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Sergio Gambini deposita la legge di ratifica del trattato tra San Marino e Italia: "Sono tre anni che aspettiamo il Governo"

Una legge per ratificare la Convenzione tra Italia e San Marino, e che "spiani, finalmente, la strada per un'imposizione fiscale più equa per i lavoratori frontalieri". L'ha depositata il parlamentare Sergio Gambini oggi alla Camera dei Deputati, inaugurandone così un atteso iter parlamentare. "Sono ormai tre anni che gli oltre 5000 mila lavoratori italiani a San Marino aspettano dal Governo italiano un'iniziativa che ratifichi l'accordo sottoscritto nel 2002 - dice Sergio Gambini - un'attesa ingiustificata e che non consente di affrontare questa come altre questioni fondamentali per l'economia dei due territori. Ora una proposta di legge c'è, su questa misureremo le vere intenzioni dell'Esecutivo, approviamola e ripartiamo così per dare ai lavoratori italiani a San Marino i loro diritti, un'imposizione fiscale più certa ed equa".

"La Convenzione del 2002 prevede, nel Protocollo aggiuntivo, che la tassazione del reddito dei frontalieri venga disciplinata attraverso una legge ordinaria. - dice Sergio Gambini - Ebbene, nonostante quanto indicato dalla Convenzione, negli ultimi anni il prelievo fiscale dei 5000 mila frontalieri è stato invece regolato dalla Finanziaria. Anziché regolamentare la materia come sottoscritto, il Centrodestra ha preferito creare, per mere esigenze di cassa, un'iniqua forma di precariato fiscale per migliaia di lavoratori, un grave danno ai loro diritti. Invece di varare una norma adeguata, si è preferito esporre il mercato del lavoro dei due territori al rischio a facili scorciatoie, come il sommerso. L'accordo sottoscritto nel 2002 è il frutto di un lungo confronto, un punto di equilibrio raggiunto tra i due paesi in materia fiscale e di trasparenza nelle attività imprenditoriali e finanziarie. L'accordo prevede una disciplina fiscale per i lavoratori che nasca da un percorso autonomo, misurato sulle esigenze dei frontalieri e del sistema in cui operano. È invece sorprendente rilevare come una volontà espressa in sede di convenzione internazionale sia stata poi così male interpretata dalle norme approvate nella Finanziaria 2003. Si tratta perciò, con la rapida ratifica della Convenzione tra i due paesi, di restituire a più di cinquemila famiglie di lavoratori italiani certezze sul proprio futuro, insieme alla convinzione che il loro Paese opera veramente per la loro tutela. Il mio collega di collegio Bettamio conosce bene la vicenda dei frontalieri, assumendosi in passato dei precisi impegni per risolverla. Ora ricopre un ruolo importante nel ministero che siglò la Convenzione, sono certo che aiuterà questo mio disegno di legge ad essere approvato".

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