeutica, dove già si coltivano i campi del podere Fantini e si allevano due mucche, Punto e Virgola. Sono sette i primi ospiti, tutti riminesi. E i primi cinque operatori, psicologi ed educatori che lavorano con Mussoni sono stati anche fattori, muratori, elettricisti, contadini, giardinieri: Sandro Poggi, Caterina Staccioli, Alberto Meluzzi, Cabiria Tiraboschi, Patrizia Barchiesi.

Da allora, la stalla è diventata una Scuderia Cento Fiori, accanto è nato il Canile di Vallecchio e un ambulatorio veterinario, con la cooperativa che gestisce anche il Canile comunale di Rimini Stefano Cerni e un servizio di recupero di animali domestici. La Comunità Terapeutica si è allargata e un decennio fa, è diventata di proprietà della Cooperativa. Per gemmazione, all’inizio del nuovo millennio, è nato un Centro Osservazione e Diagnosi, sempre a Vallecchio, con pazienti da tutta Italia, mentre pochi anni dopo la Cento Fiori ha acquisito un altro Centro Osservazione e Diagnosi, L’Airone, ad Argenta, Ferrara.

Completano i servizi il Centro Diurno di Rimini e due gruppi appartamento, che accompagnano i pazienti nel loro reinserimento nella vita di tutti i giorni. I settori lavorativi ed ergoterapici continuano ad affiancare le terapie, con La Serra Cento Fiori a Rimini e la tipografia digitale, che impiegano anche persone diversamente abili, mentre da dieci anni il patrimonio di esperienza nell’accoglienza delle persone è stato impiegato anche nel supporto ai richiedenti asilo.

Fonte: Il Ponte

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A Vallecchio la testimonianza di Dino Scaldaferri: da oltre 30 anni aiuta le persone nelle carceri e nelle comunità

Cooperativa sociale Cento Fiori - Mer, 06/10/2021 - 18:18
Dal capezzale del figlio malato di HIV ad educatore. Ai pazienti: «La cosa importante è non desistere, non fermarsi. Trovate le ragioni per andare avanti nei vostri errori, sapendo che tutti noi siamo soggetti ad errori»

Da quando l’HIV gli ha portato via il figlio ex tossicodipendente, Dino Scaldaferri ha una missione: aiutare le persone che lottano contro la dipendenza. E’ stato Fabio, suo figlio, a consegnargli un elenco di nomi, negli ultimi mesi in cui Dino lo accudiva: «quando non ci sarò più prenditi cura anche di loro». Era il 1986. Da allora Dino Scaldaferri non si è fermato ai soli amici del suo “Fabietto”, ha mollato il suo lavoro di agente di commercio per firme importanti – come racconta nel suo libro “Mio figlio mi ha insegnato” – è diventato educatore e ha visitato carceri e comunità, portando la sua testimonianza. A oltre 84 anni il suo cammino l’ha portato a Vallecchio, chiamato da Gabriella Maggioli, responsabile della Comunità Terapeutica e del Centro Osservazione e Diagnosi. Qui ha incontrato i pazienti, ragazze e ragazzi di tutte le età e dagli accenti da tutta la penisola.

«La cosa importante è non desistere, non fermarsi. Trovate le ragioni per andare avanti nei vostri errori, sapendo che tutti noi siamo soggetti ad errori» ha detto agli utenti, raccolti in cerchio nella grande sala mensa della Comunità. «E non vergognatevi di parlare con gli educatori, se riuscite a migliorare il rapporto con loro, fatelo». «Io avevo una missione da rispettare, quando ho perso Fabietto. Era il messaggio che mi aveva dato. Se fino ad adesso avete tenuto qualcosa nel cassetto, tiratelo fuori, fino in fondo. Approfittate di questa occasione: questa è una possibilità».

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«Focus Oursourcing, logistica di stabilimento e dei servizi operativi»: on line la prima puntata della webserie Target Sinergie

Rendere la filosofia e l’esperienza di Target Sinergie attraverso una webserie che porti imprenditori, Ceo e responsabili logistici e di produzione a conoscere meglio sia le buone pratiche dell’outsourcing sia le opportunità della terziarizzazione. E’ Clip, Contract Logistics In Pillole, che oggi ha fatto il suo debutto in rete sul canale youtube Target Sinergie.

Nella prima puntata Davide Zamagni, direttore commerciale dell’azienda riminese, attraverso l’intervista condotta dal giornalista Enrico Rotelli, ha affrontato le basi dell’outsourcing: che cos’è l’esternalizzazione, se e quando può essere utile ad un’azienda esternalizzare, a quali produzioni si adatta meglio, quali sono i vantaggi.

La webserie prevede video dalla durata variabile, ben focalizzati su precisi argomenti, con ospiti sia aziendali sia esterni. La narrazione nasce dalla consapevolezza che nel periodo di lockdown connesso all’epidemia Covid-19 il video ha avuto uno sviluppo notevole, diventando attraverso i webinar uno dei principali metodi di divulgazione culturale e promozionale che ha coinvolto ampi strati del pubblico business ad ogni livello.

In passato i video sono già stati utilizzati con successo in passato da Target Sinergie per coinvolgere nuove o acquisite fasce di pubblico, sia in chiave promozionale sia in chiave divulgativa della cultura e delle buone pratiche dell’outsourcing, in particolare in occasione di seminari dal vivo tenuti da ricercatori del Politecnico di Milano e di esperti dei vari settori che coinvolgono le prassi dell’outsourcing logistico.

Progetto e intervista a cura di Enrico Rotelli, sigla di Leonardo Militi, riprese, audio e montaggio a cura di Giacomo Fiore, una produzione Target Sinergie - ufficio Commerciale.

Buona visione.

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